"Gli appelli e i sogni non servono. La politica è fare atti concreti"
Il documento firmato da Alfredo Monaci presidente di ’Siena Ideale’ e pubblicato da La Nazione continua a far discutere. Non...

Il documento firmato da Alfredo Monaci presidente di ’Siena Ideale’ e pubblicato da La Nazione continua a far discutere. Non poteva perdere un’occasione così ghiotta l’ex sindaco di Siena Pierluigi Piccini che entra a gamba tesa nel dibattito cittadino. Piccini, come è di suo stile, non le manda certo a dire e va subito dritto al punto. "Le cose che dice Monaci si sanno da tempo, non sono novità. Il problema è che gli appelli e i sogni non servono a niente. Servono atti amministrativi concreti fatti dalla maggioranza. Monaci è stato, come Marzucchi, in tutte le maggioranze possibili. Non hanno fatto scelte di campo. Rivendica invece le azioni fatte da ’Per Siena’: "Ci siamo astenuti sul documento di maggioranza. E abbiamo fatto una serie di proposte concrete. Ci hanno preso a torte in faccia, sia chiaro, hanno cercato di escluderci". Ricorda la proposta di fare una ’fondazione del turismo’: "Era nel programma delle liste civiche ma a noi hanno detto che non sarebbe stata applicata, poi invece è stata riproposta pari pari. Siamo intervenuti sul rispetto delle regole democratiche e istituzionali". Insomma aggiunge Piccini: "Se vuoi aprire un dialogo vero, chiedi una verifica di maggioranza, metti in discussione il programma e fai un confronto vero aprendo anche alle minoranze per un tavolo di verifica. La politica è fatta di atti e l’amministrazione ancora di più".
Si toglie qualche sassolino dalla scarpa: "Pensiamo al Santa Maria della Scala: non si sa nemmeno che forma giuridica abbia. Se il terzo settore non si può fare, pazienza ma una decisione va presa. Il Santa Maria della Scala non è certo quello che chiede Sena Civitas. Il responsabile della cultura è il sindaco e se tu critichi il sindaco di fatto apri una crisi". Ma nessuno nelle file del centrodestra è intervenuto sul documento di Monaci. "Nessuno ha battuto un colpo perchè si vuol far finta di niente e anche per non dare spazio alle minoranze (quella di Monaci, ndr) all’interno della maggioranza". C’è spazio anche per un’altra bella partita, sui nomi in deputazione. "Mi sembra un ritorno indietro. Non c’è un’apertura di un processo nuovo, la Fondazione non conta più. Lo dimostra la mossa del Monte su Mediobanca e la reazione di oggi (ieri, ndr) di Mediobanca che mette in discussione tutto. Dovranno inventarsi un’altra operazione, l’ad Lovaglio comunque ha lavorato bene. Poi c’è uno scontro politico che pesa anche su queste dinamiche". Ma per Piccini il nodo è l’incapacità della città di generare reddito dal lavoro. "Siena è abituata a rendite di natura parassitaria, di posizione e da finanza. Poi c’è il mondo universitario. Questa città non crea ricchezza, non produce reddito da lavoro perchè il turismo trasforma, non crea ricchezza. Beko? Potrebbe essere interessante. Vedremo".
Michela Berti