Dentifrici tossici: trovati piombo e arsenico in quasi tutti i prodotti testati (e ci sono anche Colgate e Sensodyne)
Una recente indagine condotta negli Stati Uniti ha messo in luce un rischio inaspettato legato all’uso quotidiano dei dentifrici. L’organizzazione indipendente Lead Safe Mama ha rilevato la presenza di metalli pesanti tossici in molti dei prodotti analizzati, compresi quelli destinati ai bambini e quelli naturali o ecologici. Il test ha preso in esame 51 dentifrici...

Una recente indagine condotta negli Stati Uniti ha messo in luce un rischio inaspettato legato all’uso quotidiano dei dentifrici. L’organizzazione indipendente Lead Safe Mama ha rilevato la presenza di metalli pesanti tossici in molti dei prodotti analizzati, compresi quelli destinati ai bambini e quelli naturali o ecologici.
Il test ha preso in esame 51 dentifrici in commercio sul mercato statunitense. Più nello specifico, Tamara Rubin, fondatrice di Lead Safe Mama, ha avviato lo studio nel 2024 utilizzando un dispositivo portatile a fluorescenza a raggi X (XRF) per rilevare la presenza di metalli pesanti nei dentifrici. Successivamente, grazie a fondi raccolti dalla sua comunità, ha inviato diversi campioni a un laboratorio indipendente per analisi più approfondite.
I risultati
I test hanno rivelato che circa il 90% dei 51 dentifrici analizzati conteneva piombo, il 65% arsenico, quasi la metà mercurio e un terzo cadmio. In molti casi, i dentifrici contenevano più di uno di questi contaminanti. I livelli più elevati hanno superato i limiti imposti dallo Stato di Washington, ma sono rimasti entro i limiti federali della FDA, che però sono considerati troppo permissivi da parte degli esperti di salute pubblica.
Molti dei dentifrici testati non sono disponibili sul mercato italiano, ma diversi marchi coinvolti si trovano facilmente anche nei nostri supermercati. Tra questi ci sono Sensodyne e Colgate ma anche Weleda per bambini.

@Lead Safe Mama
I rischi per la salute
Il piombo è particolarmente pericoloso per i bambini, poiché può compromettere lo sviluppo neurologico e cognitivo. Secondo la comunità scientifica, non esiste un livello “sicuro” di esposizione al piombo, soprattutto per i più piccoli.
Ma i rischi non si fermano qui: anche negli adulti l’esposizione cronica a metalli pesanti può causare danni ai reni, al sistema cardiovascolare e aumentare il rischio di tumori. Arsenico, mercurio e cadmio sono infatti riconosciuti come cancerogeni.
Da dove arrivano queste sostanze
La contaminazione, secondo Tamara Rubin – fondatrice di Lead Safe Mama – deriva spesso da ingredienti considerati “naturali”, ma che possono contenere metalli pesanti. È il caso dell’idrossiapatite (usata per rinforzare lo smalto dei denti e spesso ottenuta da ossa animali), del carbonato di calcio e dell’argilla bentonitica, molto presente nei dentifrici “green”. Test condotti su questi ingredienti, presi singolarmente, hanno confermato la presenza di contaminanti già nella materia prima.
La risposta (deludente) delle aziende
Finora, nessuna delle aziende coinvolte si è impegnata pubblicamente a eliminare il piombo dai propri dentifrici. Alcune hanno minimizzato il problema, affermando che il piombo è presente ovunque nell’ambiente e che le quantità rilevate non sarebbero pericolose. Altre hanno reagito più duramente, inviando lettere di diffida a Rubin, che tuttavia ha continuato a pubblicare i risultati delle analisi.

@Lead Safe Mama

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Normative americane ed europee a confronto
Negli Stati Uniti, la FDA consente fino a 10.000 parti per miliardo (ppb) di piombo nei dentifrici senza fluoro e fino a 20.000 ppb in quelli al fluoro. Ma lo Stato di Washington ha introdotto un limite ben più severo: 1.000 ppb. In Europa, invece, non esistono ancora limiti specifici per il piombo nei dentifrici, ma il regolamento REACH limita l’uso di sostanze pericolose nei prodotti di consumo. Inoltre, la norma EN 71-3, pensata per i giocattoli, può essere presa come riferimento anche per articoli destinati al contatto con la bocca.
In attesa di norme europee più chiare e vincolanti, i consumatori possono agire con maggiore consapevolezza. Leggere attentamente l’etichetta, scegliere prodotti trasparenti sulla composizione e sulla provenienza degli ingredienti, evitare dentifrici con argilla bentonitica e privilegiare marchi che effettuano test indipendenti sono tutte buone pratiche. Particolare attenzione va prestata ovviamente ai prodotti per i bambini.
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