Ecco come Putin punta a Marte con Musk

Secondo l'inviato speciale di Putin, Kirill Dmitriev, la Russia vede grandi prospettive di collaborazione con gli Stati Uniti, anche nel settore spaziale, e si aspetta di tenere presto colloqui con Elon Musk sui voli su Marte. Pochi giorni prima il patron di SpaceX aveva affermato che la prima missione sul pianeta rosso partirà l'anno prossimo

Mar 19, 2025 - 15:51
 0
Ecco come Putin punta a Marte con Musk

Secondo l’inviato speciale di Putin, Kirill Dmitriev, la Russia vede grandi prospettive di collaborazione con gli Stati Uniti, anche nel settore spaziale, e si aspetta di tenere presto colloqui con Elon Musk sui voli su Marte. Pochi giorni prima il patron di SpaceX aveva affermato che la prima missione sul pianeta rosso partirà l’anno prossimo

La Russia vuole collaborare con Elon Musk per arrivare insieme su Marte.

È quanto ha affermato ieri Kirill Dmitriev, capo del fondo sovrano russo, nel corso di un forum aziendale a Mosca. Nominato dal leader russo Putin il mese scorso come suo inviato speciale per la cooperazione economica e di investimento internazionale, Dmitriev sostiene che la Russia vede grandi prospettive di collaborazione con gli Stati Uniti, anche nel settore spaziale, e si aspetta di tenere presto colloqui con Musk sui voli su Marte.

Dmitriev ha affermato che i “nemici” della Russia stavano cercando di ostacolare gli sforzi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per ripristinare il dialogo con la Russia.

Le osservazioni sono arrivate prima di una telefonata programmata tra Putin e Trump per discutere di un potenziale cessate il fuoco in Ucraina.

Di certo, i colloqui proposti metterebbero di nuovo Musk, consigliere senior del presidente Trump, in un ruolo sproporzionato e in gran parte irresponsabile nella politica internazionale, commenta il Guardian. Al momento il fondatore di SpaceX non ha commentato.

Intanto, proprio qualche giorno prima, Elon Musk ha affermato che il suo mega razzo Starship partirà per Marte entro la fine dell’anno prossimo.

Tutti i dettagli.

LA RUSSIA PUNTA A COLLOQUI DIRETTO CON MUSK SUL DOSSIER MARTE

I funzionari russi si aspettano di tenere presto dei colloqui con Elon Musk sui viaggi spaziali su Marte, ha affermato martedì l’inviato per la cooperazione internazionale di Vladimir Putin.

“Penso che ci sarà senza dubbio una discussione con Musk [sui voli su Marte] nel prossimo futuro”, ha dichiarato Kirill Dmitriev a continuando a elogiare gli sforzi di Musk per spingere i confini del successo umano.

RAFFORZARE L’AGENZIA SPAZIALE RUSSA ROSCOSMOS

Dmitriev ha affermato che la Russia intende lavorare con Musk come parte degli sforzi di Mosca per rafforzare e sviluppare l’agenzia spaziale russa, Roscosmos, e la società nucleare statale Rosatom. Dmitriev ha dichiarato di essere in contatto con Roscosmos, le aziende russe e la Camera di commercio americana in Russia.

INTERROTTA LA COLLABORAZIONE CON L’ESA SU EXOMARS

Era marzo 2022 quando l’Agenzia spaziale europea (Esa) aveva sospeso la missione congiunta con Roscosmos su Marte in risposta all’invasione russa dell’Ucraina, dopo che l’agenzia spaziale statale russa aveva interrotto le sue operazioni nello spazioporto europeo.

COSA ERA SUCCESSO ALLA MISSIONE EXOMARS DIRETTA SU MARTE

Avviata nel 2003, inizialmente prevista per il 2018, nel 2020 l’Esa e Roscosmos  avevano deciso di rinviare il lancio della missione congiunta Exomars a causa della pandemia di Covid, fino a settembre 2022. A pesare sulla decisione sia i problemi tecnici legati allo sviluppo della navicella spaziale sia le possibili restrizioni di viaggio derivanti dalla pandemia, ricordava all’epoca Axios.

