F1 | Briatore difende la leadership di Vasseur: “Sta gestendo la Ferrari nel modo ottimale”
F1 Briatore Vasseur – Suzuka non ha fatto sconti. Il terzo appuntamento della stagione 2025 ha confermato le difficoltà della

F1 Briatore Vasseur – Suzuka non ha fatto sconti. Il terzo appuntamento della stagione 2025 ha confermato le difficoltà della Ferrari, che già in Australia aveva lasciato intravedere i primi segnali di un avvio in salita. In Giappone, sullo storico tracciato che mette a nudo limiti e punti di forza delle monoposto, la Rossa non è riuscita a invertire la rotta.
Briatore e la difesa su Vasseur
Il confronto tra le aspettative della vigilia e la realtà in pista appare sempre più impietoso. In molti, tra tifosi e addetti ai lavori, iniziano a mettere in dubbio la bontà del progetto e della direzione tecnica intrapresa. A finire nel mirino è soprattutto Frederic Vasseur, il team principal chiamato a guidare la squadra in un percorso di ricostruzione. E le critiche, di fatto, si stanno moltiplicano di ora in ora, soprattutto sui social, dove non sono mancate diverse richieste di cambi al vertice. Un’ipotesi però al momento non vagliata dalla Rossa, anche in virtù dee strategie adottate ormai diversi mesi fa.
A prendere posizione è stato Flavio Briatore. Dalle colonne de “La Stampa”, il manager oggi in forza ad Alpine ha voluto esprimere pubblicamente il proprio appoggio a Vasseur, con cui ha condiviso anche una recente cena a Shanghai: “Lo conosco bene, è una brava persona. Gestire la Ferrari non è facile. Ha messo ordine nella squadra e merita di vincere un Mondiale. La squalifica? È capitata anche a noi e abbiamo subito fatto una riunione interna per capire cosa non ha funzionato. Sono cose che non devono succedere”.
Ferrari in cerca di risposte
Nel corso dell’intervista, Briatore ha anche parlato dell’operazione che ha portato Lewis Hamilton a Maranello. Una scelta che in passato aveva criticato, ma sulla quale ora adotta un approccio più morbido: “Dal punto di vista del marketing è stato un colpo perfetto: per mesi non si è parlato d’altro. In pista, è ancora presto per giudicare, anche se nella Sprint in Cina ha fatto una cosa eccezionale”.
Nessun dubbio, infine, sul valore della coppia piloti: “La Ferrari ha due ottimi nomi. Lo erano anche Leclerc e Sainz, quindi il tema non è quello”. Le parole di Briatore non cambiano la situazione tecnica della squadra, ma rappresentano un segnale importante: anche tra i rivali c’è chi riconosce il lavoro fatto finora a Maranello. Ora tocca alla pista rispondere, già dal prossimo round di Shanghai.