Il modello Sicilia, tra grandi eventi e destagionalizzazione

Con oltre 21,5 milioni di presenze nel 2024, pari a un +4% rispetto all’anno precedente, la Sicilia ha fatto segnare dati turistici significativi, soprattutto in merito agli arrivi e pernottamenti degli stranieri che hanno registrato incrementi dell’11%. Sulla base di questi risultati, le prospettive per la stagione estiva 2025 sono ancora più incoraggianti e preludono ad altre performance da record. A generare crescenti aspettative tra gli operatori incoming siciliani ci sono le ottime performance che la regione ha registrato nei primi tre mesi di quest’anno, con un incremento dei flussi in entrata del +23%, a riprova che stanno cominciando a funzionare anche le strategie messe in atto per una efficace destagionalizzazione. Continue reading Il modello Sicilia, tra grandi eventi e destagionalizzazione at L'Agenzia di Viaggi Magazine.

Mag 6, 2025 - 07:50
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Il modello Sicilia, tra grandi eventi e destagionalizzazione
Il modello Sicilia, tra grandi eventi e destagionalizzazione

Con oltre 21,5 milioni di presenze nel 2024, pari a un +4% rispetto all’anno precedente, la Sicilia ha fatto segnare dati turistici significativi, soprattutto in merito agli arrivi e pernottamenti degli stranieri che hanno registrato incrementi dell’11%.

Sulla base di questi risultati, le prospettive per la stagione estiva 2025 sono ancora più incoraggianti e preludono ad altre performance da record. A generare crescenti aspettative tra gli operatori incoming siciliani ci sono le ottime performance che la regione ha registrato nei primi tre mesi di quest’anno, con un incremento dei flussi in entrata del +23%, a riprova che stanno cominciando a funzionare anche le strategie messe in atto per una efficace destagionalizzazione.

DESTAGIONALIZZARE SI PUÒ

La Regione Siciliana, infatti, ha lanciato la promozione “Vivi la Sicilia tutto l’anno” e “Sicilia d’Inverno” per proporre il turismo sull’isola nei mesi di bassa stagione, cercando di raggiungere il target del traffico domestico che comincia a rispondere anche nei mesi di “spalla” come marzo e ottobre.

Accanto a queste operazioni promo-pubblicitarie ci sono poi gli investimenti mirati nel settore dell’accoglienza: secondo i dati forniti dalla Regione, a oggi sono stati stanziati 135 milioni di euro per migliorare le strutture ricettive, promuovere la sostenibilità e la digitalizzazione delle imprese della filiera ed è in fase di predisposizione un disegno di legge per il riordino delle strutture turistico-ricettive, che adegui i servizi agli standard internazionali accrescendo così la competitività del settore.

LA CULTURA PRIMA DI TUTTO

Per sostenere al meglio questi sforzi promozionali e finanziari, sono stati anche programmati eventi di forte richiamo internazionale, tra i quali spicca il Sicilia Jazz Festival, la Settimana di Musica Sacra e le Celebrazioni Belliniane. Ma di certo la location dove si concentrano le maggiori aspettative per un’immagine della Sicilia non solo legata al mare, e quindi delocalizzata e destagionalizzata, è Agrigento, designata Capitale Italiana della Cultura 2025.

Proprio per sfruttare al meglio questa occasione è stato allestito un ricco programma con 120 eventi tra mostre, concerti, installazioni e performance distribuiti in tutta la città e nei luoghi più suggestivi del territorio, ispirati ai quattro elementi di Empedocle: Aria, Acqua, Terra e Fuoco. Tra gli appuntamenti clou in cartellone, l’Efeso d’Oro Festival al Museo Archeologico Pietro Griffo, oltre ovviamente alle performance previste nella suggestiva Valle dei templi.

E alcuni giorni fa è stato presentato il network dei sette Gal (Valle del Belice, Etna, Terre di Aci, Terre del Nisseno, Terra Barocca, Valli del Golfo e Taormina) con il progetto “Discovering Rural Sicily”: quasi 50 comuni insieme per un turismo dell’entroterra su percorsi meno battuti, bellezze artistiche ed enogastronomia che vanno dal Belice alle terre del Barocco, fino alle zone del Nisseno e i Peloritani.

