Germania, Alternative fur Deutschland fa ricorso contro i Servizi segreti

Alternative fur Deutschland ha fatto ricorso contro i Servizi interni che hanno classificato il partito di Alice Weidel come organizzazione di estrema destra. Ne dà notizia la Frankfurter Allgemeine Zeitung, che cita un portavoce. La decisione dell’Ufficio federale per la protezione della Costituzione ha reso nota la sua decisione nei giorni scorsi, rilanciando il dibattito […] L'articolo Germania, Alternative fur Deutschland fa ricorso contro i Servizi segreti proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mag 5, 2025 - 10:45
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Germania, Alternative fur Deutschland fa ricorso contro i Servizi segreti

Alternative fur Deutschland ha fatto ricorso contro i Servizi interni che hanno classificato il partito di Alice Weidel come organizzazione di estrema destra. Ne dà notizia la Frankfurter Allgemeine Zeitung, che cita un portavoce. La decisione dell’Ufficio federale per la protezione della Costituzione ha reso nota la sua decisione nei giorni scorsi, rilanciando il dibattito in Germania sull’opportunità di una messa al bando dell’organizzazione.

AfD aveva precedentemente inviato una lettera di avvertimento, con scadenza lunedì mattina alle 8.00, in cui affermava che sia la classificazione come “confermata organizzazione di estremismo di destra” sia l’annuncio di questo fatto erano considerati palesemente illegittimi. “Se l’Ufficio per la protezione della Costituzione non ottempera all’ammonimento inviato venerdì, la direzione federale dell’AfD pubblicherà un ricorso già predisposto con un ricorso urgente contro l’Ufficio federale e lo depositerà presso il tribunale competente lunedì”, ha affermato il partito.

“L’idea etnica-nazionale del popolo che prevale nel partito non è compatibile con l’ordinamento democratico”. Una motivazione che ha portato a classificare Afd come una formazione “di estrema destra”, erano state le parole con cui l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione aveva definito il partito. Si tratta di una decisione “politica”, “un attacco alla democrazia”, avevano replicato i due portavoce Weidel e Tino Chrupalla, perché Afd secondo gli ultimi sondaggi è addirittura primo partito in Germania: “Ci difenderemo”. Ma per la ministra tedesca dell’Interno, Nancy Faeser, il Bfv ha fatto solo il proprio lavoro, senza alcuna influenza politica. Per Faeser, inoltre, non c’è “automatismo” tra la decisione dei servizi e la messa al bando del partito, anche se – ha aggiunto – “non si può escludere nulla”.

Conseguenze pratiche immediate non ce ne sono: la decisione permette ai servizi di controllare in maniera più serrata e approfondita il partito anche se restano salvi i suoi diritti, anche di rivolgersi alla magistratura se il controllo dovesse rivelarsi eccessivo e sproporzionato. Ma il Bfv ha fatto riferimento alle decisioni del Tribunale amministrativo di Colonia e della Corte di Appello del Nord-Reno-Westfalia che lo scorso anno avevano respinto i ricorsi di Afd contro la decisione dei servizi di controllare alcune organizzazioni territoriali. Come a dire che la decisione ha una base solida.

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