F1 GP Imola | Racing Bulls, Hadjar deluso: “Potevo essere in quinta posizione”
Imola – Isack Hadjar è costretto ad accontentarsi della nona posizione nel gran premio di casa della Racing Bulls, mentre

Imola – Isack Hadjar è costretto ad accontentarsi della nona posizione nel gran premio di casa della Racing Bulls, mentre Liam Lawson resta escluso in Q1.
Il neozelandese resta escluso per soli trentanove millesimi e scatterà, in gara, dalla sedicesima casella. Dall’altra parte del box Hadjar riesce ad arrivare fino al Q3 tenendosi un ultimo set di gomme soft per l’ultimo tentativo. Un errore, però, lo costringe ad abortire l’ultimo giro, restando bloccato in nona posizione. Ancora una volta Hadjar dimostra la bontà delle performance del team di Faenza, che in gara farà di tutto per regalare dei punti ai suoi tifosi.
Hadjar: “C’era ancora del potenziale da sfruttare, la vettura è fantastica”
“È stata una buona giornata, fino al mio ultimo giro in qualifica. Non so perché ho perso la macchina in curva 3, visto che non mi sembra di aver preso tanto cordolo. È davvero frustrante non aver avuto la possibilità di fare quell’ultimo giro lanciato, soprattutto avendo a disposizione un set nuovo di gomme soft e sentendo che c’era ancora del potenziale da sfruttare in una macchina che è stata fantastica e sempre piacevole da guidare questo weekend – ha raccontato Hadjar – ho un buon feeling su questa pista e penso che la quinta posizione fosse decisamente possibile oggi. In gara, so che dovremo lottare un po’, ma l’obiettivo è conquistare dei punti. Il passo sembra abbastanza buono, ma questo è uno di quei circuiti dove è difficile sorpassare, quindi sarà fondamentale fare una buona partenza e poi sfruttare al meglio la strategia. Sono davvero soddisfatto dei progressi del team e avrei voluto portare a casa un risultato migliore oggi, ma continueremo a lavorare”.
Lawson: “Quando la vettura è al limite, paghi per ogni singolo errore”
“Non poter completare l’ultimo giro è stato un vero peccato. Purtroppo siamo stati penalizzati dalla bandiera rossa, che ha rovinato la nostra qualifica. Abbiamo fatto un tentativo con un giro di lancio compromesso e poi non abbiamo più avuto l’opportunità di riprovarci. È stata semplicemente una di quelle sessioni – ha dichiarato Lawson – questa è una delle qualifiche più difficili, perché quando porti la macchina al limite, non c’è margine di errore e se lo superi, paghi il prezzo, come abbiamo visto oggi con Yuki (Tsunoda). Sono contento che stia bene. Questo circuito è davvero emozionante, fa salire l’adrenalina, è entusiasmante per noi piloti, ma rende la gara più complicata perché è difficile sorpassare. Sarà difficile adottare una strategia semplice e lineare, ma cercheremo comunque di fare qualcosa e provare a inventarci qualcosa per la gara, anche se sarà dura.