IA e climatizzazione sostenibile: le soluzioni innovative
Ractec illustra come lo sviluppo dell’intelligenza artificiale rappresenti sia un'opportunità che un punto su cui si dibatte ancora, analizzando lucidamente l'argomento

Secondo i dati IEA (International Energy Agency) del 2018, l’utilizzo di climatizzatori e ventilatori impiega circa il 20% della produzione elettrica mondiale. La crescente domanda per la climatizzazione degli edifici sta mettendo a dura prova la sostenibilità dei sistemi di produzione elettrica (per la maggior parte ancora basata su utilizzo di fonti fossili) e, inevitabilmente, incrementa le emissioni nocive per l’ambiente, generando un circolo vizioso per cui la climatizzazione si rende ancora più indispensabile.
Si prevede che col passare degli anni, dunque, la domanda globale di sistemi di climatizzazione salirà, specialmente nei paesi in via di sviluppo, generando un grosso problema a livello di disponibilità elettrica. In un contesto così sfidante, lo sviluppo dell’intelligenza artificiale rappresenta sia un’opportunità per abbattere requisiti energetici sempre più elevati, sia un altro ostacolo alla fornitura.
In un’analisi lucida del problema, Ractec illustra gli ostacoli che attendono le imprese, al fine di imparare a sfruttare consapevolmente queste tecnologie per ottimizzare le risorse e ridurre l’impatto ambientale, superando la paura e abbandonando la logica del profitto immediato.
Esiste una climatizzazione sostenibile?
Sebbene la tecnologia di base dei sistemi di raffreddamento o climatizzazione dell’aria ha fatto passi importanti a livello di ricerca e sviluppo, Ractec evidenzia che l’efficientamento dei sistemi di condizionamento dell’aria passa necessariamente attraverso l’ uso consapevole. Ecco perché la società crede in una connessione, o per meglio dire un ponte, tra Intelligenza Artificiale e climatizzazione, sfruttando approcci innovativi e una visione a lungo termine che tenga conto dei paradossi e delle sfide che possono emergere.
Entriamo nel dettaglio: quando si parla di climatizzazione, è importante discernere tutti gli aspetti che la riguardano. Nelle aree industrializzate, gli edifici rappresentano circa il 26% del consumo energetico globale, con la climatizzazione (riscaldamento 64%, produzione di acqua calda 15% e, in minima parte il raffrescamento 0,4%) che assorbe quasi il 21% del consumo energetico globale.
Questo significativo consumo può e deve essere ottimizzato non solo attraverso l’educazione del consumatore, ma anche attraverso l’ausilio dell’Intelligenza Artificiale, la quale ogni giorno semplifica la nostra vita attraverso i più semplici dispositivi domotici. Infatti, se la prima riflessione che salta alla mente è quella di passare da sistemi di produzione di energia verde, lasciandosi alle spalle i combustibili fossili, Ractec è convita che esistano ulteriori strategie per ottimizzare il consumo, e che esse passino attraverso i meccanismi e le opportunità fornite dall’Intelligenza Artificiale.
Climatizzazione e Intelligenza Artificiale: opportunità e sfide future
Considerando le abitazioni come parte di una rete energetica interconnessa, appare evidente il potenziale dell’intelligenza artificiale nel migliorare la gestione dei flussi energetici. Le tecnologie moderne, basate su tecniche di deep learning e sull’elaborazione del linguaggio naturale, sono già capaci di analizzare grandi quantità di dati in tempo reale, prendere
decisioni autonome e individuare strategie per incrementare l’efficienza energetica.
Adottando i dati provenienti da sensori IoT installati, ad esempio, negli impianti di climatizzazione, l’IA può monitorare i consumi, identificare inefficienze e proporre soluzioni per ottimizzare l’utilizzo dell’energia. Questo si traduce in una riduzione dei costi operativi e delle emissioni di gas serra. Questo approccio non solo promuove la sostenibilità economica, ma ha un impatto positivo sull’ambiente.
A quale prezzo? Sebbene l’IA possa contribuire significativamente alla riduzione dei consumi energetici, la sua adozione comporta un aumento della domanda di capacità di elaborazione, che a sua volta richiede energia.
Attualmente, Ractec afferma che i data center consumano circa l’1% dell’energia elettrica globale, e si prevede che entro il 2030 questa quota possa raggiungere l’8%. Tuttavia, questo apparente paradosso è attenuato dai costanti progressi nelle tecnologie di elaborazione e nei sistemi di raffreddamento, che stanno rendendo le infrastrutture sempre più efficienti, capaci di ridurre i consumi energetici pur migliorando le prestazioni complessive.
Per favorire una transizione più rapida verso un sistema energetico sostenibile, è fondamentale adottare un approccio integrato che includa l’analisi del patrimonio edilizio esistente e la creazione di una banca dati europea dedicata alla gestione degli impianti di riscaldamento, ventilazione, climatizzazione e refrigerazione (HVAC&R). Una piattaforma basata sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale consentirebbe di monitorare e ottimizzare i consumi energetici in tempo reale, migliorando l’efficienza nella gestione dei flussi energetici sia a livello locale che nazionale.
Le pompe di calore sono una valida alternativa?
Partiamo dai dati attuali. La società per la consulenza strategica Ractec evidenzia come il problema delle pompe di calore sia insito proprio nel costo, decisamente fuori scala rispetto agli altri metodi di climatizzazione. Sostituire un sistema di riscaldamento tradizionale a combustibile fossile, come il gas metano, con una pompa di calore richiede un investimento mediamente 3-4 volte superiore rispetto alla semplice sostituzione del generatore con un altro alimentato da combustibili fossili. Questo significativo divario di costo spiega perché, in assenza di incentivi governativi, le vendite subiscano un netto calo, soprattutto in un contesto di incertezza economica come quello attuale.
Ractec segnala infatti che i costruttori si sono focalizzati principalmente sull’ampliamento delle capacità produttive e delle reti commerciali, trascurando un aspetto fondamentale: l’industrializzazione del “sistema prodotto”. Questo concetto include non solo la pompa di calore, ma anche la progettazione, l’installazione e la manutenzione che la accompagnano. Garantire una reale sostenibilità economica è cruciale per rendere questa tecnologia più accessibile e favorirne una diffusione più ampia. La creazione di un sistema integrato e standardizzato, capace di gestire in modo fluido tutti questi elementi, sarà determinante.
Per raggiungere tale obiettivo, Ractec reputa essenziale collaborare strettamente con progettisti e installatori, sfruttando l’Intelligenza Artificiale per mappare e ottimizzare ogni fase del processo, valorizzando al massimo il potenziale del sistema.
Parola d’ordine: responsabilizzazione
Parallelamente, è necessario promuovere una maggiore consapevolezza dell’impatto ambientale delle nostre azioni quotidiane, anche nell’utilizzo di piattaforme digitali. L’energia è una risorsa preziosa che ha un costo elevato sull’ambiente, e che dovrebbe essere utilizzata con maggiore consapevolezza.
Ractec è una società di consulenza aziendale improntata alla creazione di piani di sviluppo sostenibili e orientati alla crescita. Il suo obiettivo è quello di mettere in campo idee, e non schemi prefabbricati, che si adattino al modello aziendale, andando ad apportare i giusti cambiamenti per ritrovare la strada verso una transizione sostenibile, tra le altre cose, andando a creare valore attraverso la razionalizzazione dei processi e dei consumi.