I brillamenti delle stelle magnetar forgiano oro e platino

Oro e platino cosmici forgiano durante i super-brillamenti delle stelle magnetar, avvolte in campi magnetici migliaia di miliardi di volte più intensi di quelli della Terra, infatti un singolo brillamento può produrne una massa equivalente a 27 Lune. È questa la scoperta pubblicata su “The Astrophysical Journal Letters” dal gruppo guidato da Anirudh Patel della Columbia University americana.

Si tratta di metalli preziosi che troviamo anche nei nostri smartphone e nei nostri computer, ma il loro luogo di nascita era finora sconosciuto dagli studiosi di astronomia. Questa scoperta si aggiunge alla fusione di due stelle di neutroni, elemento già noto, e ha permesso di risolvere il mistero individuato nel 2004 che avvolgeva uno strano lampo luminoso. Si trattava di una luce proveniente da una magnetar che aveva scatenato un enorme brillamento.

Seppur durata pochi secondi, l’esplosione aveva rilasciato più energia di quanta ne rilascia il Sole in un milione di anni. Dieci minuti dopo un altro segnale dimostrava che la stella aveva rilasciato oro e platino, in questo caso elementi equivalenti alla massa di Marte, ma finora questo fenomeno era rimasto senza spiegazione.

Brian Metzger di Columbia University e Flatiron Institute, co-autore dello studio, racconta: “L’evento era stato in qualche modo dimenticato nel corso degli anni, ma ci siamo resi conto molto rapidamente che il nostro modello era perfetto per spiegarlo. Questa è solo la seconda volta (dopo la fusione di stelle di neutroni osservata nel 2017) che vediamo direttamente la prova della formazione di questi elementi: si tratta di un significativo balzo in avanti nella nostra comprensione della loro produzione.”

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