Dazi e tensioni sul commercio globale, ma le infrastrutture potrebbero reggere l'urto

Manoj Patel, gestore del fondo DWS Invest Global Infrastructure con Rating FundsPeople, spiega perché potrebbero dimostrarsi resilienti nell’attuale contesto di incertezza legato alle guerre commerciali. Tuttavia, sottolinea come una selezione accurata di società e settori su cui puntare sia indispensabile. L'articolo Dazi e tensioni sul commercio globale, ma le infrastrutture potrebbero reggere l'urto proviene da FundsPeople Italia.

Apr 23, 2025 - 08:44
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Dazi e tensioni sul commercio globale, ma le infrastrutture potrebbero reggere l'urto

Il rischio di una crescita più bassa e un’inflazione resistente come conseguenza delle guerre commerciali e dei dazi non spaventano l’asset class delle infrastrutture. Il comparto potrebbe dimostrarsi tra i più resilienti in questo contesto. “La sua capacità di trasferire l’inflazione e la natura essenziale degli asset, sono caratteristiche che potrebbero aiutare il settore”, afferma Manoj Patel. “Per quanto riguarda i dazi, le infrastrutture sono in genere meno esposte ai rischi rispetto al mercato più ampio, poiché non sono direttamente impattate dal commercio internazionale”, spiega il co-head of Infrastructure Securities di DWS.

Dazi: società di trasporto colpite, torri e utility meno impattate

Essere meno esposte, non significa essere immuni: “Tutte le aziende sono esposte agli impatti indiretti derivanti da cambiamenti nella crescita e nell’inflazione”, ammette il gestore che ritiene che all’intero di questo settore i soggetti più colpiti siano le società energetiche canadesi che esportano negli Stati Uniti, incluse quelle che operano nello stoccaggio e il trasporto di petrolio, e le società di trasporto in generale, a causa della possibile riduzione dei volumi. “Al contrario, ci aspettiamo che i segmenti più difensivi, come le torri di telecomunicazione e le utility, siano i meno impattati”, osserva Patel.

Il trend: il bisogno di energia per l’IA

“Anche i rendimenti obbligazionari più bassi supportano i fondamentali, grazie a un costo del capitale inferiore. Inoltre, tra i driver di crescita strutturale per questa asset class, vi è un ciclo di investimenti significativo legato alla crescente domanda di elettricità da parte di data center e intelligenza artificiale, che rappresenta un vento favorevole per le infrastrutture elettriche e del gas naturale”, prosegue. “L’attuale configurazione per questa asset class è positiva, più favorevole rispetto agli ultimi due anni. Questa visione si basa sul ciclo dei tassi d’interesse, su solidi fondamentali sottostanti, valutazioni interessanti rispetto al mercato azionario globale più ampio e un miglioramento dell’attività di M&A. Il principale rischio per questa tesi sarebbe un ritorno dei tassi su livelli più elevati, sebbene i mercati abbiano recentemente prezzato fino a 4 tagli negli Stati Uniti per quest’anno”, commenta.

I Paesi investono nel rinnovamento delle infrastrutture

I piani di stimolo infrastrutturali proposti da Germania, Regno Unito, Stati Uniti e altri governi dovrebbero rappresentare un ulteriore catalizzatore per questa asset class. “Il riconoscimento delle esigenze del settore e la volontà di investire sono sviluppi positivi per la categoria. Le tendenze che offrono un supporto strutturale all’asset class includono: la modernizzazione e l’espansione della rete elettrica, il potenziamento della capacità portuale e gli obiettivi climatici, tra cui la decarbonizzazione dell’industria pesante”, spiega Patel. “Inoltre, la reindustrializzazione legata alle spese per la difesa stimolerà una domanda energetica aggiuntiva e richiederà ulteriori investimenti nelle infrastrutture elettriche. Al di là degli impegni presi dai governi, queste iniziative richiederanno anche capitali privati provenienti dalle nostre aziende, contribuendo ad ampliare ulteriormente la portata dell’asset class e creando nuove opportunità di crescita. Ci aspettiamo inoltre che i leader del settore promuovano miglioramenti normativi volti ad accelerare lo sviluppo e l’implementazione di queste trasformazioni”, analizza l’esperto.

Maggiore spazio per l’Europa in portafoglio

Dal 2013 Patel gestisce il DWS Invest Global Infrastructure un fondo con Rating FundsPeople 2025 molto popolare tra gli investitori per il suo approccio “pure-play” alle infrastrutture quotate. Questo orientamento dà origine a un portafoglio con un focus specifico su titoli che offrono una proprietà diretta di asset reali di lunga durata. “Abbiamo osservato che questo approccio ha storicamente generato flussi di cassa resilienti, costanti e prevedibili nel lungo periodo”, dichiara Patel. “Recentemente, abbiamo aumentato l’esposizione a società infrastrutturali europee, nonché a società Utility e Tower in Nord America, principalmente grazie al miglioramento dei fondamentali e a valutazioni interessanti. Abbiamo invece ridotto l’esposizione al settore Energy, che potrebbe affrontare ostacoli nel breve termine a causa dell’incertezza legata ai dazi e alla crescita economica”, conclude.

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