I pappagalli più socievoli mostrano un vocabolario migliore e più ricco, lo studio
I pappagalli più socievoli mostrano un linguaggio più complesso con vocabolario più ricco. Questo perchè i legami sociali di un individuo influenzano i richiami di questi uccelli. La ricerca è stata guidata dal Max Planck Institute of Animal Behavior (Germania), condotta in particolare sui parrocchetti monaci. Le reti sociali degli animali Come spiegano i ricercatori,...

I pappagalli più socievoli mostrano un linguaggio più complesso con vocabolario più ricco. Questo perchè i legami sociali di un individuo influenzano i richiami di questi uccelli. La ricerca è stata guidata dal Max Planck Institute of Animal Behavior (Germania), condotta in particolare sui parrocchetti monaci.
Le reti sociali degli animali
Come spiegano i ricercatori, i parrocchetti monaci prosperano in enormi colonie dove comunicano tra loro utilizzando molti suoni distinti, questo offre agli scienziati una finestra unica sulla comprensione dell’interazione tra le relazioni sociali individuali e la varietà vocale.
In generale è noto che per gli animali sociali la comunicazione è la chiave che sblocca i benefici della vita di gruppo e che quelli con vite sociali più complesse tendono ad avere modi di comunicare più intricati, dagli schiocchi e fischi dei delfini ai richiami dei primati.
Un studio del 2021 guidato dall’Università della California, per citare un esempio, ha documentato la vita sociale dello scoiattolo terricolo dorato (Callospermophilus lateralis), nativo dell’ovest degli Stati Uniti e del Canada, analizzando la personalità dei piccoli roditori su quattro tratti principali, ovvero coraggio, aggressività, livello di attività e socievolezza.
E, benché lo scoiattolo non sia una specie a rischio estinzione, i risultati dello studio, che ha raccolto dati per oltre trent’anni, hanno dimostrato, tra le altre cose, che gli individui più coraggiosi ed aggressivi sono in grado di trovare più cibo o di difendere meglio il proprio territorio, ma un comportamento sprezzante del rischio li rende al contempo più vulnerabili alla predazione e agli incidenti.
Interessante il fatto che il coraggio sia associato anche a capacità sociali maggiori e che in generale la personalità dell’animale influenzi l’uso dello spazio e delle risorse, con conseguenze importanti sulla conservazione dell’intera specie.
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Cosa è stato scoperto sui pappagalli
I ricercatori del Max Planck Institute of Animal Behavior (MPI-AB), analizzando le reti sociali dei parrocchetti monaco in Spagna, hanno scoperto come i legami sociali di un individuo influenzino i richiami di questi uccelli.
Gli scienziati hanno trascorso diversi mesi nell’arco di due anni osservando attentamente 337 parrocchetti monaci, documentando la loro vita sociale e registrando tutti i loro stridii, stridii e fischi, per un totale di 5.599 vocalizzazioni.
Il team ha poi esaminato questi richiami in termini di diversità del repertorio (quanti suoni diversi un uccello può emettere) e diversità del richiamo di contatto (quanto differisce questo specifico tipo di richiamo) e hanno mappato le reti sociali degli uccelli, analizzando ogni aspetto, dalla frequenza delle interazioni con gli altri alla forza delle loro relazioni.
Sulla base di questi dati, il team concluso che i singoli parrocchetti che vivono in gruppi più grandi producono effettivamente un repertorio di suoni più variabile e che le femmine hanno un repertorio più diversificato rispetto ai maschi, cosa in realtà insolita per gli uccelli.
Questa ricerca è un primo passo davvero importante – spiega Simeon Smeele, primo autore dello studio – Sembra davvero che ci siano alcuni tipi di richiamo utilizzati in modo esclusivo nelle situazioni sociali. Ed è davvero interessante vedere che le femmine sembrano produrne di più, il che suggerisce che siano il sesso più sociale
L’analisi dei social network ha mostrato che i parrocchetti con posizioni più centrali nella struttura sociale – quelli potenzialmente più influenti nel gruppo – tendevano ad avere repertori vocali più diversificati. In altre parole, gli individui più sociali sembravano avere un vocabolario migliore rispetto agli individui meno sociali.
Ciò che trovo davvero entusiasmante è che siamo riusciti a collegare ciò che gli individui dicono a livelli molto specifici di socialità. Ad esempio, gli amici intimi che si permettevano di avvicinarsi a distanza di beccata suonavano meno simili tra loro, come se cercassero di apparire unici nel loro piccolo gruppo
Molto di più di una curiosità sui pappagalli
Come riportato dagli autori, questi risultati offrono indizi sull’evoluzione della comunicazione complessa, incluso il linguaggio umano. Precedenti ricerche avevano dimostrato che la socialità è legata a un repertorio più diversificato in altre specie. Ma questo studio va oltre, mostrando come la comunicazione vocale sia plasmata dalla rete sociale di un individuo.
Il prossimo grande passo è comprendere meglio il significato di ciascun suono – conclude Smeele – un compito davvero titanico, poiché la maggior parte delle grida sociali avviene in grandi gruppi con molti individui che parlano contemporaneamente
Il lavoro è stato pubblicato su The Royal Society Publishing.
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Fonti: ScienceDaily / The Royal Society Publishing
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