Il Giro d’Italia 2025? Parte… in Albania. Numeri, giro d’affari e curiosità dell’edizione numero 108
Tutto è pronto per la prima tappa e scoprire chi indosserà quest'oggi la Maglia Rosa, tra le immancabili polemiche e qualche annotazione a sfondo economico

C’è chi, dalle nostre latitudini, maligna già che la decisione di far partire il Giro d’Italia dall’Albania c’entri in qualche modo con la volontà del nostro governo di stringere ulteriormente i rapporti con il Paese delle aquile, andando dunque ben al di là dei centri di detenzione dei migranti aperti sul suolo albanese per la verità senza troppo successo, almeno sul piano pratico.
Prima dei ciclisti partono le polemiche
E chi, sul versante opposto dell’Adriatico, contesta al premier Edi Rama, ex cestista e grande appassionato di sport, già pesantemente criticato per aver ceduto porzioni del territorio a Roma proprio nell’ambito dei centri di rimpatrio, di aver versato a Rcs cifre folli pur di tingere la nazione albanese di rosa (si parla in merito di 8 milioni. “Una cifra considerevole – annotano sul Sole 24 Ore – se si pensa che per una normale partenza si paga circa 150mila euro e per un arrivo circa 250mila”).
Il Giro d’Italia 2025 parte insomma con il suo bel codazzo di polemiche in entrambe le nazioni. Con l’edizione 108 ci sarà la 15ª apertura dall’estero, per una competizione che negli anni si è fatta via via sempre più internazionale arrivando a toccare la Grecia, l’Ungheria, l’Olanda, l’Irlanda, fino a Gerusalemme.
Il battesimo del fuoco lo si avrà oggi, venerdì 9 maggio, con la tappa da Durrës (Durazzo) a Tiranë (Tirana) per 164 km, già ribattezzata dai cronisti “tappa di montagna in città”, con difficoltà altimetriche di tutto rispetto.