F1 GP Arabia Saudita | Red Bull, Horner: “Senza la penalità Max avrebbe vinto”
Jeddah – La pole position di Max Verstappen si traduce soltanto in una seconda posizione a seguito della penalità guadagnata

Jeddah – La pole position di Max Verstappen si traduce soltanto in una seconda posizione a seguito della penalità guadagnata dopo una sola curva dall’inizio della gara.
Non è comunque una gara da buttare: questo risultato permette al pilota di Christian Horner di restare a 12 punti dal leader Oscar Piastri, ad una manciata da Lando Norris, in terza posizione. Il team principal, però, è convinto che senza quella penalità sarebbe stato proprio l’olandese a tagliare il traguardo per primo. Max, dal canto suo, ha fatto in modo di dimostrare tutto il suo disappunto verso la decisione dei commissari, abbandonando anche in anticipo le celebrazioni sul podio. Una cosa, però, è chiara: la Red Bull sta tornando, o forse è solo Max ad esserci sempre stato. Con temperature più basse la RB21 si avvicina alle prestazioni della McLaren, e questo non fa altro che confermare che il campionato è più che mai aperto.
Horner: “È stata la nostra gara più competitiva fino ad ora”
“Prima di tutto, congratulazioni ad Oscar per la vittoria. Probabilmente senza quella penalità avremmo vinto, per cui ci sono tanti aspetti positivi, tante lezioni da questa gara, sappiamo dove dobbiamo miglioraci. Crediamo che Max fosse chiaramente davanti al primo giro, e che la decisione fosse troppo dura, ma a quel punto abbiamo seguito le regole servendo la penalità, tenendo la testa bassa e continuando per la nostra gara. Che peccato, chiaramente il nostro passo era molto simile a quello delle McLaren e dopo il primo stint eravamo ancora competitivi – ha continuato Horner – abbiamo aperto il distacco su Oscar nel primo stint e Max aveva un gran ritmo, ha tirato fuori il massimo dalla vettura, non dimentichiamo che venerdì la McLaren aveva un distacco di 1.2 secondi su tutti.
“È stata la nostra gara più competitiva fino ad ora, in termini di pura velocità, ma è andata così. Abbiamo comunque conquistato punti importanti, siamo a soli 12 punti dal leader e a pochissimi da Norris, possiamo ancora giocarcela. È un peccato per Yuki (Tsunoda) perché partiva da una buona posizioni per conquistare punti, ma non poteva fare nulla per evitarlo, qui il rischio di incidenti è alto. Comunque, le sensazioni alla vigilia di Miami sono positive”.