IMU, nuovo escamotage per non pagarla | È legale al 100%: come ho fatto a non pensarci prima

Il trucco legale da poter usare per non pagare più l’IMU: non preoccuparti, ti basterà firmare un foglio con una penna.

L’IMU è una delle tasse più odiate dai proprietari di immobili, soprattutto per chi possiede una seconda casa. Ogni anno migliaia di contribuenti cercano soluzioni per ridurre il peso fiscale, ma spesso senza successo. Esiste un escamotage del tutto legale che permette di evitare il pagamento dell’IMU senza incorrere in sanzioni o problemi con il fisco.

Molti proprietari si trovano a pagare cifre elevate, soprattutto se l’immobile non è la loro abitazione principale. La normativa prevede infatti che l’IMU sia dovuta su tutte le seconde case, indipendentemente dall’uso che ne viene fatto. Questo significa che anche una casa vuota o utilizzata saltuariamente è soggetta alla tassa.

Negli anni, sono stati proposti diversi metodi per ridurre o evitare l’IMU, ma non tutti sono sicuri dal punto di vista legale. Alcune strategie possono portare a controlli fiscali e persino a sanzioni salate. Per questo motivo, è importante affidarsi solo a soluzioni riconosciute dalla legge.

Quello che molti non sanno è che c’è un modo perfettamente legale per non pagare l’IMU, sfruttando una particolare regola del sistema fiscale italiano. È un’opzione che in pochi conoscono, ma che potrebbe far risparmiare centinaia di euro ogni anno.

Il trucco per non pagare l’IMU: basta un prestito d’uso

Secondo la normativa vigente, l’IMU non è dovuta sull’abitazione principale e sulle case concesse in uso gratuito a determinati familiari. C’è un’altra opzione meno conosciuta: concedere la propria casa in comodato d’uso gratuito a un conoscente. Questa pratica, perfettamente legale, permette di far risultare l’immobile come abitazione principale del nuovo occupante, esentandolo dall’IMU.

In pratica, il proprietario stipula un contratto di comodato d’uso gratuito con un amico o un conoscente, che diventa ufficialmente il residente dell’immobile. In questo modo, la casa non è più considerata una seconda abitazione e quindi l’IMU non è dovuta. È fondamentale, però, che il contratto venga registrato presso l’Agenzia delle Entrate per essere valido a tutti gli effetti.

Cosa bisogna fare per applicare questa soluzione?

Per sfruttare questo escamotage in modo corretto, è necessario seguire alcuni passaggi precisi. Prima di tutto, bisogna redigere un contratto di comodato d’uso gratuito, specificando che l’immobile viene concesso senza alcun pagamento. Successivamente è obbligatorio registrarlo all’Agenzia delle Entrate, pagando l’imposta di registro di 200 euro e una marca da bollo da 16 euro.

Infine il nuovo occupante deve trasferire la residenza nell’immobile. Solo in questo modo la casa sarà considerata come abitazione principale ai fini fiscali, esentandola dall’IMU. Si tratta di un metodo del tutto legale e già utilizzato da chi vuole evitare il pagamento della tassa senza incorrere in rischi.

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