Intervista a Tommy Cash dal Turquoise Carpet dell’Eurovision 2025

Intervista a Tommy Cash, uno degli artisti più attesi dell’Eurovision 2025, che abbiamo incontrato sul Turquoise Carpet di Basilea.

Dopo una lunga promozione nel nostro paese, culminata con la creazione di una caffetteria a Milano, la partecipazione all’Uno Maggio Libero e Pensante di Taranto e, infine, il remix di Espresso Macchiato firmato Tony Effe, Tommaso è pronto per vivere l’atmosfera eurovisiva.

Appuntamento nella prima semifinale, alla quale parteciperanno anche Gabry Ponte e Lucio Corsi.

Intervista a Tommy Cash dal Turquoise Carpet dell’Eurovision 2025

Ciao Tommaso! Innanzitutto, parliamo della preparazione per l’Eurovision e dei mesi di promozione in Italia. Com’è andata?

È stato fantastico. Abbiamo bevuto parecchi caffè, viaggiato molto, parlato con tante persone e realizzato numerosissime interviste. Ho anche rivisto le mie nonnine di Ostuni, quindi tutto bene!

Abbiamo visto anche il tuo Espresso Macchiato Store a Milano. Com’è nata quell’idea?

E’ stata un’intuizione del mio management, che ho accolto con grande entusiasmo, nonostante all’inizio fossi un po’ scettico… Poi ho pensato: “Perché no?”. L’abbiamo aperto ed è stato davvero bello poter servire caffè a tutti!

Come hai conosciuto Tony Effe e com’è nata l’idea del remix?

Siamo nella top 50 in Italia, sapete? In un solo giorno! Quando è uscita la canzone, abbiamo iniziato a pensare a un remix, e io volevo che avesse un’anima davvero italiana, una parte solista completamente in italiano. Abbiamo pensato di andare verso il rap, e Tony era perfetto. Mi è piaciuto molto anche il suo pezzo portato in gara a Sanremo 2025. Quando sono usciti i nomi dei partecipanti a Sanremo lo vedevo ovunque sui media, e ho pensato: “Lui rappresenta l’Italia!”. Poi ci siamo messi in contatto, e il resto è storia. Ah, e mi ha anche dato una sorta di “passaporto italiano”! Ora sono ufficialmente cool in Italia!

IlPrimo Maggio hai suonato a Taranto. Com’è stata quell’esperienza?

Ho suonato davanti a 40 o 50mila persone, incredibile. Un’energia pazzesca.

Hai collaborato anche con Joost e Käärijä. Come percepisci la comunità musicale europea?

Penso che la comunità sia molto bella, ma sono ancora triste per come hanno trattato Joost Klein lo scorso anno. In fondo sono qui anche per i miei amici. Per me, Käärijä ha vinto nel 2023 e Joost avrebbe dovuto vincere l’anno scorso. Amo la loro musica.

Cosa significa per te il motto United by Music?

Significa che tutti i paesi si uniscono e cantano insieme su un unico palco, e almeno per una notte… non pensano ai tanti problemi che ci attanagliano.

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