Detto fatto: ecco i dazi. Le borse vacillano
A meno di ripensamenti dell’ultimo minuto entrano in vigore gli incrementi delle tariffe del 25% contro Messico e Canada. Raddoppiati i dazi sulla Cina, al 20%. A Wall Street, dopo un febbraio dal bilancio negativo, marzo è iniziato con un ribasso: Ieri S&P500 - 1,8%, Nasdaq -2,6%.La Casa Bianca avrebbe ordinato una 'pausa' negli aiuti militari all'Ucraina, tre giorni dopo lo scontro alla Casa Bianca con Zelensky.Le borse dell’Europa, ieri in rialzo grazie alla spinta delle società della difesa, dovrebbero aprire in ribasso, future Dax di Francoforte -0,5%.

Non erano promesse da campagna elettorale, il presidente Donald Trump aveva annunciato più volte che avrebbe cambiato le relazione commerciali con tutti i partner degli Stati Uniti, così è stato. Non era un bluff, anche Wall Street ne ha preso atto. Dopo un febbraio dal bilancio negativo, marzo è iniziato con un ribasso. Ieri l’S&P500 ha chiuso in calo dell’1,8%, la peggior seduta da inizio anno. Nasdaq -2,6%.
Gli investitori sono scappati via dalle azioni e si sono rifugiati sulle obbligazioni, il Treasury Note a dieci anni si è apprezzato, il tasso di rendimento è sceso a 4,14%, da 4,20%. I biennale è sceso sotto la soglia del 4%, a 3,93%.
La scure è calata su Canada, Messico e Cina. A meno di ripensamenti dell’ultimo minuto entrano in vigore gli incrementi delle tariffe del 25% che Donald Trump ha minacciato da settimane contro tre dei suoi maggiori partner commerciali. Colpevoli, a suo avviso, di non aver fatto abbastanza per fermare il flusso di fentanyl e migranti verso gli Stati Uniti.
Dal 2 aprile, invece, il presidente ha annunciato di voler colpire anche i prodotti agricoli. Sul suo social Truth, Trump ha avvisato i "grandi agricoltori americani" di prepararsi a un aumento dalla domanda dei loro prodotti, per i quali non scatterà alcuna nuova tassa. Trump non ha offerto dettagli sui settori che saranno colpiti o se ci saranno delle eccezioni. Non è neanche chiaro se rientrano nei dazi reciproci che intende imporre a tutti i partner commerciali, Ue compresa. Mentre le trattative dietro le quinte continuano, il Canada parla di "minaccia esistenziale”, annunciando di essere pronto a rispondere con tariffe per 155 miliardi di dollari canadesi sui prodotti americani. Quanto a Pechino, Trump ha in serata firmato un ordine che raddoppia al 20% le tariffe sulla Cina. La Casa Bianca ha puntato il dito contro la Cina per non aver preso i "passi adeguati per alleviare la crisi delle droghe illecite", in particolare sul fentanyl. In precedenza, il Dragone aveva minacciato ritorsioni. "Se gli Usa insistono nell'imporre dazi unilaterali e annunciano formalmente misure rilevanti, la Cina adotterà sicuramente contromisure forti e potenti", avevano fatto sapere fonti informate al Global Times, tabloid del Quotidiano del Popolo, spiegando che le risposte "includeranno probabilmente sia tariffe sia una serie di misure non tariffarie, e i beni agricoli e alimentari Usa saranno molto probabilmente elencati”.
L'unica cosa che voglio è che la guerra in Ucraina finisca presto". Lo ha detto Donald Trump attaccando di nuovo Volodymyr Zelensky per le dichiarazioni a Londra.
La Casa Bianca avrebbe in queste ore ordinato una 'pausa' negli aiuti militari statunitensi all'Ucraina in guerra con la Russia, tre giorni dopo lo scontro alla Casa Bianca con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
"Stiamo facendo una pausa e rivedendo la nostra assistenza per assicurarci che stia contribuendo a una soluzione" del conflitto tra Ucraina e Russia, ha dichiarato un funzionario della Casa Bianca, che e' voluto rimanere anonimo.
"Il presidente ha detto chiaramente di essere concentrato sulla pace. Abbiamo bisogno che anche i nostri partner si impegnino a raggiungere questo obiettivo", ha aggiunto.
La decisione degli Stati Uniti di sospendere l'invio di aiuti militari all'Ucraina - riporta il 'Washington Post' e' stata presa durante una riunione alla Casa Bianca a cui hanno partecipato il vicepresidente J.D. Vance, il segretario di Stato Marco Rubio, il segretario alla Difesa Pete Hegseth, la direttrice dell'intelligence Tulsi Gabbard e l'inviato per il Medio Oriente ma anche in contatto con Mosca Steve Witkoff.
