David Di Donatello, il potente discorso di Elio Germano: “dedico questo premio a chi lotta per la pari dignità”

Ai David di Donatello 2025, il riconoscimento come miglior attore protagonista è andato a Elio Germano per il suo ruolo nel film Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre. Un’interpretazione intensa che gli è valsa il sesto David della sua carriera, ma a rendere davvero memorabile il momento è stato il discorso di accettazione,...

Mag 8, 2025 - 09:06
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David Di Donatello, il potente discorso di Elio Germano: “dedico questo premio a chi lotta per la pari dignità”

Ai David di Donatello 2025, il riconoscimento come miglior attore protagonista è andato a Elio Germano per il suo ruolo nel film Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre. Un’interpretazione intensa che gli è valsa il sesto David della sua carriera, ma a rendere davvero memorabile il momento è stato il discorso di accettazione, trasformato in una potente dichiarazione civile.

Germano ha infatti dedicato il premio “a tutte le persone che lottano” per una società più giusta, legando la sua vittoria non solo al lavoro artistico ma a un ideale più ampio di uguaglianza e diritti umani. Dal palco, l’attore ha citato direttamente uno dei principi fondanti della Costituzione italiana, la parità di dignità tra le persone, declinata in termini economici, sociali, razziali e politici.

La sua riflessione si è ampliata oltre i confini del cinema e dell’Italia, toccando temi di forte attualità con parole che hanno colpito nel segno. Ha dichiarato:

Voglio dedicare questo premio proprio a tutte le persone che lottano, che lotteranno ancora e che continueranno a lottare per il raggiungimento di quella parità di dignità che c’è scritta nella nostra Costituzione.

Il ricordo di chi ha lottato per i nostri diritti

Poi ha aggiunto, esplicando come questa parità di dignità debba essere attuata nella realtà:

Parità di dignità vuol dire che tutte le persone devono essere degne allo stesso modo. Una persona povera deve avere la stessa dignità di una persona ricca, deve poter accedere all’istruzione, alla sanità. E una donna deve avere la stessa dignità di un uomo, un nero la stessa dignità di un bianco, un italiano la stessa dignità di uno straniero, e permettetemi di dire: un palestinese la stessa dignità di un israeliano.

Le sue parole hanno suscitato una forte reazione del pubblico, con applausi scroscianti e un clima di intensa partecipazione emotiva. La frase conclusiva sul conflitto israelo-palestinese è stata letta da molti come un gesto coraggioso, specie in un contesto di grande esposizione mediatica come quello della cerimonia.

Nel suo intervento Germano ha inoltre ringraziato Andrea Segre e lo sceneggiatore Marco Pettenello, sottolineando il valore storico e politico del film Berlinguer – La grande ambizione. “Quando sono andato a studiare ho scoperto che di materiale ce n’era tantissimo” ha raccontato, elogiando la profondità del progetto.

Infine ha chiosato, ricordando i tanti che ci hanno permesso di arrivare ad avere i diritti di cui godiamo oggi e che non vanno dimenticati:

Questa nostra democrazia viene dalle lotte del movimento operaio, del movimento studentesco, del movimento femminista. Volevamo raccontare tanto del nostro Paese, perché è una storia che non si conosce, che non è nei libri di storia. A loro dobbiamo tanto.

 

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