Erp, il bando che divide . Appalto da sei milioni. Restyling per 230 alloggi

È il primo che prevede una classifica per nove ’concorrenti’. Chi arriva primo si aggiudica il maxi lotto da 645mila euro. Ma è polemica. .

Apr 20, 2025 - 07:26
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Erp, il bando che divide . Appalto da sei milioni. Restyling per 230 alloggi

Per ristrutturare 230 alloggi di edilizia residenziale pubblica, Palazzo Vecchio predispone un bando da sei milioni di euro suddivisi in nove lotti che vanno da 645mila euro a 465mila euro. L’amministrazione stilerà un’unica graduatoria, in base alla quale "il concorrente" (la definizione è riportata nell’atto) arrivato primo si aggiudicherà la gara con l’importo dei lavori più alto e poi, a scalare, gli altri, in ordine di classifica, si aggiudicheranno i restanti "Accordi Quadro" di importi inferiori. Le abitazioni – che verranno assegnate man man che gli interventi saranno terminati in base alle graduatorie e all’Isee – si trovano sia in centro che in periferia, e il costo in media di una ristrutturazione si aggira tra i 25 e i 30mila euro.

I sei milioni di euro deliberati dalla giunta Funaro, e ora inseriti nel bando che gestirà Casa Spa, fanno parte della prima tranche di risorse da 20 milioni di euro previsti nel piano triennale degli investimenti per la manutenzione straordinaria degli alloggi Erp ad oggi sfitti, così da renderli rapidamente disponibili per essere assegnati agli aventi diritto. Non appena questi primi fondi saranno assegnati seguiranno, rispettivamente, una seconda tranche di 7 milioni nell’annualità 2026 e una terza di ulteriori 7 milioni nell’annualità 2027. Si tratta di investimenti straordinari che si vanno ad aggiungere alle risorse ordinarie messe in campo, attraverso fondi regionali e canoni di locazione. Obiettivo del Comune, quindi, è arrivare, al termine di quest’anno a circa 350 alloggi riqualificati.

La suddivisione in nove lotti del bando non piace per nulla alle opposizioni e in particolare al consigliere di Fratelli d’Italia, Matteo Chelli, che sull’argomento interrogherà la giunta . "Chi arriva nono, e quindi ha presentato, generalmente, un’offerta qualitativamente più scarsa, si aggiudicherà l’ultimo lotto, che comunque vale 465 mila euro – dice – Per noi è un meccanismo perverso e fuori da ogni logica di buonsenso che consente di affidare appalti pubblici ai peggiori offerenti, l’esatto contrario di quel che dovrebbe essere. Dato che siamo ancora in tempo, invitiamo l’assessore Nicola Paulesu a rivedere tempestivamente la scelta operata. I lavori – conclude l’esponente meloniano – devono essere eseguiti dai migliori offerenti, onde evitare che ci siano alloggi di serie A e alloggi di serie I".

E la risposta, in punta di diritto, di Palazzo Vecchio non si è fatta attendere. Gli uffici tecnici fanno sapere che le procedure di gara sono svolte da Casa Spa e sono quelle stabilite dal codice degli appalti, nell’ottica della ottimizzazione della spesa e delle risorse pubbliche. E l’assessore Paulesu, chiamato in causa da Chelli, risponde che "l’amministrazione fa uno sforzo senza precedenti per ridurre drasticamente da qui ai prossimi tre anni il numero degli alloggi di risulta. Si mettono in campo risorse straordinarie a fronte di politiche nazionali carenti sul tema dell’abitare. Questi 6 milioni sono un primo passo sui complessivi 20 milioni nei tre anni come abbiamo previsto negli strumenti di bilancio. Concretizziamo così una delle azioni principali del piano Casa che punta ad agire su molti fronti, per poter dare tutte le risposte necessarie su un tema che la sindaca Funaro ha posto tra le priorità del programma di mandato".

AnPassan