La sospensione dell'invio di tutti gli aiuti militari all'Ucraina puo' essere rivista se il presidente ucraino "mostrera' uno sforzo sincero nel partecipare ai negoziati di pace", scrive ancora il 'Washington Post', citando un funzionario del governo americano. In un'intervista a 'Fox News', il vicepresidente degli Stati Uniti Vance si e’ detto fiducioso che il leader ucraino "alla fine" accettera' di discutere la pace con la Russia. Vance, in particolare, ha detto che il presidente ucraino "ha mostrato una chiara riluttanza a impegnarsi nel processo di pace" voluto da Trump, "ma credo - ha aggiunto - che alla fine ci arrivera’. Deve farlo”.
Le borse dell’Europa, ieri in rialzo grazie alla spinta delle società della difesa, dovrebbero aprire in ribasso, future Dax di Francoforte -0,5%. La corsa al riarmo desta timori sulla tenuta dei conti pubblici, ieri i tassi di rendimento delle obbligazioni sono saliti, il Bund è arrivato al 2,49%, da 2,40% della precedente chiusura.
Alla vigilia del lancio dell'atteso piano Ue per l'automotive, è Ursula von der Leyen in persona a tendere la mano al comparto - stretto tra crisi di domanda e la minaccia dei dazi statunitensi - per rispondere alle richieste di maggiore flessibilità sulle multe che dovrebbero scattare quest'anno per chi non si adegua ai nuovi limiti. "Proporrò questo mese un emendamento mirato al regolamento sugli standard di CO2" di auto e furgoni "per dare alle aziende tre anni" di tempo "invece dell'attuale conformità annuale", ha annunciato la presidente della Commissione europea da Palazzo Berlaymont dopo un incontro con i rappresentanti del comparto, evocando "pragmatismo" per concedere "respiro all’industria" europea. Senza però fare passi indietro sul traguardo del 2035 - con lo stop ai nuovi veicoli a benzina e diesel - che dà "certezza" al settore.
Da quest'anno l'Ue ha abbassato a 94 grammi per chilometro percorso il limite massimo delle emissioni medie delle vendite di nuovi veicoli. Superare il limite significa rischiare di incorrere in multe salate che il comparto ha stimato in 15-16 miliardi per il 2025. La proposta dovrà passare al vaglio di Parlamento e Stati membri ma per il governo di Roma è già una grande vittoria che "salva il comparto" e accoglie le richieste di buona parte delle Capitali. Un assist a Roma arriva da von der Leyen che promette di accelerare i "lavori sulla revisione del regolamento", oggi prevista per il 2026, per sancire nero su bianco il principio di "piena neutralità tecnologica" nella transizione dei motori e che dovrebbe spianare una volta per tutte la strada ai carburanti sintetici, gli e-fuels, come richiesto dalla Germania.
In Asia Pacifico, sono intorno alla parità le borse della Cina: Shanghai Composite +0,1% e Hang Seng di Hong Kong -0,3%. L’apprezzamento dello yen penalizza l’azionario del Giappone: indice Nikkei di Tokyo -1,5%.
Il petrolio, alla terza seduta consecutiva di ribasso, è sui minimi di medio periodo, Brent a 71,5 dollari il barile. Crolla il bitcoin: -2% stamattina a 83.700 dollari, ieri -9%.
Unicredit, Banco BPM. L’ad di UniCredit, Andrea Orcel, ha incontrato il capo di gabinetto della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni lunedì pomeriggio, secondo fonti a conoscenza del dossier. Sempre nel pomeriggio si è tenuta a Palazzo Chigi la prima riunione del comitato tecnico 'golden power' sull'offerta di UniCredit per Banco Bpm, aggiungono le fonti.
Stellantis. A febbraio il gruppo ha registrato un calo delle immatricolazioni in Italia del 14,7% su anno, a fronte del -6,3% totalizzato dal mercato, secondo i dati pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha detto ieri che l'esecutivo Ue presenterà questo mese una proposta per consentire alle case automobilistiche europee di poter avere un margine di tempo di tre anni, anziché uno, per raggiungere gli obiettivi di emissione di Co2, che rimangono invariati.
Telecom Italia. Vivendi ha presentato appello contro la sentenza del Tribunale di civile di Milano che lo scorso gennaio ha bocciato il ricorso del gruppo francese contro la decisione del Cda di Tim di cedere la rete fissa senza passare per l'assemblea dei soci, secondo due fonti a conoscenza della situazione.