Internazionali 2025, il grande rientro di Sinner a Roma: basterà l’affetto del pubblico a togliere la ruggine?

Domenica 26 gennaio 2025, Melbourne. Il tempo si è fermato lì, a quel passante di rovescio, a quelle braccia alzate, a quella prova di forza contro Alexander Zverev. Dopo più di tre mesi, è ora giunto il momento di riprendere la storia. Jannik Sinner torna al tennis agli Internazionali d’Italia. Il Foro Italico è pronto […] L'articolo Internazionali 2025, il grande rientro di Sinner a Roma: basterà l’affetto del pubblico a togliere la ruggine? proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mag 5, 2025 - 08:28
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Internazionali 2025, il grande rientro di Sinner a Roma: basterà l’affetto del pubblico a togliere la ruggine?

Domenica 26 gennaio 2025, Melbourne. Il tempo si è fermato lì, a quel passante di rovescio, a quelle braccia alzate, a quella prova di forza contro Alexander Zverev. Dopo più di tre mesi, è ora giunto il momento di riprendere la storia. Jannik Sinner torna al tennis agli Internazionali d’Italia. Il Foro Italico è pronto ad accogliere il suo numero 1 del mondo. Per cancellare con il primo boato una vicenda dolorosa, così come le critiche e l’inquietudine che il caso Clostebol hanno rovesciato sull’azzurro. Un pubblico voglioso di trascinare, entusiasmarsi, rivedere un italiano trionfare agli Internazionali d’Italia 49 anni dopo l’ultima volta (Adriano Panatta nel 1976). Per Sinner non poteva esserci posto migliore per aprire questo nuovo capitolo della sua carriera. Al netto del talento e della forza mentale dell’altoatesino, l’affetto atteso nei suoi confronti potrebbe rivelarsi un elemento determinante, soprattutto da un punto di vista mentale. Rientrare in un contesto nel quale sentirsi subito a proprio agio, dimenticando definitivamente tutti i pensieri negativi, rivelati anche durante l’intervista al Tg1 qualche giorno fa: “Se c’è mai stato un momento in cui ho detto mollo tutto, basta? Sì, mi ricordo prima degli Australian Open quest’anno, era un momento non felice perché c’era ancora aperto il caso doping e a fine anno ho detto vediamo come sarà”.

TV – Dove vedere il torneo (Sky e Rai)

LE DATE – Il calendario completo

SCHEDA – Chi sono i 23 azzurri

LA STORIA – L’albo d’oro del torneo

Sinner si presenta agli Internazionali d’Italia ancora saldamente al numero 1 del mondo: 9.730 punti nel ranking, contro gli 8.085 di Alexander Zverev e i 7.850 di Carlos Alcaraz. Nella Race invece è terzo, con i soli 2.000 conquistati a Melbourne, ad appena 700 punti dal primo. Nonostante il lungo stop, è inevitabile che sia lui il favorito del torneo. Anche perché i principali rivali nel frattempo appaiono sospesi in un limbo di incertezza tecnica e forti instabilità psicologiche. Il tedesco non si è ancora ripreso completamente dalla batosta all’Australian Open e viene da mesi di forti delusioni,la presenza di Alcaraz a Roma è in forte rischio, mentre Novak Djokovic ha già annunciato che non ci sarà. Un quadro generale che consegna il ruolo di principali antagonisti dell’azzurro a Taylor Fritz, Alex De Minaur, Jack Draper, Holger Rune e Lorenzo Musetti. Tutti insidiosi, nessuno imbattibile; anche per un Sinner che sarà costretto a darsi un tempo minimo per rimettersi in funzione al cento per cento.

C’è grande curiosità insomma. Questo lungo periodo lontano dal tennis è stata una dolorosa occasione per Sinner. Staccare la spina e lavorare con estrema calma sui particolari. Come ha dichiarato alcune settimane fa il suo preparatore atletico Marco Panichi (ex di Djokovic) i micro-cicli di lavoro sono stati trasformati “in macrocicli, siamo scesi nel particolare e nel dettaglio, abbiamo dedicato tanto tempo all’acquisizione di dati su Jannik, applicando moduli di allenamento per metterlo nelle condizioni di fare un altro salto di qualità importante. Da Roma in poi, questo lavoro dovrà dare i suoi frutti”.

E poi c’è il lato psicologico, la base del dominio di Sinner. Stare lontano dai campi per così tanto tempo porta con sé una rinnovata fame agonistica. È qualcosa di normale, e nel caso dell’azzurro pure di già visto. Reagire a situazioni complesse e nuove (come quella vissuta dallo scorso febbraio ad oggi) dominando ancora di più. Basta ricordare solo quello che è successo dopo l’ufficialità del caso Clostebol dello scorso agosto, l’arrivo delle polemiche, gli sguardi strani di alcuni giocatori. La risposta di Sinner a tutta questa ondata di tensione fu vincere tutto. Dal 20 agosto 2024 al 26 gennaio 2025 l’azzurro perse una partita, mettendo in fila Us Open, Masters 1000 di Shanghai, Atp Finals, Coppa Davis, Australian Open. Nemmeno l’esibizione del Six Kings Slam passò indenne.

Insomma, tutte indicazioni che fanno ben sperare in un rientro da sogno per l’azzurro. Eppure un successo immediato è tutt’altro che scontato, anzi. In primis perché il tennis (e lo sport in generale) è materia piena di variabili, dove niente può dirsi certo. E poi c’è un’ombra che aleggia attorno alla ripartenza di Sinner a Roma. Un dubbio che prende forma con una domanda: come sarà il nuovo impatto con la competizione? In questi tre mesi di stop forzato, come detto, il numero 1 del mondo ha potuto riposare, elaborare la pesante esperienza vissuta, ma è mancata ovviamente la partita vera, e tutte le sensazioni che questa si porta dietro. Perché l’allenamento è una cosa, il torneo un’altra. Un fattore da non trascurare, che potrebbe racchiudere delle insidie iniziali. L’azzurro ha bisogno di ritrovare infatti il ritmo giusto, eliminando quelle inevitabili scorie nate dall’assenza prolungata di agonismo. Un passaggio delicato che potrebbe richiedere qualche partita di rodaggio. Sinner è consapevole delle insidie, così come della necessità di mettere nelle gambe partite. E infatti non è un caso che dopo Roma l’altoatesino abbia scelto di disputare anche il 500 di Amburgo lungo la sua strada di avvicinamento al Roland Garros. Più match riuscirà a giocare, e più sarà pronto per il secondo Slam della stagione.

Ma Parigi è lontana ancora tre settimane. Il presente adesso è Roma e il suo bagno di folla. La priorità è riprendere il percorso interrotto lo scorso 9 febbraio, rimettere in riga gli avversari, ribadire che niente è cambiato, che la sospensione è servita solo ad ingigantire la voglia di primeggiare: “Sono contento di tornare a Roma, non c’è posto più bello”.

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