Giulio Felloni, presidente Federazione Moda Italia: “Auspichiamo un Piano Italia del settore Moda”

“In un positivo e costruttivo incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy, abbiamo sottolineato l’esigenza di un “Piano Italia per la Moda” che punti al consolidamento di tutta la filiera, senza tralasciare alcuna componente ed in particolare i negozi di prossimità”. Così Giulio Felloni, presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, sull’incontro al […] L'articolo Giulio Felloni, presidente Federazione Moda Italia: “Auspichiamo un Piano Italia del settore Moda” proviene da Osservatorio Riparte l'Italia.

Mag 16, 2025 - 13:48
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Giulio Felloni, presidente Federazione Moda Italia: “Auspichiamo un Piano Italia del settore Moda”

“In un positivo e costruttivo incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy, abbiamo sottolineato l’esigenza di un “Piano Italia per la Moda” che punti al consolidamento di tutta la filiera, senza tralasciare alcuna componente ed in particolare i negozi di prossimità”.

Così Giulio Felloni, presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, sull’incontro al Mimit.

“Ci domandiamo quali saranno le ricadute sull’intera filiera e sulle nostre città se i consumi interni di prodotti di moda continuano a ridursi e se i negozi continuano a chiudere.

Abbiamo chiesto un’adeguata attenzione istituzionale per evitare il rischio che corre il nostro Paese di una non auspicabile desertificazione commerciale che non colpisce solo l’economia, ma anche la sicurezza, l’identità urbana e sociale delle nostre città. Per questo abbiamo presentato al Mimit una serie di proposte”.

Per i consumatori, Federazione Moda Italia propone detrazioni fiscali e incentivi sugli acquisti di moda nei negozi di prossimità. Per le imprese, crediti d’imposta sui costi di gestione, locazioni, magazzini e pagamenti digitali.

Per superare gli squilibri commerciali, un intervento all’insegna del principio “stesso mercato, stesse regole”, utile a fronteggiare la concorrenza sleale di alcuni colossi del web.

Crediamo che rilanciare il settore moda significhi investire nel futuro delle nostre città, nella qualità della vita e nell’identità culturale che rende unico il nostro Paese. Sostenere i negozi di moda significa difendere in modo sostenibile il Made in Italy e il “Sense of Italy” che il mondo ci riconosce: un mix inimitabile di eleganza, creatività e lifestyle.

Federazione Moda Italia-Confcommercio parla di un anno che si apre con segnali ancora troppo deboli per il settore. Il dettaglio moda – 164.369 negozi che danno lavoro a 299.793 persone – sta affrontando un passaggio delicatissimo che potrà essere superato esclusivamente con maggiore attenzione da parte di tutti, e soprattutto delle istituzioni.

Preoccupano, per l’associazione, due tipi di concorrenza: quella distorsiva dell’ultra fast fashion, alimentata da un’esplosione di spedizioni da Paesi extra UE (4,6 miliardi nel 2024, il doppio rispetto all’anno precedente), che godono di esenzioni doganali sotto i 150 euro. Una dinamica che rischia di minare il tessuto economico ed urbano nazionale, mettendo in crisi i negozi di vicinato.

E quella legata alle scelte commerciali delle aziende fornitrici che si vogliono sostituire ai negozi di prossimità, tralasciando l’indispensabile valore del rapporto di collaborazione tra fornitori e commercianti, a discapito della tenuta di tutta la filiera.

Alcuni segnali positivi arrivano, comunque, dallo shopping tourism, con una crescita continua degli acquisti (+9% sul 2024), che dimostra l’apprezzamento per l’offerta dei nostri punti vendita.

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