Microsoft pronto a negoziare con l’Ue su Teams-Office per evitare maxi multa antitrust. Trump interverrà?
Bruxelles-Microsoft vicine ad un accordo? Non sarà una cosa rapida e se quanto riportato dalla stampa troverà conferma ufficiale, si potrebbe veder concluso lo scontro tra Bruxelles e il gigante di Redmond. Microsoft potrebbe evitare una salata multa antitrust da parte della Commissione europea grazie a una proposta ritenuta soddisfacente sulle modifiche all’offerta dei suoi […] The post Microsoft pronto a negoziare con l’Ue su Teams-Office per evitare maxi multa antitrust. Trump interverrà? appeared first on Key4biz.

Bruxelles-Microsoft vicine ad un accordo?
Non sarà una cosa rapida e se quanto riportato dalla stampa troverà conferma ufficiale, si potrebbe veder concluso lo scontro tra Bruxelles e il gigante di Redmond. Microsoft potrebbe evitare una salata multa antitrust da parte della Commissione europea grazie a una proposta ritenuta soddisfacente sulle modifiche all’offerta dei suoi prodotti Office e Teams.
Secondo quanto riportato dalla Reuters e riferito da fonti vicine al dossier, l’Unione europea (Ue) sarebbe orientata ad accettare la proposta dell’azienda americana, che include modifiche significative per separare l’app di comunicazione Teams dal pacchetto Office.
Le accuse di Slack e Alfaview
Le indagini da parte dell’Ue sono iniziate nel 2020 a seguito di una denuncia da parte di Slack (controllata da Salesforce), che ha accusato Microsoft di abuso di posizione dominante.
Secondo Slack, la Big Tech avrebbe ottenuto un vantaggio competitivo scorretto integrando automaticamente Teams, la sua app di messaggistica e videoconferenza, nei pacchetti Office 365 e Microsoft 365, senza offrire agli utenti la possibilità di scegliere.
Nel 2023, anche l’azienda tedesca Alfaview ha presentato una denuncia simile, rafforzando l’attenzione delle autorità europee verso una possibile pratica anticoncorrenziale.
In risposta alle critiche, Microsoft ha separato Teams da Office a partire dal 2023. Il nuovo schema prevede:
- Office senza Teams a un prezzo ridotto di 2 euro rispetto alla versione completa;
- Teams come servizio autonomo, venduto a 5 euro al mese.
Tuttavia, la Commissione ha ritenuto inizialmente insufficienti queste modifiche. Così, a febbraio 2025, Microsoft ha ulteriormente ampliato il divario di prezzo tra i due pacchetti e ha proposto nuove condizioni di interoperabilità, per facilitare la concorrenza e garantire alle app rivali l’accesso a funzionalità e dati chiave.
Microsoft rischia una mega multa pari al 10% del suo fatturato globale
Secondo la normativa europea in materia di concorrenza, Microsoft rischia una multa fino al 10% del fatturato globale. Considerando che nel 2024 il colosso di Redmond ha registrato circa 195 miliardi di euro di ricavi, la sanzione massima teorica potrebbe arrivare fino a 19,5 miliardi di euro (più realisticamente, tra 1 e 5 miliardi di euro, coerentemente con le sanzioni inflitte in casi precedenti, tra cui Google e Intel).
In passato, l’UE ha già sanzionato Microsoft per oltre 2,2 miliardi di euro, in particolare per pratiche legate al bundling e alla concorrenza sleale (ad esempio nel caso del lettore multimediale Windows Media Player o del browser Internet Explorer).
Bruxelles valuta l’offerta di Microsoft, ma Trump vorrà dire la sua?
La Commissione europea raccoglierà nelle prossime settimane feedback da clienti e concorrenti per decidere se le nuove misure saranno sufficienti a ripristinare la concorrenza nel mercato. Se il riscontro sarà positivo, è probabile che Microsoft eviti del tutto una multa.
L’esito finale del caso dipenderà dall’esame del mercato e dalla valutazione della Commissione. Se le nuove condizioni proposte da Microsoft verranno giudicate efficaci e trasparenti, il gigante di Redmond potrebbe uscire indenne da questa nuova battaglia antitrust. In caso contrario, dovrà affrontare una delle multe più alte mai inflitte nella storia dell’Unione Europea.
Tuttavia, il dossier rimane delicato anche a livello geopolitico. L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha più volte minacciato ritorsioni commerciali verso i Paesi europei che penalizzano le grandi aziende tecnologiche statunitensi, alimentando le tensioni transatlantiche.
Ricordiamoci che Trump non ha avuto remore a definire “l’Ue più cattiva della Cina”, dopo l’avvio positivo dei negoziati con Pechino.
“UE più cattiva della Cina“
Ancora in questi giorni, in occasione del Business Forum di Riad, in Arabia Saudita. il sottosegretario americano, Scott Bessent, ha dichiarato che l’Unione europea “ha un problema di azione collettiva”, stigmatizzando il problema della mancata coesione dell’Unione affermando, ad esempio, che “gli italiani vogliono qualcosa di diverso dai francesi”.
L’Ue in questo momento si trova in una fase negoziale globale, che comprende anche l’Unione europea e i suoi Stati membri. Al momento vige ancora la sospensione di 90 giorni, nei quali, appunto, ogni Paese o federazione (come nel nostro caso) devono trovare un punto di accordo per evitare la clava americana delle tariffe (per l’Europa del 20% e del 25% su acciaio, automobili, alluminio e altri settori strategici per l’economia europea, fortemente orientata all’export verso il mercato nord americano).
Proprio ieri al Question Time alla Camera, il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha ribadito per l’Italia la priorità di orientare l’Ue verso il consolidamento dell’asse con gli Stati Uniti e del raggiungimento di accordi proficui per entrambe le sponde dell’Atlantico, magari con il risultato di “zero dazi” e quindi della nascita “della più grande area commerciale e produttiva tecnologica del pianeta“.
The post Microsoft pronto a negoziare con l’Ue su Teams-Office per evitare maxi multa antitrust. Trump interverrà? appeared first on Key4biz.