Fondi-Funaro, è bufera: "Soldi da mister farmacie. È conflitto d’interesse". Il Pd: "Siete populisti"
Ventimila euro da Aboca di cui Mercati è amministratore delegato. La lista Schmidt: "Finanziamenti a nostro avviso del tutto inopportuni". Replica dei dem: "Questa è demagogia e mistificazione della realtà".

Veleni in Palazzo Vecchio, atto secondo. A pochi giorni di distanza dal ruvido botta e risposta sui finanziamenti (sotto i 5mila euro e solo a lei personalmente e quindi despositati solo in tribunale e non in Comune) alla campagna elettorale di Sara Funaro, opposizione e maggioranza tornano a dirsele di tutti i colori.
Pomo della discordia, stavolta, sono i ventimila euro versati prima delle amministrative del giugno scorso da Aboca Group, il cui amministratore delegato, Massimo Mercati, che è anche presidente di Farmacie comunali, è stato audito ieri in commissione controllo. Mercati, punzecchiato dalle opposizioni, ha confermato il bonifico senza tentennamenti: "Con l’azienda Aboca abbiamo deliberato il finanziamento e dunque lo riteniamo opportuno", le sue parole.
Tempo zero e la Lista Schmidt, con l’ex direttore degli Uffizi e i consiglieri Massimo Sabatini e Paolo Bambagioni ha caricato a testa bassa: "Dopo giostre, ristorazione, affitti turistici, rifiuti e buche arrivano anche le medicine ad allungare la lista dei finanziamenti che, benché regolarmente pubblicati, a nostro avviso sono del tutto inopportuni" la premessa dell’opposizione: "Come farà la sindaca a restare lucida nelle varie decisioni nel momento in cui la lista dei finanziatori occupa tutti i campi d’azione del Comune?". "Ancora una volta – chiude la nota – rileviamo che le regole si applicano per gli avversari e si bypassano per gli amici e che i conflitti d’interessi ci sono quando si tratta di interessi altrui".
All’attacco anche Alessandro Draghi di FdI che, oltre che sui finanziamenti, chiede anche conto di una questione che, dopo l’audizione, resta a suo dire "aperta" e cioè "il motivo in base alla quale il Comune, acquisita la sede farmaceutica numero 37 vacante di titolare mediante diritto di prelazione, abbia assegnato a titolo gratuito, in virtù del contratto di servizio, la farmacia comunale 22 – Santa Maria Novella alla Scala, direttamente alla Afam Spa, società partecipata dal Comune al 20%, anche se non vi era alcun obbligo?".
Dura la replica del Pd Firenze che parla di "demagogia e mistificazione della realtà". "Siamo sinceramente costernati dal tentativo in atto dai consiglieri di FdI e della Lista Schmidt di provare ad alzare un polverone sull’operato della campagna elettorale del Pd e della sindaca Funaro, che, al contrario, è stata svolta perfettamente in regola e in modo trasparente, come sancito dal Collegio Regionale di Garanzia Elettorale presso la Corte d’Appello che ha avallato i finanziamenti e l’attività della candidata Funaro. "Se, invece, Fratelli d’Italia non crede nel sistema del finanziamento privato dei partiti e delle campagne elettorali, perché non si impegna a modificarlo? Sono al Governo...".
Marco Semplici (Lista Funaro) è caustico: "I consiglieri di Schmidt si sono appassionati ai finanziamenti elettorali continuando a montare una polemica pretestuosa. Ormai le loro dichiarazioni sembrano le note di un disco rotto che ripete ogni volta la solita musica. Pur di far polemica dichiarano che c’è un grave problema di trasparenza, usando due pesi e due misure. Niente di più falso. Le spese e i finanziamenti elettorali sono tutti rendicontati, come previsto dalla legge, dati accessibili a tutti e sotto la responsabilità del mandatario elettorale".