Il patrimonio genetico nascosto nelle specie selvatiche del riso Un gruppo internazionale di scienziati ha identificato un
insieme ristretto di geni chiave che consente al
riso di adattarsi a condizioni climatiche sempre più ostili. Questa scoperta, pubblicata sulla prestigiosa rivista
Nature Genetics, potrebbe rivoluzionare l’agricoltura globale, consentendo la
coltivazione del riso anche in aree oggi inospitali per via di
caldo estremo,
siccità o
salinità del suolo. La ricerca è stata coordinata dall’
Università di Scienza e Tecnologia King Abdullah (KAUST) in
Arabia Saudita, dall’
Università di Wageningen nei
Paesi Bassi e dalla
Scuola Superiore Sant’Anna di
Pisa, in un team che ha visto collaborare alcuni dei più esperti genetisti vegetali del mondo, come
Rod Wing,
Eric Schranz e
Andrea Zuccolo.
Il prezzo della selezione agricola: meno diversità, meno resilienza Il
riso coltivato ha subito, nel corso dei millenni, un processo di selezione intensiva da parte degli agricoltori, mirato a
migliorare la produttività e il
valore nutrizionale della pianta. Tuttavia, questo percorso ha drasticamente
impoverito la sua variabilità genetica, riducendo la
capacità della pianta di adattarsi a stress ambientali come alte temperature o carenza d’acqua. Le
specie selvatiche del riso, al contrario,
non sono state soggette a selezione artificiale. Grazie a ciò, hanno mantenuto
un vasto repertorio genetico, ricco di adattamenti a condizioni ambientali estreme. Ed è proprio in queste varietà che i ricercatori hanno trovato
le chiavi genetiche dell’adattabilità climatica.
Genetica adattiva: come il riso può affrontare il futuro climatico Grazie a
un’analisi genomica avanzata, il team ha identificato geni cruciali presenti esclusivamente nei
parenti selvatici del riso, in grado di migliorare la
resistenza della pianta alle alte temperature, a
terreni poveri d’acqua e ad
elevati livelli di salinità. Si tratta di caratteristiche essenziali per garantire la
sicurezza alimentare di oltre 3,5 miliardi di persone, soprattutto in un’epoca in cui il
riscaldamento globale e le
mutazioni ambientali minacciano la stabilità delle colture agricole. “Questi geni rappresentano un punto di partenza per creare nuove varietà di riso
più robuste e capaci di
prosperare in ambienti estremi”, spiega
Eric Schranz.
L’analisi comparativa tra genomi ha permesso di ricostruire l’evoluzione del riso e di definire quali componenti genetiche siano state
conservate,
perdute o
modificate nei secoli.
Una risorsa strategica per l’agricoltura globale L’applicazione di questi risultati permetterà agli scienziati e agli agronomi di
ripristinare tratti genetici fondamentali nel riso moderno, utilizzando tecniche di
editing genetico o incroci con varietà selvatiche. Si apre così la strada a una nuova generazione di
colture adattive, strategiche per fronteggiare
le crisi climatiche e alimentari dei prossimi decenni. La scoperta rappresenta un esempio concreto di come la
biodiversità conservata in natura possa diventare
un’alleata cruciale per l’innovazione agricola e la
resilienza dei sistemi alimentari mondiali. Secondo
Nature Genetics, questo studio segna una svolta fondamentale nel modo in cui l’uomo potrà affrontare il futuro climatico attraverso
l’intelligenza genetica delle piante.
I geni del riso che sfidano il clima: la scoperta che può cambiare l’agricoltura