Gli istituti zooprofilattici a garanzia del Made in Italy
Trasparenza / Sono enti che salvaguardano il processo di produzione

Garantire la sicurezza e la trasparenza nei processi di produzione e d’acquisto, ormai, è alla base dell’industria alimentare. Chi monitora questo processo, costantemente in divenire, è chiamato ad aggiornamenti sempre più profondi che devono sintetizzare quanto appreso in questi ultimi 5 anni e quali controlli occorre ancora fare affinché capire cosa stiamo comprando (e quindi mangiando) sia semplice e immediato. Al centro di tutte le operazioni di controllo e approfondimento c’è la Rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali Italiani atta a garantire la salvaguardia alimentare su tutte le produzioni di origine animale (carne, latte e uova) e vegetale. Controlli che passano dalla terra alla tavola. Quindi, dalla coltivazione e il successivo allevamento alla produzione. Grande attenzione, da parte degli organi competenti, lungo l’intera filiera. Il packaging, l’ultimo passaggio di quest’evoluzione scientifico-creativa, è al centro di approfondimenti e specifiche costantemente in aggiornamento. Le analisi sensoriali dei prodotti riescono a decifrare ulteriormente qualità e sicurezza successivamente all’immissione sul mercato. Garanzia definitiva del “Made in Italy”. La materia prima, trasformata in prodotto, continua a essere monitorata scientificamente anche per intervenire in corso d’opera. 10 sedi centrali, 90 sezioni territoriali, oltre 4mila collaboratori specializzati e qualificati e circa 25 milioni di analisi di laboratorio l’anno. Questo il contributo degli istituti zooprofilattici in numeri. «Ogni laboratorio degli IZS che compongono la Rete – spiega Giorgio Varisco, Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna (IZSLER) – effettua quotidianamente esami di tipo microbiologico, chimico, di composizione organolettica e merceologica. I controlli e le analisi, associate alle azioni di sorveglianza epidemiologica e alle attività di ricerca sperimentale, permettono di mantenere un forte legame tra le tradizioni locali e l’ambiente stesso di produzione».