Detenuto da 181 giorni in Venezuela. Trentini ha telefonato alla famiglia

Il cooperante ha rassicurato i suoi genitori dal carcere "Sto bene, mangio e prendo le medicine".

Mag 17, 2025 - 07:18
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Detenuto da 181 giorni in Venezuela. Trentini ha telefonato alla famiglia

Dopo 181 giorni di silenzio, Alberto Trentini ha finalmente potuto parlare con i suoi familiari. Il cooperante italiano, detenuto in Venezuela con l’accusa di terrorismo, ritenuta infondata, ha telefonato la notte scorsa, rassicurando sulle sue condizioni: "Sto bene, mangio e prendo le medicine prescritte", ha detto ai parenti. La Farnesina ha espresso sollievo per il contatto, definito "un passo avanti" dal viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, che ha ringraziato il presidente Maduro, auspicando una rapida scarcerazione. Trentini, 46 anni, veneziano, lavora per la ong Humanity & Inclusion ed era arrivato in Venezuela il 17 ottobre per una missione umanitaria. È detenuto nel carcere El Rodeo I, nello Stato di Miranda. Arrestato il 15 novembre, da allora non aveva più avuto contatti con la famiglia. Il governo italiano si è mosso su più fronti: a gennaio il ministro Tajani aveva protestato con l’incaricato d’affari venezuelano per la mancanza di informazioni. A marzo aveva ammesso che la trattativa era ‘molto complicata’, ma costantemente seguita. Ad aprile anche la premier Giorgia Meloni aveva contattato la madre di Trentini, garantendo massimo impegno.