Il Fisco citofona a Meta, X e LinkedIn: mancato pagamento dell’IVA da oltre 1 miliardo di euro
L'autorità italiana considera le iscrizioni sui tre social come transazioni tassabili, dal momento che sfruttano dati personali. Le società USA chiederanno l'intervento di Donald Trump?
Da Meta 887,6 milioni di euro, da X 12,5 milioni e da LinkedIn quasi 140 milioni. Il Fisco ha bussato alle società tecnologiche statunitensi per mancato versamento dell’IVA tra il 2015 e il 2022. Come riporta Reuters, la questione ha una valenza più che nazionale in un periodo di tensioni tra la Casa Bianca di Donald Trump e l’Unione Europea. Le Big Tech che hanno infatti sostenuto il tycoon in campagna elettorale potrebbero fare pressioni sul presidente USA affinché vada allo scontro esattamente come sul tema dei dazi.
Le richieste del Fisco a Meta, X e LinkedIn
Sulla stampa si legge di una richiesta di pagamento IVA senza precedenti: l’ammontare di quanto devono le società USA al Fisco italiano supera complessivamente il miliardo di euro. «Siamo fortemente in disaccordo con l’idea che l’accesso da parte degli utenti alle piattaforme online debba essere soggetto al pagamento dell’IVA», ha commentato un portavoce di Meta.
Quello che evidenzia il Fisco è infatti che le registrazioni degli utenti sulle tre piattaforme andrebbero intese come transazioni tassabili con IVA, dal momento che è richiesto un trattamento dei dati personali in cambio dell’iscrizione. LinkedIn ed X non hanno commentato la questione. Le tre società hanno 60 giorni di tempo per procedere con l’appello. Otterrebbero un altro mese se dovessero dimostrarsi aperte a firmare un accordo con il Fisco.
I confronti (scontri?) tra le autorità europee e le società tecnologie statunitensi su tematiche fiscali e normative potrebbero aumentare. A febbraio ricordiamo che Google ha accettato di pagare 326 milioni di euro per risolvere un reclamo fiscale rispetto al periodo 2015/2019.
