Intelligenza artificiale in Italia, incassato il primo sì del Senato
Senato. Ok con 85 sì al Ddl, il testo va alla Camera. Le Autorità nazionali sono l’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) e quella per la cybersicurezza nazionale. Stop a emendamento Pd sui satelliti installati in Italia Primo giro di boa in Parlamento per la strategia con cui l’Italia intende gestire opportunità e sfide connesse all’intelligenza […] L'articolo Intelligenza artificiale in Italia, incassato il primo sì del Senato proviene da Iusletter.

Senato. Ok con 85 sì al Ddl, il testo va alla Camera. Le Autorità nazionali sono l’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) e quella per la cybersicurezza nazionale. Stop a emendamento Pd sui satelliti installati in Italia
Primo giro di boa in Parlamento per la strategia con cui l’Italia intende gestire opportunità e sfide connesse all’intelligenza artificiale. Il Senato ha infatti approvato con 85 sì, 42 no e nessun astenuto il ddl recante disposizioni e delega al Governo in questa materia. Il provvedimento va ora all’esame della Camera. Il disegno di legge, come spiega l’articolo 1, mira a un utilizzo «corretto, trasparente e responsabile» della IA.
Sono escluse dall’ambito applicativo delle nuove regole le attività «che riguardano i sistemi e i modelli di intelligenza artificiale» che vengono condotte dagli «organismi preposti alla sicurezza nazionale, alla cybersicurezza e alla difesa nazionale». L’Aula ha bocciato un emendamento del Pd secondo cui i sistemi di IA destinati all’uso in ambito pubblico «ove abbiano ad oggetto dati strategici e fatta eccezione per quelli impiegati all’estero nell’ambito di operazioni militari, devono essere installati su server ubicati nel territorio nazionale e se trasmessi tramite tecnologie satellitari devono utilizzare infrastrutture ad esclusivo controllo nazionale e su satelliti europei e nazionali, al fine di garantire la sovranità e la sicurezza dei dati sensibili dei cittadini». (Starlink di Elon Musk sarebbe rimasta fuori).
Alessio Butti, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica e transizione digitale, ha chiarito che non c’è stata alcuna «telefonata da Chigi» respingendo così la ricostruzione delle opposizioni, in primis Matteo Renzi, sulle “interferenze” che avrebbero portato la maggioranza a bocciare il testo del Pd. Per Butti quello approvato ieri è un testo «solido e completo che introduce misure concrete per garantire sicurezza, sviluppo e competitività del nostro sistema Paese». Di «occasione mancata» ha parlato invece il senatore Pd Lorenzo Basso, per il quale «potevamo essere interpreti e guida in Europa, se ci fossimo fatti promotori di progetti come quello proposto dal Premio Nobel Giorgio Parisi con l’idea di un CERN europeo dell’IA. Invece, il governo Meloni ha preferito affidarsi a tecnologie “degli amici”, rinunciando al ruolo di attore principale e relegando il nostro Paese a semplice spettatore».
Il provvedimento delinea la governance italiana della IA, dettando disposizioni in materia di Strategia nazionale per l’intelligenza artificiale. La veste di Autorità nazionali per l’intelligenza artificiale è assegnata all’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) e a quella per la cybersicurezza nazionale (ACN). Resta ferma l’attribuzione a Banca d’Italia, Consob e Ivass del ruolo di autorità di vigilanza del mercato. «Abbiamo costruito una governance solida con il ruolo centrale di AGID e ACN», ha rimarcato Butti.
L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale potrà concludere accordi di collaborazione con soggetti privati. Vengono consentiti investimenti (sotto forma di equity e quasi equity) fino a un miliardo nel capitale di rischio di imprese che operano in Italia nei settori dell’intelligenza artificiale, della cybersicurezza, delle tecnologie quantistiche e dei sistemi di telecomunicazioni.
Gli investimenti saranno effettuati avvalendosi di Cdp Venture Capital Sgr mentre il soggetto investitore è il Mimit e le risorse utilizzabili vengono attinte dal Fondo di sostegno al venture capital istituito dalla legge di bilancio 2019.
In ambito sanitario i sistemi di intelligenza artificiale hanno la funzione di sostenere i processi di prevenzione, diagnosi, cura e scelta terapeutica, lasciando impregiudicata la decisione, che è rimessa ai medici. Nasce presso il ministero del Lavoro l’Osservatorio sull’adozione di sistemi di intelligenza artificiale. Quanto al copyright, anche le opere create con l’ausilio di strumenti di intelligenza artificiale sono protette dal diritto d’autore, purché la loro creazione derivi dal lavoro intellettuale dell’autore.
Vengono stanziati 300mila euro per il 2025 e il 2026 per progetti sperimentali per i servizi forniti dal ministero degli Esteri. Arrivano misure di sostegno per il ritorno in Italia dei lavoratori (facendo rientrare lo svolgimento di attività di ricerca applicata nel campo delle tecnologie di IA tra i requisiti in presenza dei quali è possibile accedere alle agevolazioni fiscali per i cosiddetti impatriati).
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