Investimenti: la razionalità premia nei momenti di panico

Il ritorno di politiche commerciali aggressive da parte degli Stati Uniti scuote i mercati globali e riporta lo spettro di una guerra commerciale a tinte fosche. Le nuove misure tariffarie annunciate da Donald Trump – che potrebbero segnare l’inizio della sua nuova campagna presidenziale con un colpo ad effetto – hanno avuto un impatto immediato... Leggi tutto

Apr 8, 2025 - 14:08
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Investimenti: la razionalità premia nei momenti di panico

Il ritorno di politiche commerciali aggressive da parte degli Stati Uniti scuote i mercati globali e riporta lo spettro di una guerra commerciale a tinte fosche. Le nuove misure tariffarie annunciate da Donald Trump – che potrebbero segnare l’inizio della sua nuova campagna presidenziale con un colpo ad effetto – hanno avuto un impatto immediato e profondo sui mercati finanziari, mettendo in difficoltà investitori, imprese e policymaker.

A commentare gli eventi è il team di gestione di Pharus Asset Management, che nel suo ultimo intervento settimanale invita alla lucidità e alla razionalità, sottolineando come “le emozioni siano cattive consigliere” in momenti di alta volatilità.

Dazi shock: un’escalation attesa, ma peggiore del previsto

Dopo settimane di indiscrezioni, l’amministrazione americana ha svelato le sue carte con una serie di dazi che colpiscono duramente i principali partner commerciali degli Stati Uniti. “Le nuove misure includono una tariffa di base del 10%, con aliquote in aumento al 20% per l’Unione Europea e al 34% per la Cina”, scrive Pharus, osservando che “viene confermata inoltre una tariffa del 25% sulle automobili e componenti auto”, oltre alle imposte già previste per Messico e Canada.

Una reazione non si è fatta attendere. L’Unione Europea ha promesso contromisure, mentre la Cina ha annunciato tariffe speculari del 34% su tutte le importazioni americane. Ma, avverte Pharus, “un eventuale rallentamento degli acquisti di Treasury statunitensi da parte della Cina rappresenterebbe una reazione ben più incisiva di qualsiasi dazio”.

Mercati in caduta: dalla bolla alla correzione

L’effetto domino sui mercati azionari è stato immediato e brutale. Il Nasdaq è sceso del 25%, mentre l’S&P 500 ha perso circa il 20% dai massimi. È l’inizio di un bear market? Probabile. L’indice VIX, termometro della volatilità, è schizzato a 60, livelli visti solo durante le crisi più acute. “Il premio al rischio, che era sui minimi storici, sta ora salendo vertiginosamente”, nota Pharus, aggiungendo che “i multipli valutativi si stanno contraendo velocemente, sempre in un processo di normalizzazione verso le medie”.

L’aggiustamento, sebbene doloroso, era atteso. Il team sottolinea infatti che “più volte abbiamo evidenziato il livello valutativo eccezionalmente alto degli indici azionari americani e della parte tech in particolare”. Con un multiplo di quasi 23 volte gli utili a fine 2024, le aspettative di crescita del 15% annuo apparivano “molto generose e difficilmente sostenibili”. Ora, con il multiplo tornato a 17 e le attese di crescita riviste all’11%, le valutazioni risultano più in linea con i fondamentali.

Recessione in vista? Fed prudente ma pronta a intervenire

La contrazione dei mercati riflette il timore che i dazi possano innescare una nuova recessione globale. Le stime del GDPNow della Fed di Atlanta indicano un crollo del PIL americano del -2,8% nel primo trimestre del 2025. “Alcune grandi case di investimento indicano che l’impatto delle tariffe potrebbe ridurre la crescita reale fino a -1% nel 2025”, scrive Pharus. Nonostante ciò, i timori inflazionistici restano contenuti, con la Fed pronta – se necessario – a tagliare i tassi d’interesse.

Le aziende si riorganizzano: resistere, adattarsi, competere

La risposta delle imprese ai dazi sarà determinante. Il team Pharus individua cinque strategie adottate dal mondo corporate: rilocalizzazione produttiva, trasferimento dei costi ai consumatori, assorbimento sui margini, lobbying per esenzioni e potenziamento del vantaggio competitivo.

“È importante non sottovalutare la capacità delle aziende di sorprendere positivamente nella gestione di scenari avversi”, afferma il team di Pharus, spiegando che la resilienza e l’adattabilità del management sono elementi chiave nella selezione delle aziende in portafoglio.

La razionalità come vantaggio competitivo

Nel clima di forte emotività che domina le piazze finanziarie, Pharus lancia un messaggio controcorrente: “È in queste fasi che dobbiamo farci guidare dalla razionalità e dalla consapevolezza che questo livello di dazi non è sostenibile per nessuno per molto tempo”. Potrebbe bastare una dichiarazione distensiva o l’avvio di un negoziato per riportare la calma, scrivono, invitando gli investitori a non farsi prendere dal panico.

La selettività resta la chiave. In particolare, i settori difensivi stanno mostrando forza relativa e possono offrire protezione nei portafogli. Sul fronte obbligazionario, Pharus segnala un’interessante opportunità nei Treasury americani a lunga scadenza: “Portarsi a casa un rendimento annuo ‘certo’ intorno al 4% in titoli del governo americano è una bella occasione”.

In conclusione, nonostante le forti turbolenze, il team di Pharus rimane lucido: il contesto è difficile, ma non privo di opportunità. La volatilità, per chi sa leggere oltre l’emotività, può trasformarsi in un’occasione d’investimento. E in tempi di incertezza, la razionalità – oggi più che mai – può diventare il miglior alleato dell’investitore.