Crociere, Cemar: “L’Italia sfiora i 15 milioni di ospiti nei porti”

Si preannuncia un anno record per l’Italia delle crociere. Cemar Agency Network prevede infatti per il 2025 un’ulteriore crescita del traffico crocieristico nei porti italiani, a conferma di un trend evidenziato già nel 2024. «Le nostre previsioni indicano con chiarezza questa nuova crescita» ha commentato Sergio Senesi, presidente di Cemar Agency Network, durante l’annuale presentazione dei dati al Seatrade Cruise Global di Miami. «L’ingresso nel settore crocieristico dei più prestigiosi luxury brand dell’hôtellerie attirerà una nuova tipologia di ospiti, con elevato potenziale di spesa e presumibilmente alla prima esperienza di crociera. Continue reading Crociere, Cemar: “L’Italia sfiora i 15 milioni di ospiti nei porti” at L'Agenzia di Viaggi Magazine.

Apr 9, 2025 - 10:03
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Crociere, Cemar: “L’Italia sfiora i 15 milioni di ospiti nei porti”
Crociere, Cemar: “L’Italia sfiora i 15 milioni di ospiti nei porti”

Si preannuncia un anno record per l’Italia delle crociere. Cemar Agency Network prevede infatti per il 2025 un’ulteriore crescita del traffico crocieristico nei porti italiani, a conferma di un trend evidenziato già nel 2024.

«Le nostre previsioni indicano con chiarezza questa nuova crescita» ha commentato Sergio Senesi, presidente di Cemar Agency Network, durante l’annuale presentazione dei dati al Seatrade Cruise Global di Miami. «L’ingresso nel settore crocieristico dei più prestigiosi luxury brand dell’hôtellerie attirerà una nuova tipologia di ospiti, con elevato potenziale di spesa e presumibilmente alla prima esperienza di crociera. Questo nuovo scenario avrà ricadute significative sulle economie locali».

IL 2025 IN NUMERI

I crocieristi che passeranno nei porti italiani nell’arco del 2025 saranno 14,8 milioni, con un aumento del 4,05% rispetto all’anno precedente. Si prevede inoltre un incremento delle toccate navi, che raggiungeranno quota 5.482 (+6,76% sul 2024), con 179 unità che solcheranno le acque italiane in rappresentanza di 57 compagnie di navigazione.

Saranno 74 i porti italiani interessati dal traffico crocieristico. Il primato è ancora di Civitavecchia, che raggiungerà 3,53 milioni di passeggeri, seguita da Napoli con 1,9 milioni e Genova con 1,7 milioni. Ci saranno inoltre alcune novità nelle prime 10 posizioni: Palermo, Livorno, Messina, Savona, La Spezia, Venezia e Cagliari.

Sul podio delle regioni spicca il Lazio con 3,54 milioni di passeggeri (24% del totale), seguito dalla Liguria (3,36 milioni, 23% del totale), dalla Campania (2,05 milioni, 14% del totale), dalla Sicilia (2,03 milioni, 14% del totale), dalla Toscana (0,97 milioni, 6% del totale) e dalla Sardegna (0,77 milioni, 5% del totale).

Per quanto riguarda i gruppi crocieristici, il gruppo Msc si conferma leader del settore, con circa 5,23 milioni di crocieristi. Seguiranno il gruppo Carnival con 4,63 milioni, Royal Caribbean con 1,90 milioni e Norwegian Holding con 1,20 milioni.

I mesi più intensi saranno maggio (816 scali), ottobre (760 scali) e settembre (748 scali). Domenica 18 giugno sarà invece il giorno più affollato, con 38 navi ormeggiate nei porti italiani e oltre 95.900 crocieristi. La crescita non si arresterà neanche nel 2026: secondo l’analisi preliminare di Cemar Agency Network, il numero di passeggeri supererà certamente i 15 milioni.

LE RAGIONI DEL PRIMATO ITALIANO

«L’Italia mantiene saldamente il suo primato di più importante destinazione crocieristica del Mar Mediterraneo. Sono senza dubbio molteplici i fattori che concorrono a questa crescita: tra questi, gioca un ruolo chiave la politica di destagionalizzazione, conseguita anche dalle compagnie americane, che da alcuni anni hanno scelto di essere presenti nel Mediterraneo non solo in estate, ma anche nei mesi invernali» ha dichiarato Senesi. «Nel contempo, grazie a navi di ultima generazione sempre più ecologiche, l’industria crocieristica ha fatto significativi passi avanti in termini di sostenibilità, riducendo drasticamente le emissioni e impegnandosi nella tutela del nostro Mar Mediterraneo».