Intervista a Justyna Steczkowska, in gara all’Eurovision 2025 per la Polonia
Intervista a Justyna Steczkowska che, a trent'anni dalla precedente partecipazione, torna in gara all'Eurovision 2025 di Basilea rappresentando la Polonia L'articolo Intervista a Justyna Steczkowska, in gara all’Eurovision 2025 per la Polonia proviene da imusicfun.

Intervista a Justyna Steczkowska che, a trent’anni dalla precedente partecipazione, torna in gara all’Eurovision 2025 di Basilea rappresentando la Polonia.
GAJA è il brano che porterà in gara sul palco di Basilea.
Abbiamo incontrato la cantautrice a Oslo in occasione del Nordic Eurovision Party.
Intervista a Justyna Steczkowska, in gara all’Eurovision 2025 per la Polonia
Justyna, rappresentante della Polonia all’Eurovision 2025. Come stai?
Ciao! Sto bene, grazie! Sai che la prima canzone che ho cantato quando avevo tre anni è stata “O Sole Mio”?
Parliamo della tua canzone “Gaja”, com’è nata?
“Gaja” fa parte del mio album Witch TaroHoro. Questo album è molto importante per me, non solo perché l’ho composta personalmente, ma perché racconta della condizione umana, dei sentimenti, dell’energia e del nostro essere qui sulla Terra. La canzone “Gaja” è un pezzo che parla di come trattiamo la Terra e di come dovremmo iniziare a rispettarla di più.
E come intendi trasmettere questo messaggio attraverso la tua performance a Basilea?
Abbiamo cercato di esprimere il messaggio della canzone tramite la danza e l’espressione. Inoltre, una parte del testo è cantata in inglese per rendere il messaggio ancora più chiaro.
Che emozioni provi a tornare all’Eurovision dopo 30 anni?
È molto emozionante! È un momento speciale per me, davvero. Dopo 30 anni, mi sento più matura, spero più saggia e credo di cantare meglio di prima. Mi sento più a mio agio con me stessa, molto più di prima.
Qual è la differenza principale tra la tua canzone di oggi e quella di allora, “Sama”?
Oh, c’è una grande differenza! “Sama” non era una mia composizione. Era un brano scritto da altri. Ma con “Gaja” è diverso, perché è una canzone che ho scritto io. All’inizio della mia carriera, scrivevo con altri compositori, ma poi ho capito che il mio talento era quello di scrivere canzoni, e da quel momento ho scritto tutti i miei brani.
Conosci la musica italiana?
Oh, adoro la musica italiana! Conosco Italodisco, che è molto popolare anche in Polonia, e ovviamente i Måneskin, che sono una band fantastica. Amo l’Italia e ci vado spesso, soprattutto per sciare. Sono stata a Moena, Madonna di Campiglio, e tanti altri luoghi. Due settimane fa ero a Sirmione, perché amo Maria Callas e lei viveva lì. È un posto bellissimo. Poi, Roma, Firenze, Venezia… adoro davvero l’Italia! E la gente italiana, siete così divertenti, belli, aperti ed energici!
Qual è il tuo piatto italiano preferito?
Oh mio Dio, adoro tutto! La pasta, il pesce, la carne, siete così creativi in cucina. E i dolci, il tiramisù è spettacolare! E poi il limoncello e il Bombardino! Li adoro, li adoro tantissimo. Oggi magari non mangio pasta, ma normalmente non posso resistere!
Cosa pensi dell’uso dell’autotune nella musica?
Non abbiamo bisogno dell’autotune! Mi piacciono le voci umane, naturali, originali. Se usi l’autotune, la voce perde la sua autenticità, diventa un po’ “finta”. Io non uso mai l’autotune, mai.
E che pensi dell’uso dell’intelligenza artificiale nella musica?
Oh, questo è un grande pericolo! L’intelligenza artificiale è un pericolo per il mondo, non solo per la musica. Però, se impariamo a gestirla, potrebbe essere utile. Ma per farlo, non basta l’intelligenza, bisogna anche avere cuore. Quando impareremo a lavorare davvero con l’AI, sarà utile, ma bisogna ricordarsi che per creare bisogna avere un cuore, non solo una macchina.
Qual è il pericolo maggiore legato all’intelligenza artificiale?
Il grande pericolo è che ci affidiamo troppo all’AI perché non vogliamo pensare. L’AI inizia a pensare per noi, e questo è un problema, perché dovremmo essere noi a pensare, non l’AI. Dobbiamo imparare a lavorare insieme all’AI senza che sostituisca gli esseri umani, altrimenti rischiamo di perdere i nostri posti di lavoro.
Grazie mille, Justyna! È stato un piacere parlare con te.
Grazie a te! Un bacio a tutti gli italiani. La Polonia ama moltissimo l’Italia. Cosa posso dire di più? Siete semplicemente meravigliosi, il meglio in assoluto, e tutto ciò che è straordinario si trova in Italia.
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