Fumata bianca e nera: come si fanno. La stufa, il cattivo presagio del 1978 e le ultime tecnologie
Fino al XX secolo venivano utilizzati solo pece e paglia bagnata, col rischio di un colore di difficile interpretazione. La stufa in Cappella Sistina risale al 1936. Ventisette anni fa il fumo uscì giallo

Roma, 7 maggio 2025 – Iniziato il Conclave: i cardinali si sono riuniti, hanno partecipato alla messa “pro eligendo pontefice romano” e alle 16:30 è stato pronunciato il celebre ”extra omnes". Già oggi sono in programma due votazioni con eventuale fumata bianca o nera, presto conosceremo il nome del successore di Papa Francesco. Moltissimi i curiosi attesi in piazza San Pietro: a comunicare loro l'avvenuta o la mancata elezione sarà il comignolo sul tetto della Cappella Sistina. Una fumata nera indicherà infatti che gli elettori non hanno ancora trovato un accordo; quella bianca sancirà l'imminente 'Habemus papam'.
Sebbene il conclave sia una tradizione quasi millenaria, non si può dire lo stesso di questo particolare metodo di comunicazione. Fino al 1914 non c'era alcuna fumata bianca; era in uso solo quella nera, che comunicava la necessità di una nuova votazione.
Il comignolo della Sistina è collegato a una stufa direttamente nella cappella, nella quale verranno bruciate le schede al termine di ogni due votazioni, con l'eccezione di questa sera, in quanto in programma ce n'è solamente una. La stufa è la stessa dal 1939: al di sopra di essa sono incise le date dei conclavi e il rispettivo nome dell'eletto.
Non dovrebbero esserci problemi sull'interpretazione del colore del fumo, grazie alle nuove tecnologie applicate negli ultimi conclavi. Per realizzare quello nero vengono impiegati zolfo, antracena e perclorato di potassio; per quello bianco lattosio, clorato di potassio e pece greca. Ma alla stufa 'antica' è collegato anche un nuovo dispositivo alimentato a fumogeni artificiali, per ovviare ogni potenziale dubbio. Non solo: quando il papa sarà stato eletto, le campane della basilica di San Pietro suoneranno a festa (prassi dal 2005).
Non è sempre stato così facile: fino al secolo scorso, per realizzare il colore delle fumate, venivano utilizzati materiali come la paglia bagnata (bianca) e la pece (nera). Tuttavia, il risultato era spesso un fumo giallognolo o grigio, che creava non poche perplessità ai fedeli in piazza. Nell'agosto del 1978, quella che doveva essere la fumata bianca risultò gialla e poi grigio scura; fu di cattivo presagio, e infatti il pontificato dell'eletto Giovanni Paolo I durò appena 33 giorni. Abino Luciani salì al soglio di Pietro il 26 agosto: morì improvvisamente il 28 settembre, il suo corpo senza vita fu trovato nella sua camera da due suore che lavoravano nell’appartamento pontificio. Era stato stroncato da un malore durante la notte. Inizialmente si parò di infarto, ma sul suo corpo non fu mai eseguita un’autopsia né venne emesso un bollettino medico ufficiale. La causa della sua morte resta quindi tuttora discussa. Tra le tesi emerse nel corso degli anni quella di un’embolia polmonare, o di un arresto cardiaco dovuto al sovradosaggio di un farmaco. Quali sono stati i Conclavi più brevi (e più lunghi) della storia?