F1 | Red Bull protesta contro Mercedes, la FIA la respinge: ecco cos’è successo

Nella notte italiana, la Red Bull ha provato a far penalizzare George Russell, ma la protesta è stata respinta dalla FIA. Scintille nella notte a Miami: la Red Bull si è scagliata contro la Mercedes, ma la protesta è stata respinta dalla FIA. In un ... Leggi tutto L'articolo F1 | Red Bull protesta contro Mercedes, la FIA la respinge: ecco cos’è successo proviene da F1ingenerale.

Mag 5, 2025 - 10:48
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F1 | Red Bull protesta contro Mercedes, la FIA la respinge: ecco cos’è successo

Nella notte italiana, la Red Bull ha provato a far penalizzare George Russell, ma la protesta è stata respinta dalla FIA.

Scintille nella notte a Miami: la Red Bull si è scagliata contro la Mercedes, ma la protesta è stata respinta dalla FIA. In un Gran Premio a tutto glamour, le battaglie più accese sono accadute sia dentro che fuori la pista.

Protagonista assoluta la Ferrari, trovata nel mirino della Williams, con Hamilton e Sainz coinvolti in un contatto a fine gara (poi tutto risolto senza penalità). Anche la Red Bull ha avuto da ridire e ha provato a far sanzionare George Russell.

Red Bull F1
Credits: F1inGenerale

Quando in Italia era notte fonda, Christian Horner ha presentato una richiesta ufficiale contro la Mercedes. Stando ai dati a disposizione, il pilota #63 non avrebbe rallentato a sufficienza sotto regime di bandiera gialla (causata da Gabriel Bortoleto).

Ciò ha permesso al britannico di conquistare la terza posizione ai danni di Max Verstappen. Quest’ultimo ha segnalato al suo muretto la potenziale infrazione in pista, con Russell che stava aumentando la velocità al giro 32, in curva 17, dove era parcheggiata la macchina del pilota Sauber – appiedato per un guasto alla power unit Ferrari.

Negli ultimi giri, la Red Bull aveva fatto sapere al quattro volte campione del mondo olandese di restare entro i 5 secondi di distacco da Russell poiché avevano intenzione di intentare protesta contro la Mercedes.

Il verdetto dell’investigazione non è tardato ad arrivare. I commissari di gara hanno ascoltato con attenzione le due parti interessate e analizzato i dati. Al termine dell’indagine hanno deciso di non penalizzare George Russell. Il pilota #63 non ha ricevuto alcuna sanzione poiché aveva alzato il piede dall’acceleratore (più di altri piloti), si legge nel comunicato FIA.

La Red Bull aveva invece sostenuto che nonostante avesse alzato il piede, l’alfiere Mercedes non aveva comunque ridotto la sua velocità nel tratto di pista in cui era esposta la bandiera gialla. Verstappen, alle sue spalle, invece, lo aveva fatto.

L’articolo 26.1 del Codice Sportivo prevede che il pilota riduca la velocità in una zona in cui è esposta bandiera gialla. Tuttavia non specifica una “velocità visibilmente ridotta” o di “ridurre la velocità relativa a quella normale di guida in una rilevante parte della pista.” Russell andava piano nella zona di bandiera gialla, ma la velocità con cui andava era “leggermente maggiore”.

Crediti immagine di copertina: Motorsportweek

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