Israele ha approvato un piano che prevede l’occupazione e la conquista di Gaza

Il documento è stato approvato dal gabinetto di sicurezza di Israele e prevede anche il trasferimento forzato di migliaia di palestinesi verso Sud.

Mag 5, 2025 - 18:00
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Israele ha approvato un piano che prevede l’occupazione e la conquista di Gaza
  • L’esercito israeliano ha richiamato decine di migliaia di riservisti da dispiegare nella Striscia di Gaza.
  • Il governo israeliano vuole stravolgere il sistema di distribuzione di aiuti dell’Onu, affidandolo a privati.
  • La nuova offensiva israeliana potrebbe essere volta a ottenere concessioni nei negoziati per un nuovo accordo di cessate il fuoco.

Il gabinetto di sicurezza di Israele ha approvato un piano che prevede l’occupazione definitiva della Striscia di Gaza. La notizia è stata diffusa da diversi giornali internazionali ed è stata confermata da fonti dell’esecutivo guidato da Benjamin Netanyahu, aprendo un nuovo capitolo della devastante offensiva israeliana sul territorio palestinese. Da metà marzo Israele è tornato a bombardare la Striscia, violando il cessate il fuoco raggiunto a gennaio, e da oltre due mesi non fa entrare aiuti umanitari nel territorio. Ora si appresta a occupare nuove porzioni di territorio, a trasferire forzatamente centinaia di migliaia di palestinesi verso Sud e a stravolgere il sistema di distribuzione di aiuti alimentari.

Il nuovo piano di Israele

Il nuovo piano dell’esercito è stato approvato all’unanimità dal gabinetto di sicurezza israeliano nella serata di domenica 4 maggio. L’obiettivo è “la conquista della Striscia di Gaza e l’occupazione del suo territorio”.

Dopo un mese e mezzo di cessate il fuoco con Hamas, raggiunto lo scorso gennaio, Israele il 2 marzo ha bloccato l’ingresso di aiuti umanitari e da metà mese ha ripreso a bombardare, costringendo migliaia di persone a continui spostamenti e tornando a occupare porzioni di territorio. Come sottolinea il The Guardian, oggi circa il 70 per cento della Striscia è sotto il controllo di Israele e dei suoi ordini di evacuazione della popolazione civile. Ora questa percentuale è destinata ad aumentare.

Il piano approvato dal gabinetto di sicurezza, i cui dettagli temporali non sono ancora stati diffusi, apre una nuova fase della violenta offensiva israeliana su Gaza. Nei giorni scorsi l’esercito ha richiamato decine di migliaia di riservisti da dispiegare nel territorio palestinese e il nuovo piano prevede il trasferimento forzato di centinaia di migliaia di persone nel sud della Striscia, proprio come era prima del cessate il fuoco di gennaio. Le truppe israeliane occuperebbero in modo stabile e continuativo il territorio palestinese e l’obiettivo del governo israeliano è anche quello di stravolgere il sistema di distribuzione di aiuti dell’Onu, affidandolo ad appaltatori privati sotto il controllo dello stesso esercito. Per il momento, hanno fatto sapere dall’esecutivo israeliano, “c’è cibo a sufficienza”. Una evidente falsità, dal momento che da oltre due mesi Israele sta usando la fame come arma di guerra, le scorte di cibo sono esaurite e la popolazione locale sopravvive con una media di un pasto al giorno.

Critiche internazionali

Il piano approvato dal gabinetto di sicurezza israeliano ha suscitato profonde critiche a livello internazionale. Come ha sottolineato l’Onu, l’intrusione israeliana nel sistema di distribuzione di aiuti “viola i principi umanitari fondamentali e sembra concepito per rafforzare il controllo sui beni di prima necessità come tattica di pressione, nell’ambito di una strategia militare”. Il portavoce della Commissione europea per gli Affari esteri, Anouar El Anouni, ha sottolineato che “l’Unione europea è preoccupata per la prevista estensione dell’operazione delle forze armate israeliane a Gaza, che causerà ulteriori vittime e sofferenze alla popolazione palestinese”.

Le autorità israeliane hanno fatto sapere che il nuovo piano vuole aumentare la pressione su Hamas perché liberi gli ostaggi e venga distrutta la sua operatività nella Striscia. Il Forum dei familiari degli ostaggi è tornato però a criticare duramente il governo Netanyahu, accusandolo di essere interessato unicamente all’occupazione dei territori. “La decisione del governo dimostra chiaramente che sta scegliendo i territori al posto degli ostaggi, contrariamente alla volontà della maggioranza del popolo”, la denuncia in una nota.

Secondo gli analisti il piano della nuova offensiva israeliana è una forma di minaccia volta a ottenere concessioni nei negoziati per un nuovo accordo di cessate il fuoco favorevole a Israele, anche in vista della visita in Medio-Oriente della prossima settimana del presidente statunitense Donald Trump.