“Dormivo a Central Park dove tenevano i cavalli, facevo uso di steroidi. Mi svegliavo e andavo a piedi alle prove”: le rivelazioni di Shia LaBeouf
Nel 2013, mentre preparava lo spettacolo Orphans a Broadway, Shia LaBeouf toccava il fondo. In un’intervista all’Hollywood Reporter, l’attore ha ricordato: “Non ero in buone condizioni”. Aveva lasciato lo spettacolo settimane prima del debutto, ufficialmente per divergenze creative, ma in realtà era senza casa, stava facendo uso di steroidi e viveva per strada: “Dormivo a […] L'articolo “Dormivo a Central Park dove tenevano i cavalli, facevo uso di steroidi. Mi svegliavo e andavo a piedi alle prove”: le rivelazioni di Shia LaBeouf proviene da Il Fatto Quotidiano.

Nel 2013, mentre preparava lo spettacolo Orphans a Broadway, Shia LaBeouf toccava il fondo. In un’intervista all’Hollywood Reporter, l’attore ha ricordato: “Non ero in buone condizioni”. Aveva lasciato lo spettacolo settimane prima del debutto, ufficialmente per divergenze creative, ma in realtà era senza casa, stava facendo uso di steroidi e viveva per strada: “Dormivo a Central Park. Tenevano i cavalli lì. E c’è un sacco di spazio lì intorno dove puoi semplicemente rilassarti. Devi spostarti ogni tre o quattro ore e il tizio viene a trovarti, ma puoi passare la maggior parte del tempo lì”.
Il rapporto con Alec Baldwin, co-protagonista in Orphans, era teso. “Baldwin ed io ci siamo scontrati duramente”, ha raccontato. “Dormivo al parco. Mi svegliavo, andavo a piedi alle prove. Avevo così paura di recitare la pièce che l’avevo imparata a memoria prima ancora di arrivare alle prove. E il mio obiettivo principale era intimidire Baldwin. Quello era il ruolo. Quello era il mio lavoro come attore. E non doveva essere finto. Volevo che fosse spaventato. Così ho continuato a farlo per tre settimane di prove, al punto che, alla fine, è risultato insostenibile”.
Negli anni successivi, la vita dell’attore è stata segnata da crisi e denunce. Nel 2020, FKA Twigs ha intentato contro di lui una causa per abusi: “Sono stato violento con me stesso e con tutti quelli che mi circondano da anni”, aveva ammesso al New York Times. “Ho una storia di dolore per le persone a me più vicine. Mi vergogno di questa storia e mi dispiace per coloro che ho ferito”.
Oggi, Shia torna alla ribalta. Sarà a Cannes per la première del documentario “Slauson Rec”, sulla compagnia teatrale che ha fondato a Los Angeles.
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