Internazionali 2025, Sabalenka vuole prendersi Roma. Tutto sul torneo femminile: l’Italia spera in Paolini
Un crocevia verso il Roland Garros, l’appuntamento che segna la griglia di partenza dello Slam parigino. Con un unico pensiero: sarà ancora il torneo di Iga Swiatek? È questa la domanda che accompagna l’avvicinamento agli Internazionali d’Italia femminili di Roma, in programma al Foro Italico dal 6 al 18 maggio. Un torneo che negli ultimi […] L'articolo Internazionali 2025, Sabalenka vuole prendersi Roma. Tutto sul torneo femminile: l’Italia spera in Paolini proviene da Il Fatto Quotidiano.

Un crocevia verso il Roland Garros, l’appuntamento che segna la griglia di partenza dello Slam parigino. Con un unico pensiero: sarà ancora il torneo di Iga Swiatek? È questa la domanda che accompagna l’avvicinamento agli Internazionali d’Italia femminili di Roma, in programma al Foro Italico dal 6 al 18 maggio. Un torneo che negli ultimi quattro anni è stato il terreno di conquista della polacca (campionessa in tre occasioni), ma che quest’anno sembra essere quanto mai aperto a sorprese.
TV – Dove vedere il torneo (Sky e Rai)
LE DATE – Il calendario completo
SCHEDA – Chi sono i 23 azzurri
LA STORIA – L’albo d’oro del torneo
Roma sarà il nuovo capitolo della rivalità che sta animando il circuito femminile in questa fase storica: Aryna Sabalenka contro Iga Swiatek, la numero 1 contro la numero 2 del mondo. La bielorussa va alla caccia del primo trionfo in carriera al Foro Italico, la polacca (vincitrice in carica) del quarto. Una sfida a distanza che vede favorita Swiatek, a dispetto di quello che dice il ranking. La terra rossa è la superficie prediletta della 23enne di Varsavia, in particolare quella romana. Il motivo? Si gioca sul livello del mare, e questo rende il gioco più lento, la palla più controllabile, il servizio meno efficace. Insomma, condizioni che depotenziano le armi di Sabalenka. Non è un caso infatti che un anno fa Swiatek vinse nettamente in finale contro l’attuale leader della classifica. Per la polacca c’è anche la necessità di raddrizzare una prima parte di stagione caratterizzata da diversi bocconi amari.
Anche Sabalenka porta in dote nella Capitale alcune delusioni (finali perse all’Australian Open e ad Indian Wells), ma anche molte certezze in più, derivate soprattutto da un primato in classifica saldo e inequivocabile. La bielorussa ha voglia di spezzare il tabù agli Internazionali d’Italia, per cominciare a cambiare un’inerzia che sul rosso non la vede ancora primeggiare completamente. Una vittoria al Foro Italico potrebbe infatti avere pesanti ripercussioni anche per il Roland Garros, dove Sabalenka cerca ancora la prima finale in carriera.
Per tanti quella tra la polacca e la bielorussa è la finale annunciata, ma le insidie non mancano, soprattutto in questa era del tennis femminile, caratterizzata da una forte componente di democraticità. Tradotto meglio: tutte hanno una chance per scrivere il proprio nome su un albo d’oro. Tra queste, uno dei volti più attesi è senza dubbio quello di Mirra Andreeva. La 17enne russa ha scelto il 2025 per esplodere, iniziare a trionfare nei tornei importanti, scalare la classifica in maniera repentina. È lei il vero terzo incomodo agli Internazionali d’Italia. D’altronde, la semifinale a Parigi del 2024 sta lì a dimostrare come il suo talento non si spenga lontano dall’erba o dal cemento, anzi. Andreeva promette di diventare una di quelle giocatrici a cui è un privilegio poter assistere da vicino.
Le pretendenti però non si esauriscono ovviamente con i nomi sopracitati: Paula Badosa, Belinda Bencic, Amanda Anisimova e Karolina Muchova. Tutte vogliose di fare il colpo della carriera. Così come Diana Shnaider, compagna in doppia di Andreeva e giocatrice dalle grandi doti tecniche. In questo gruppone però spiccano le statunitensi Madison Keys, Coco Gauff e Jessica Pegula, rispettivamente campionessa all’ultimo Australian Open, finalista al Roland Garros 2023 e finalista nel Wta 1000 di Miami. Tutte e tre però hanno un’unica controindicazione: non hanno un grande feeling con la terra rossa. Un dettaglio che sposta gli equilibri ma che non le mette comunque fuorigioco.
Le speranze azzurre sono tutte sulle spalle di Jasmine Paolini. Dopo un inizio di 2025 molto complicato, la tennista lucchese sta ritrovando le sensazioni che l’hanno spinta fino al numero 4 del mondo nella passata stagione. Le due semifinali a Miami e Stoccarda raggiunte nell’ultimo mese e mezzo stanno lì a dimostrarlo. Roma adesso attende da lei un nuovo segnale di crescita, necessario per arrivare al Roland Garros (dove sarà chiamata a difendere la finale del 2024) con il pieno della fiducia e nella migliore condizione fisica possibile. In più, c’è da riscattare la delusione patita l’anno scorso, quando venne eliminata all’esordio dalla egiziana Mayar Sherif. L’obiettivo (o per meglio dire, il sogno) è quello di diventare la quarta tennista italiana a vincere al Foro Italico, a quarant’anni esatti dall’ultimo successo di Raffaella Reggi nel 1985.
La squadra italiana però non è composta solo da Paolini. Insieme a lei tante altre protagoniste sono pronte a sfruttare al meglio l’occasione e il calore del pubblico di Roma. Su tutte, Lucia Bronzetti (numero 59 del mondo), l’altra ad essere entrata nel tabellone principale senza ricorrere a una wild card. La riminese cerca ancora il primo successo agli Internazionali d’Italia, nonché un vero exploit in stagione. Qualcosa che vada oltre alla singola vittoria di prestigio nei primi turni (quest’anno ottenuta contro Victoria Azarenka all’Australian Open e Naomi Osaka a Madrid). Chi invece ha usufruito di una wild card sono Sara Errani, Elisabetta Cocciaretto, Nuria Brancaccio, Giorgia Pedone e Lucrezia Stefanini. La prima – oltre ad essere stata finalista 2014 e semifinalista 2013 agli Internazionali d’Italia – torna a Roma da campionessa in carica nel doppio femminile, in coppia sempre con Paolini.
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