Dopodiché, con l’invasione russa dell’Ucraina, nel 2022 l’agenzia spaziale europea ha deciso di sospendere Exomars. La missione doveva essere lanciata quell’anno dal Centro spaziale della Guiana a bordo di un razzo russo Soyuz.

Allo stesso tempo, la Russia ha dichiarato avrebbe iniziato a lavorare alla propria missione su Marte.

RIPARTE EXOMARS SENZA LA RUSSIA

Nella ministeriale Esa di novembre 2022, l’agenzia aveva proposto la ripresa del programma di esplorazione marziana, a guida italiana, ExoMars, che permetterà all’Europa di atterrare su Marte dopo lo stop forzato dovuto alla aggressione all’Ucraina e alla conseguente interruzione dei rapporti con la Russia su questa missione.

L’anno scorso l’Esa ha deciso di rilanciare il programma Exomars siglando un contratto di appalto con Thales Alenia Space, joint venture tra la francese Thales (67%) e l’italiana Leonardo (33%), per costruire gli elementi chiave di questa ambiziosa missione di esplorazione di Marte.

I PIANI MARZIANI DI MR MUSK

Intanto, dall’altra parte dell’Atlantico, il patron di SpaceX non ambisce a inviare soltanto una missione scientifica sul pianeta rosso, ma addirittura missioni con equipaggio.

Già da tempo Musk sostiene di voler inviare il suo razzo Starship con a bordo il robot umanoide Tesla “Optimus” su Marte. Pochi giorni fa, il fondatore di SpaceXha affermato che il suo razzo Starship partirà per Marte entro la fine dell’anno prossimo, mentre l’azienda indaga su diverse recenti esplosioni nei test di volo.

Gli atterraggi umani potrebbero iniziare già nel 2029 se le missioni iniziali andranno bene, anche se “il 2031 era più probabile”, ha aggiunto in un post sulla sua piattaforma di social media X.

L’INFLUENZA DEL PATRON DI SPACEX

Nel frattempo, cresce anche la sua influenza politica dal momento che con la proprietà di SpaceX e il controllo del sistema di comunicazioni satellitari Starlink Musk ha giocato un ruolo da mediatore nei viaggi spaziali e non solo.

Con circa 7mila satelliti in orbita terrestre bassa, Starlink fornisce accesso a Internet ad alta velocità e bassa latenza a milioni di persone che vivono in aree scarsamente servite e remote a livello globale.

Fino ad oggi i terminali per l’Internet satellitare Starlink donati da SpaceX all’Ucraina all’inizio del conflitto con la Russia hanno aiutato le forze armate di Kiev a mantenere le comunicazioni e il coordinamento sul campo di battaglia. Anche se nell’ottobre 2022 Musk ha iniziato a limitare le operazioni di Starlink nelle aree dell’Ucraina occupate dalle forze russe, inclusa la Crimea.

IL COMMENTO DELL’INVIATO DI PUTIN SUL RIENTRO DELLA CREW-9

Infine, se al momento Musk non ha commentato le dichiarazioni dell’inviato speciale di Putin, Kirll Dmitiev sta cercando di spianare la strada quanto più possibile a un eventuale colloquio con il magnate americano.

Ieri, per esempio, ha commentato sulla piattaforma X, il rientro a Terra grazie alla navetta Dragon di SpaceX dei due astronauti Nasa Suni Williams e Butch Wilmore bloccati sulla Stazione spaziale internazionale (Iss) dopo l’avaria alla capsula Starliner che li aveva trasportati sulla Iss lo scorso giugno.

“Crew Dragon di SpaceX con un cosmonauta russo è finalmente tornata sulla Terra, dopo un soggiorno prolungato. Se non fosse stato per la testardaggine politica dell’amministrazione Biden, lavorare con la Russia avrebbe potuto riportarli a casa molto prima. Forse la prossima volta, meno politica e più cooperazione spaziale?” strizza ancora l’occhio a Musk (e anche a Trump) l’inviato speciale di Putin.