Formica della terra fossile scoperta nei Caraibi dopo 16 milioni di anni

Un tesoro preistorico nascosto nell’ambra dei Caraibi Un fossile di formica della terra rimasto intatto per 16 milioni di anni è stato recentemente scoperto nella Repubblica Dominicana, intrappolato in un pezzo di ambra antica. La straordinaria scoperta riguarda una specie estinta, denominata Basiceros enana, appartenente al genere delle formiche della terra, rinomato per l’eccezionale abilità […] Formica della terra fossile scoperta nei Caraibi dopo 16 milioni di anni

Apr 23, 2025 - 14:19
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Formica della terra fossile scoperta nei Caraibi dopo 16 milioni di anni
Un tesoro preistorico nascosto nell’ambra dei Caraibi Un fossile di formica della terra rimasto intatto per 16 milioni di anni è stato recentemente scoperto nella Repubblica Dominicana, intrappolato in un pezzo di ambra antica. La straordinaria scoperta riguarda una specie estinta, denominata Basiceros enana, appartenente al genere delle formiche della terra, rinomato per l’eccezionale abilità mimetica. Queste formiche, note anche come Basiceros, possiedono peli specializzati che intrappolano particelle di suolo, permettendo loro di sparire visivamente nel paesaggio del sottobosco. L’esemplare fossilizzato, identificato grazie a tecnologie di imaging 3D all’avanguardia, rappresenta una finestra rara sulla fauna preistorica dei Caraibi e riscrive parte della storia evolutiva di questo gruppo di insetti. Una reliquia del Miocene che riscrive l’evoluzione Il fossile risale all’epoca del Miocene, tra 23 e 5,3 milioni di anni fa. Le attuali formiche della terra, che abitano nelle foreste pluviali tropicali tra Costa Rica e Brasile meridionale, sono estremamente elusive. Ritrovarne una fossilizzata, conservata nei minimi dettagli, ha dell’incredibile, come affermato da Gianpiero Fiorentino, dottorando presso il New Jersey Institute of Technology. La B. enana è significativamente più piccola rispetto alle sue controparti moderne: misura 5,13 millimetri, mentre le specie odierne raggiungono quasi 9 millimetri. Questa osservazione sfida le teorie precedenti secondo cui le formiche di questo genere sarebbero state più grandi in passato e avrebbero ridotto le dimensioni nel tempo. Lo studio suggerisce invece un aumento dimensionale nel corso di milioni di anni. Le strategie di sopravvivenza non bastano contro l’estinzione Nonostante le sofisticate strategie di criptismo di B. enana, la specie non è sopravvissuta ai drastici cambiamenti ecologici che hanno interessato l’area caraibica nel Miocene. I ricercatori ipotizzano che la competizione tra specie e la scomparsa delle nicchie ecologiche abbiano giocato un ruolo chiave nella sua estinzione. Inoltre, Fiorentino sottolinea che oltre un terzo dei generi di formiche predatrici è oggi scomparso dalla Repubblica Dominicana, mettendo in luce un declino della biodiversità locale che rispecchia le tendenze attuali in molte regioni neotropicali. Un modello evolutivo per comprendere il presente Grazie alla qualità eccezionale del fossile, gli studiosi hanno potuto confrontare B. enana con le specie moderne attraverso analisi di datazione molecolare, tracciando la sua linea evolutiva. Questo confronto offre strumenti preziosi per studiare le dinamiche di estinzione e per comprendere come la biodiversità odierna possa essere protetta, nonostante i cambiamenti ambientali sempre più rapidi e destabilizzanti. La ricerca, pubblicata su Proceedings of the Royal Society B, pone dunque B. enana come una chiave per leggere il passato e forse immaginare nuovi approcci alla conservazione ecologica nelle zone tropicali.

Formica della terra fossile scoperta nei Caraibi dopo 16 milioni di anni