I redditi dei fiorentini. Fabbricati, boom profitti: in un anno 360 milioni, in città 6mila Paperoni
Viaggio nelle tasche di 270mila contribuenti: i più fragili sono 56mila. In provincia Fiesole al primo posto, ma Firenze scavalca Bagno a Ripoli

Firenze, 28 aprile 2025 – Un miliardo e 102 milioni di euro. È la ricchezza che i fiorentini hanno prodotto in più rispetto all’anno scorso. Il numerone a dieci cifre spunta fuori sbirciando le dichiarazioni dei redditi dei circa 270mila contribuenti in riva d’Arno presentate nel 2024 e relative all’anno d’imposta 2023. I dati della somma dei redditi Irpef sono stati resi pubblici dal ministero dell’Economia e delle Finanze a pochi giorni dal via alle dichiarazioni 2025 fissato per il 30 aprile. Il primo dato che balza agli occhi: l’imponibile complessivo dei fiorentini è cresciuto e non di poco. Se nel 2023 erano stati dichiarati 7 miliardi e 328mila euro circa, nel 2024 la cifra è salita a 8 miliardi e 430mila euro.
A dichiararli sono stati circa 93mila pensionati (che complessivamente hanno dichiarato 2 miliardi e 430 milioni di euro) più di 156mila lavoratori dipendenti (4 miliardi e quasi 104 milioni di euro) e poco più di 7mila autonomi (455 milioni di euro). In parole povere: il reddito medio pro capite per l’anno d’imposta 2023, in riva d’Arno, viaggia sui 28.967 euro. Quasi 2mila euro in più a testa dell’anno scorso quando l’asticella della ricchezza media era ferma ai 27mila euro: il numero più alto dal 2019. Segno che si è guadagnato di più e dichiarato di più.
Ma i numeri, si sa, sono come il pollo di Trilussa. Se c’è chi ne mangia due al giorno e chi nessuno: tutti, in media, mangiano un pollo al giorno. Così anche dalla banca dati, si vede chi, in realtà, è rimasto a bocca asciutta o quasi. Come i 42 fiorentini che hanno dichiarato zero spaccato o i 56.863 che hanno un imponibile fra 0 e 10mila euro. Come se un quartiere grosso come Novoli e Rifredi insieme (o più dell’intera città di Scandicci) guadagnasse circa 700 euro al mese. La buona notizia però c’è: il gradone più basso della piramide dei redditi, quello da 0 a 10mila euro, si è ridotto di almeno 4mila unità. Tutte o quasi sono finite nello negli scaglioni superiori con dichiarazioni fra i 15 e 50mila euro.
Lo dimostrano i 72mila che intascano fra i 15 e i 26mila euro: nel 2023 erano 7mila di più. La classe più numerosa di contribuenti resta quella con redditi fra i 26 e i 55mila euro l’anno che, da sola, ha generato 3 miliardi e 162 milioni di euro, quasi il 30% di tutta quella generata in città. Qui si piazzano più di 88mila fiorentini, in pratica il 31%, uno su tre.
A crescere, forse sulla scia dell’overtourism, sono anche i redditi da fabbricati con 130.188 unità (320 in più dell’anno prima) per un reddito generato di oltre 360 milioni di euro: 22 milioni in più dichiarati rispetto all’anno fiscale precedente. Ai piani alti abitano 12.499 fiorentini che dichiarano fra i 55 e i 75mila euro l’anno: una coorte cresciuta di quasi 4mila unità. Aumentano anche i veri Paperoni: chi ha un imponibile sopra i 120mila euro. Nel 2023 erano 5.528, stavolta sono diventati più di 6mila. L’istantanea è quella di una piccola migrazione delle classi di reddito che, dal basso, si sono spostate in moltissimi casi verso l’alto.
Il fenomeno ha interessato almeno 30mila contribuenti ‘promossi’ in scaglioni di reddito superiori dalle loro stesse dichiarazioni. E gli altri comuni come se la passano? Meglio dell’anno scorso, come Firenze. Al primo posto del podio per reddito medio pro capite siede Fiesole con 29.749 euro, mentre Bagno a Ripoli perde una posizione e finisce al terzo posto con 28.745 euro, superata da Firenze che quest’anno si piazza seconda. In quarta posizione c’è Impruneta (27.551 euro), invece il comune con le dichiarazioni medie più modeste è San Godenzo, fanalino di coda con 19.391 euro. In Mugello il comune più ricco resta Vaglia con dichiarazioni medie di 27.507 euro mentre all’opposto c’è Firenzuola con i suoi 21.530 euro pro capite.