Sicilia_Taormina_Adobe

Inoltre, al TravelExpo di aprile è stata presentata una piattaforma digitale sviluppata da Logos con il supporto di istituzioni locali e regionali, che offre una mappa interattiva geolocalizzata dei luoghi culturali, naturali e turistici della Sicilia, disponibile in italiano e inglese, con una banca dati per gli investitori internazionali.

Buone notizie anche sul versante della ricettività: secondo i dati di Federalberghi, il 2024 ha fatto registrare una vera e propria crescita esponenziale dell’offerta alberghiera ed extra-alberghiera, con un incremento del 27,7%, mentre i posti letto sono aumentati del 14,1%.

DEFICIT LOGISTICO

Ci sono però alcune criticità che adombrano gli sforzi dell’industria turistica locale e gravitano soprattutto intorno al tema dell’accessibilità e mobilità interna. Un esempio su tutti: lo scorso anno quasi il 65% della rete ferroviaria siciliana è rimasta chiusa al traffico durante l’estate, con interruzioni su tratte chiave come Palermo-Catania e sulle linee per Agrigento e Trapani. Un deficit logistico che la Regione Siciliana auspica di attenuare con tangibili miglioramenti già da quest’anno.

C’è poi l’aspetto non secondario della formazione professionale: mancano figure specializzate, in particolare nell’hospitality management, e personale qualificato o quantomeno ben addestrato nell’hôtellerie.

RETE VOLI PROMOSSA

Il migliore scenario di sempre, invece, è quello che riguarda il trasporto aereo. A partire dall’aeroporto Borsellino-Falcone di Palermo in piena espansione grazie a una stagione estiva che prevede 97 destinazioni, di cui 26 nazionali e 71 internazionali, servite da 36 compagnie aeree. Tra le nuove rotte, spiccano i collegamenti per Newark, Zagabria, Palma di Maiorca, Lisbona, Bristol, Bilbao e Heraklion. Sono subentrate anche nuove compagnie aeree, come Neos con il volo per New York, la statunitense United e infine Condor, che ha aperto un collegamento con Roma Fiumicino.

La regina delle low cost Ryanair mantiene tutto l’operativo della scorsa estate e aggiunge la rotta per Zagabria, per un totale di 42 collegamenti e cinque aeromobili basati. Del resto, già lo scorso anno, lo scalo palermitano aveva segnato ottime performance chiudendo il consuntivo 2024 con 8,9 milioni di passeggeri, +10% rispetto al 2023 (in cifre +810mila viaggiatori) e +9,36% di voli (61.204 contro 55.968 del 2023).

Segnali positivi soprattutto dal traffico internazionale che è cresciuto di almeno 320mila unità rispetto al 2023: con il 31% di quota-mercato sul totale passeggeri (2.730.000 viaggiatori). E l’anno si è aperto sotto i migliori auspici con 957mila passeggeri nei soli primi due mesi del 2025, pari a un +8%.

Buone prospettive anche per l’aeroporto Fontanarossa di Catania che si appresta ad avviare la sua stagione estiva con una programmazione di voli diretti per 95 destinazioni, di cui 26 tratte domestiche. Così come promettente appare la stagione anche dell’aeroporto di Trapani Birgi che quest’anno, per la stagione estiva, potrà contare su ben 24 collegamenti, di cui 11 da e per destinazioni straniere.

BORGHI E TURISMO ACTIVE

Ma la vera sfida della Sicilia è la valorizzazione di aree meno frequentate dal turismo di massa con promozioni mirate sui borghi, attraverso il modello dell’albergo diffuso. Un’altra carta vincente sarà il turismo outdoor con offerte “active” per trekking e hiking, come le escursioni nel Parco dell’Etna, i sentieri nei Nebrodi e nelle Madonie, i cammini costieri della Riserva dello Zingaro.

E ancora il cicloturismo lungo la prima parte della ciclovia della Magna Grecia con itinerari studiati ad hoc che toccano Ragusa, Scicli, Modica, Erice.

A completare le proposte open air, il forest bathing – di gran moda – nei boschi delle Madonie, il turismo equestre nei boschi dei Nebrodi, il canyoning nell’Alcantara, tra i Monti Peloritani; o ancora il kayak lungo le coste di Ortigia; e il diving alle Isole Eolie, a Ustica o Linosa.