F1 | Perché Miami ha messo in mostra i problemi della Ferrari SF-25? Le parole di Vasseur a confronto con la telemetria
Ferrari tocca il punto più basso a Miami, con Vasseur che tira i remi in barca per nascondere i problemi emersi alla telemetria. Il TP della Ferrari fa il mediatore davanti alla stampa per salvare una SF-25 in balia del suo difetto. Vettura che al ... Leggi tutto L'articolo F1 | Perché Miami ha messo in mostra i problemi della Ferrari SF-25? Le parole di Vasseur a confronto con la telemetria proviene da F1ingenerale.

Ferrari tocca il punto più basso a Miami, con Vasseur che tira i remi in barca per nascondere i problemi emersi alla telemetria.
Il TP della Ferrari fa il mediatore davanti alla stampa per salvare una SF-25 in balia del suo difetto. Vettura che al momento è prigioniera e incapace di esprimere il famigerato potenziale tanto annunciato. Una velocità che però deve far fronte ai problemi emersi a Miami, tra un Vasseur che tenta di salvare la Ferrari e una telemetria che non mente.
Coperta troppo corta, a tratti inesistente
“Bisogna sempre far funzionare gli pneumatici in una finestra molto stretta“, così ha risposto Vasseur al termine del weekend americano. Una formula gomme che risulta magia nera, proprio come detto da Russell nella stagione 2024. Parole che prendono ancora più peso dopo quanto detto da Vasseur. “La qualifica di ieri è stata di gran lungo la peggiore, perché non abbiamo sfruttato il potenziale degli pneumatici. Tutti gli altri hanno migliorato di 5 o 6 decimi quando hanno montato gomma nuova, noi ne abbiamo persi 2 o 3”.
Archiviato il discorso della gomma nuova, Vasseur è stato interrogato sull’altro problema della SF-25, il grip meccanico. Un elemento di cruciale importanza a Miami, vista la presenza di un tratto a bassa velocità. Area in cui la monoposto di Maranello perdeva oltre 6 decimi dalla MCL39, forte di una finestra di funzionamento estremamente ampia.
Da area di domino a punto debole, un downgrade clamoroso per Ferrari

Fino al 2024 la Ferrari vantava una estrema capacità di trazione e grip meccanico. Monaco, Baku e tutte le accelerazioni erano appannaggio della SF-24, monoposto che presentava lo stesso schema sospensivo al posteriore. Retrotreno che rappresenta il vero punto debole della SF-25, come confermato dallo stesso Vasseur al termine del weekend di Miami, “Eravamo lontani a causa delle caratteristiche della pista. Siamo molto più limitati al posteriore, quindi ci adattiamo maggiormente all’approccio della McLaren”.
Parole che danno fondo all’analisi condotta da noi di F1inGenerale dopo il primo weekend a Melbourne. Un’intuizione che vede adesso una risposta, in quanto Loic Serra, DT Ferrari in carica, è al lavoro ad una risolutiva sospensione posteriore, aggiornata nei suoi cinematismi.
La telemetria di Miami conferma i problemi della sospensione posteriore
Al giorno 2 dei test prestagionali in Bahrain, gli occhi erano tutti puntati sulla Ferrari di Leclerc, che al mattino registrò un crono di tutto rispetto. L’alfiere monegasco, infatti, in condizioni di caldo e pista più lenta chiuse un giro in 1:30.8 con gomma C2, la mescola “media” che avremmo poi visto nel weekend. Concluso quel crono, le telecamere finirono direttamente sul muretto Ferrari, dove il responsabile delle strategie Ravin Jain ammiccò ad un sorriso molto esplicativo. Un riferimento poi migliorato al Day 2, fermando il cronometro a 1:29.431. Fai clic qui per vedere lo slideshow.
Il potenziale della SF-25 c’è, nonostante le condizioni peggiori di pista, tra asfalto e aria più calda di quelle riscontrate poi nel weekend di gara. Con un posteriore bloccato, condizione resa necessaria per limitare il consumo del pattino, Ferrari ha “compromesso” il funzionamento della sospensione anteriore. Qualcosa che ha reso sottosterzante la SF-25, che in Bahrain aveva mostrato capacità di inserimento ottime, al pari di McLaren.
Il confronto della telemetria, seppur con condizioni di temperature differenti, mostra una SF-25 in vantaggio, specialmente nella sezione più lenta 9-10, dove conta il grip meccanico. Qui la monoposto di Maranello, nel confronto tra test e qualifica mostra un grip meccanico superiore durante i test nonostante una mescola di svantaggio. Ciò è sintomo che la SF-25 ha potuto lavorare nella sua finestra ideale di utilizzo, confermata anche dagli ottimi valori di accelerazione e trazione in uscita di curva.
Telemetria Ferrari SF-25 condizioni test e qualifiche Bahrain
Un vantaggio che, sia in qualifica in Bahrain sia a Miami, è stato annullato dalla MCL39, che ha fatto il bello e cattivo tempo lo scorso fine settimana. Se in qualifica ha concluso a meno di un decimo da Verstappen in pole, durante la gara il vantaggio è stato più evidente, con oltre 6 km/h in media di percorrenza nel tratto 11-16.
Dati telemetrici che evidenziano quindi una monoposto complessa da mettere a punto, prigioniera di un retrotreno bloccato che ha tolto alla SF-25 quanto di buono c’era sulla SF-24. L’aggiornamento alla sospensione posteriore, a cui Loic Serra sta lavorando da dopo Melbourne è in cantiere ma non è certa la data di debutto.
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