Il “miracolo di maggio” di San Gennaro è avvenuto: il sangue si è sciolto. Ecco cosa significa
L’attesa, carica di fede e devozione popolare, si è sciolta in un lungo applauso liberatorio. Alle ore 18:09 di ieri, sabato 3 maggio, nella Basilica di Santa Chiara a Napoli, è stato annunciato il ripetersi del prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro. Il cosiddetto “miracolo di maggio”, uno dei tre appuntamenti annuali con […] L'articolo Il “miracolo di maggio” di San Gennaro è avvenuto: il sangue si è sciolto. Ecco cosa significa proviene da Il Fatto Quotidiano.

L’attesa, carica di fede e devozione popolare, si è sciolta in un lungo applauso liberatorio. Alle ore 18:09 di ieri, sabato 3 maggio, nella Basilica di Santa Chiara a Napoli, è stato annunciato il ripetersi del prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro. Il cosiddetto “miracolo di maggio”, uno dei tre appuntamenti annuali con le reliquie del patrono, si è compiuto anche quest’anno. L’annuncio è stato dato dal vescovo ausiliare, Monsignor Francesco Beneduce, che officiava la celebrazione eucaristica al termine della tradizionale processione: “Ringraziamo Dio”, ha detto, mentre i fedeli presenti in basilica accoglievano la notizia con commozione e un applauso caloroso.
Il miracolo è avvenuto al culmine di una giornata intensa. Nel pomeriggio, dal Duomo di Napoli, era partita la solenne processione dei “Tesori di San Gennaro”. Ad aprire il corteo, tra due ali di folla festante e commossa che invocava il santo e scattava fotografie, l’imponente busto reliquiario in argento del Patrono, seguito da altri 18 busti argentei dei compatroni della città.
Un rito antico, che si svolge tradizionalmente nel sabato che precede la prima domenica di maggio, in ricordo della traslazione delle reliquie del Santo dal cimitero dell’Agro Marciano alle Catacombe di San Gennaro a Capodimonte (avvenuta nel V secolo). La processione, snodatasi per le vie del centro storico, è stata presieduta quest’anno da un altro vescovo ausiliare, Monsignor Michele Autuoro, a causa dell’assenza dell’Arcivescovo di Napoli, il Cardinale Domenico Battaglia, trattenuto a Roma per le congregazioni generali dei cardinali in vista dell’apertura del Conclave, seguito alla morte di Papa Francesco. Presente, invece, il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, anche nel suo ruolo di presidente della Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, l’antico organismo laico a cui è affidata da secoli la custodia delle preziose reliquie.
La liquefazione del sangue di San Gennaro è un evento che trascende la semplice fede religiosa, rappresentando un simbolo potente per l’identità della città di Napoli e della Campania. Tradizionalmente, il ripetersi del prodigio (atteso anche il 19 settembre, giorno del martirio, e il 16 dicembre, anniversario di un’eruzione del Vesuvio fermata secondo la leggenda dal Santo) è interpretato come un segno di buon auspicio, un pegno della continua protezione del patrono sulla sua città e sui suoi abitanti.
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