Guerra dei dazi: crescono le tensioni USA-Cina-UE, ma le Borse europee rimbalzano. Quali previsioni?
Gli indici azionari europei sono tornati a salire martedì, interrompendo una serie negativa di quattro giorni, mentre gli investitori cercano…

Gli indici azionari europei sono tornati a salire martedì, interrompendo una serie negativa di quattro giorni, mentre gli investitori cercano di orientarsi in un contesto di crescenti tensioni tariffarie a livello globale.
Alle 03:05 ET (07:05 GMT), l’indice DAX in Germania è salito dell’1,4%, il CAC 40 in Francia ha guadagnato l’1,8% e il FTSE 100 nel Regno Unito è avanzato dello 0,9%.
L’indice paneuropeo STOXX 600 aveva perso il 4,5% lunedì, chiudendo la sua quarta sessione consecutiva in calo e raggiungendo il livello di chiusura più basso da gennaio 2024.
Le tensioni commerciali restano elevate
I mercati azionari globali sono stati scossi dall’imposizione di ampie tariffe commerciali da parte dell’amministrazione Trump. Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che questa politica è l’unico mezzo per “curare” i massicci deficit finanziari con paesi come la Cina e l’Unione Europea.
- Washington continua a difendere l’uso delle tariffe come strumento correttivo
- La Cina ha annunciato che non farà marcia indietro sulle sue misure
- L’UE voterà presto sulle contromisure da attuare
- Nessun segnale concreto di de-escalation da parte della Casa Bianca
- Il rischio di una guerra commerciale globale resta elevato
Nonostante il rimbalzo registrato martedì, le tensioni non sembrano affievolirsi, con la Casa Bianca che lunedì ha smentito le voci su una possibile sospensione delle tariffe.
Inoltre, Pechino ha promesso di “combattere fino alla fine” dopo la recente minaccia di Trump di aumentare del 50% le tariffe sulle importazioni cinesi, a meno che la Cina non ritiri l’aumento precedente del 34% sulle merci statunitensi.
I membri dell’Unione Europea voteranno mercoledì sulle contromisure da adottare contro le tariffe statunitensi. La Commissione Europea, che coordina la politica commerciale dell’UE, ha redatto una lista di importazioni dagli Stati Uniti del valore di 21 miliardi di euro, con l’intenzione di ridurla a 18 miliardi di euro su cui imporre dazi.
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