Firenze, il cantiere della tragedia di via Mariti: via le gru, comincia la messa in sicurezza
Cinque furono i morti nel tragico incidente sul lavoro che ha segnato la città. Stavano costruendo la nuova Esselunga. Inizia intanto il percorso con il Comune e la Regione per sistemare l’area, rimasta così come quella mattina del 16 febbraio 2024

Firenze, 6 maggio 2025 – E’ iniziato il percorso per la messa in sicurezza del cantiere di via Mariti, dove il 16 febbraio del 2024 morirono cinque operai dopo che una trave portante si spezzò. Portando con sé un carico di morte e dolore che ha segnato la città. Nella giornata del 6 maggio è cominciato lo smontaggio delle gru che servivano alle maestranze a spostare i grossi carichi durante la costruzione.
Poi il crollo in quella mattina di febbraio. Da quel giorno il cantiere, sotto sequestro, è rimasto così. Adesso inizia il percorso per la messa in sicurezza di quella grande area in mezzo alle case. Luigi Coclite, Mohamed El Ferhane, Taufik Haidar, Mohamed Toukabri e Bouzekri Rahimi: questi i nomi dei cinque operai che morirono quel giorno sotto il peso del cemento che si sgretolava.
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“Il progetto di Esselunga per la messa in sicurezza dell’area del cantiere di via Mariti è arrivato oggi e il suo esame da parte degli uffici dell’edilizia inizierà da subito”. È quanto precisa l’assessora all’urbanistica del Comune di Firenze Caterina Biti. “Gli uffici stavano attendendo il progetto di messa in sicurezza dell’area che Esselunga doveva trasmettere al Comune e al Genio Civile che fa capo alla Regione – conclude in una nota Biti -. Questo progetto risponde all’ordinanza emessa a suo tempo dal Comune cui Esselunga non aveva dato seguito per l’impossibilità di accedere all’area che, solo di recente, è infatti tornata accessibile. Gli uffici adesso esamineranno il progetto che consentirà l’esecuzione delle operazioni di messa in sicurezza a carico del soggetto privato”.