Ferrari ha una chance: Verstappen frena la fuga McLaren
Verstappen batte la McLaren sotto gli occhi di Ferrari che spera di poter fare lo stesso al più presto. Lo strepitoso weekend giapponese di Max lo ha portato a una sola lunghezza da Norris nella classifica piloti. Uno scenario difficilmente pronosticabile in relazione all’evidente gap che separa la McLaren MCL39 dalla Red Bull RB21. Il […]

Verstappen batte la McLaren sotto gli occhi di Ferrari che spera di poter fare lo stesso al più presto. Lo strepitoso weekend giapponese di Max lo ha portato a una sola lunghezza da Norris nella classifica piloti. Uno scenario difficilmente pronosticabile in relazione all’evidente gap che separa la McLaren MCL39 dalla Red Bull RB21. Il quattro volte campione del mondo sta cercando di tenere a galla la scuderia di Milton Keynes.
Verstappen percula la concorrenza
Oramai, gli uomini diretti da Christian Horner hanno contezza che c’è ancora tanto lavoro da fare per fornire al proprio asso una monoposto in grado di poter difendere il titolo iridato. Il rendimento altalenante di Mercedes e le problematiche che stanno attanagliando la monoposto della Ferrari, pronta con gli aggiornamenti per il Bahrain, avrebbero dovuto spianare la strada al totale dominio del team di Woking.
Se la classifica costruttori è in linea con il potenziale della monoposto color papaya, nel mondiale piloti l’olandese continua a essere una spina nel fianco. Il pilota originario di Hasselt sta utilizzando tutti i mezzi possibili per destabilizzare la concorrenza, non ultima la comunicazione attraverso la quale cerca di demolire gli alfieri dello storico team inglese. Una prerogativa che si adatta alle sue caratteristiche.
“Non voglio nemmeno pensare a cosa sarebbe successo se fossi stato su quell’altra macchina, in quel caso non mi avrebbero proprio visto”. Parole che sottolineano l’atteggiamento spavaldo del pilota Red Bull al termine del Gran Premio del Giappone. Un commento probabilmente poco rispettoso nei confronti dei colleghi, ma che va inquadrato nel modo di essere di Max, cannibale dentro e fuori dall’abitacolo.
Le imprese di Max regalano tempo agli ingegneri Red Bull
L’impresa di Max nel Paese del Sol Levante è ossigeno puro per la scuderia austriaca. La specifica base della RB21 non è all’altezza della concorrenza. Essere in lotta nonostante l’evidente inferiorità tecnica offre agli ingegneri di Milton Keynes ciò di cui hanno più bisogno: il tempo per poter correggere con gli aggiornamenti la Red Bull per evolvere un progetto senza accumulare un distacco incolmabile dalla vetta.
Se le magie di Verstappen riescono a dare ossigeno nella lotta per il titolo costruttori, dopo sole tre gare è possibile affermare che il mondiale costruttori poterebbe essere una chimera per Horner & co. L’arrivo di Tsunoda in sostituzione di Lawson è stato impalpabile, come atteso. Nonostante i piloti nipponici siano storicamente molto forti sulla pista di casa, Yuki, in gara, ha performato sui livelli del pilota neozelandese.
A dimostrazione che la solidarietà di Max nei confronti di Liam era un messaggio chiaro: il problema non sono di certo i piloti. La direzione tecnica di Red Bull si è adagiata sulle abilità del campione del mondo, producendo auto sempre più inguidabili per i compagni di Max. A distanza di pochi giorni, il comunicato che annunciava l’arrivo di Tsunoda, motivando la scelta verso la lotta al titolo costruttori, è onestamente pretestuoso.
Anche quest’anno Red Bull correrà con una sola monoposto, handicap notevole anche nell’economia delle strategie di gara, che non possono essere basate sul fattivo supporto di una seconda guida capace di essere vicino a Max. Al pilota olandese va il grande merito di tenere vivo l’interesse per un mondiale che poteva essere completamente a tinte papaya, e anche la concorrenza ringrazia.
Lotta tra McLaren e Verstappen: occasione che Ferrari deve sfruttare
Chi esce con le ossa rotte dalle prime tre gare della stagione è sicuramente il team di Maranello. La scuderia Ferrari era considerata la prima rivale della McLaren, sulla falsariga di come si era chiusa la scorsa campagna. Per diverse ragioni tra cui le altezze da terra non ottimizzate, la SF-25 non sta esprimendo il sup potenziale e gli alfieri della Rossa sono costretti a remare in posizioni non consone rispetto alle ambizioni della vigilia.
Un copione già visto. Tuttavia, Verstappen sta offrendo un assist anche al team diretto da Frédéric Vasseur. La lotta interna in seno al team inglese e la presenza di un terzo incomodo (Max), di fatti, non consentono alla scuderia britannica di scappare in entrambe le classifiche iridate. Come si dice in gergo, la classifica è ancora corta. D’altra parte mancano ancora la bellezza di 21 round iridati per concludere la campagna agonistica.
Almeno dal punto di vista meramente aritmetico, questo scenario più credibile uno scenario in cui il team italiano potrebbe mettere in piazza un recupero meno arduo raggiungendo i top competitor. Senza dubbio, come sempre in questi casi, tutto dipenderà dal potenziale ancora inespresso della MCL39 e dalla reattività della scuderia italiana nel chiudere un gap che, almeno in Giappone, era pari a circa tre decimi al giro.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Red Bull – Ferrari – McLaren – F1Tv