Annunci di lavoro, allarme rosso: se ti contattano per messaggio è una truffa | Appena rispondi ti svuotano il conto

Se ti chiamano o contattano numeri che non conosci, fai attenzione a come rispondi, e a ciò che fai: potresti perdere realmente tutto.

Le piattaforme che offrono lavoro, stanno diventando sempre più popolari, soprattutto nell’era digitale. Portali online i quali consentono ai candidati di cercare, infatti, opportunità lavorative in modo facile e veloce, mettendo in contatto le persone con aziende di tutto il mondo.

Uno degli aspetti più interessanti di queste piattaforme è sicuramente la varietà dei settori disponibili. Potendo, non a caso, trovare offerte di lavoro in ambito tecnologico, sanitario, commerciale, creativo, e così via, rendendo dunque possibile l’incontro fra domanda e offerta.

Inoltre, molte di queste piattaforme ti concedono di personalizzare la ricerca, filtrando le offerte in base a localizzazione, stipendio, e tipo di contratto. Il che semplifica notevolmente la selezione delle opportunità più adatte alle proprie esigenze.

Eppure, non tutte le piattaforme son uguali, e ognuna presenta vantaggi e svantaggi. Essendo, quindi, fondamentale scegliere quelle più affidabili e sicure, per evitare truffe o esperienze lavorative poco soddisfacenti.

Un meccanismo subdolo

Le truffe, specialmente quelle informatiche, rappresentano infatti una delle minacce più gravi, nell’era digitale. E fra queste, la “truffa del lavoro” ha preso piede, sfruttando proprio la necessità di guadagno delle persone. Iniziata nel Regno Unito, sta sempre più rapidamente trovando terreno fertile anche in Italia. Il cui obiettivo è quello di convincere le vittime, promettendogli guadagni facili e veloci: mirando, in realtà, allo svuotamento dei loro conti correnti bancari.

Il meccanismo, perciò, è alquanto subdolo. Mediante cui le vittime vengono contattate proprio tramite SMS, messaggi privati o vocali, dove gli vengono proposti piccoli lavori, come il rispondere a sondaggi, o recensire prodotti: con la promessa (quasi sottoscritta) di guadagni in criptovalute, o in accrediti bancari. All’inizio, le persone vengono effettivamente pagate, ma quando chiedono di svolgere ulteriori compiti, i truffatori richiedono, poi, pagamenti anticipati. Ritrovandosi, chi cade nella trappola, in breve tempo con il conto svuotato.

Il pericolo della gratificazione iniziale

La truffa sfrutta, nello specifico, un meccanismo psicologico: nel senso che, il pagamento iniziale crea sì fiducia, ma allo stesso tempo spinge le vittime a investire sempre di più, con la speranza di guadagnare, appunto, sempre più soldi. Una strategia la quale, difatti, porta solo a un rapido esaurimento dei fondi posseduti, e per cui i truffatori continueranno a chiedere solo ulteriori investimenti.

Il primo passo, dunque, fondamentale, è quello di non rispondere a numeri sconosciuti. Evitando, poi, di cliccare su link sospetti; e stando attenti a non pagare mai anticipi, per altri lavori online. Ragion per cui, se mai diventassi vittima di questa frode, segnalala prontamente alla Polizia Postale, l’autorità competente in Italia per i reati informatici.

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