Contrastare gli incendi boschivi attraverso la prevenzione: così il progetto “OFF” del WWF ha lavorato sulla riduzione del rischio
Con l’arrivo del caldo e della siccità portati dalla stagione estiva, sempre più Paesi, in particolar modo quelli dell’area mediterranea, devono fare i conti con gli incendi boschivi che devastano intere aree naturali. Per capire la portata di tale problematica basta dare un’occhiata ai numeri relativi alla sola estate del 2024. Solo in Italia, infatti, […]

Con l’arrivo del caldo e della siccità portati dalla stagione estiva, sempre più Paesi, in particolar modo quelli dell’area mediterranea, devono fare i conti con gli incendi boschivi che devastano intere aree naturali. Per capire la portata di tale problematica basta dare un’occhiata ai numeri relativi alla sola estate del 2024. Solo in Italia, infatti, lo scorso anno si sono verificati 381 incendi che hanno ridotto in cenere circa 40mila ettari e rilasciato nell’aria oltre 8mila tonnellate di PM2,5 influenzando la qualità dell’aria e la salute pubblica. Nonostante una riduzione significativa rispetto al 2023, quando erano stati bruciati 88.805 ettari in 4.265 incendi, il numero di incendi negli ultimi anni è rimasto sempre superiore alla media storica. Le ragioni sono molteplici e spesso legate agli effetti del cambiamento climatico, ovvero: temperature elevate, precipitazioni scarse, vegetazione secca e vento. Tuttavia, nella maggior parte dei casi la natura degli incendi è di origine antropica, spesso dolosa. Nel caso dei grandi incendi che hanno colpito gli Stati Uniti di recente, ad esempio, nell’85% dei casi, secondo quanto scrive il Washington Post, c’era la mano dell’uomo. Nell’area del Mediterraneo la percentuale degli incendi causati dall’uomo sale addirittura al 95%. Così come dimostrano gli incendi che recentemente hanno devastato l’area di Los Angeles, sempre più spesso le fiamme si espandono velocemente dando vita a dei veri e propri mega-incendi difficili se non impossibili da spegnere tempestivamente via terra o aerea. Ecco perché la prevenzione è di fondamentale importanza.
Prevenire gli incendi
Ma come si possono prevenire gli incendi? Anzitutto attraverso una gestione e una pianificazione del territorio, parallela ad un’adeguata sensibilizzazione e formazione dei protagonisti che lo vivono e plasmano. Questo, infatti, permette di ridurre la vulnerabilità agli incendi e il numero di inneschi dovuti ad imperizia. Le cause, infatti, come detto sono molteplici: periodi siccitosi più lunghi, abbandono dei terreni agrosilvopastorali con conseguente accumulo di combustibile vegetale facilmente infiammabile, smaltimento dei residui vegetali attraverso l’abbruciamento, e urbanizzazione che ha aumentato la superficie d’interfaccia tra le infrastrutture urbane e l’ambiente rurale dominato dalla vegetazione. Allo stato attuale, tuttavia, è ancora rara l’inclusione di azioni di prevenzione nella gestione delle aree rurali e ancora più raro è il coinvolgimento delle comunità che ci vivono. Questi fattori non sono di poco conto se consideriamo che tra i principali fattori legati allo scatenarsi di incendi sul nostro territorio vi è l’abbandono dell’agricoltura , le non sempre corrette pratiche agricole o forestali e l’errata gestione del fuoco.
Ridurre il numero di incendi
Proprio nell’ambito della prevenzione e con lo scopo di ridurre gli incendi boschivi nasce il progetto OFF (Out Forest Fires), avviato nel 2023 dal WWF Italia grazie al co-finanziamento di Fondazione Cariplo. L’obiettivo del progetto è stato quello di coinvolgere maggiormente le comunità che vivono il territorio dove in futuro aumenterà il rischio di incendi boschivi rendendole sempre più consapevoli, formate e informate sulle buone pratiche di gestione: tutte azioni fondamentali per fornire una maggior consapevolezza e rendere quindi tutti protagonisti della prevenzione.
Il progetto OFF
Finanziato all’80% dal bando “Effetto Eco” della Fondazione Cariplo, rinomata in Regione Lombardia per i suoi continui contributi a progetti rilevanti in ambito ambientale e sociale, e coordinato da Edoardo Nevola (Responsabile di progetto e Responsabile Ufficio Foreste del WWF Italia),, il progetto OFF si è sviluppato in provincia di Bergamo principalmente sul territorio del comune di Trescore Balneario e della comunità montana della Valle Seriana), nei pressi della Riserva naturale, Oasi WWF e Zona Speciale di Conservazione IT2060016 “Valpredina – Misma”. Il progetto, che si è avvalso della collaborazione di esperti nazionali del settore forestale e della prevenzione degli incendi boschivi, oltre che di quella di operatori locali direttamente coinvolti nelle attività di prevenzione come squadre AIB, carabinieri forestali e vigili del fuoco, ha interessato sia privati cittadini che specifici portatori di interesse.
Oltre a tre giornate di formazione “teorica”, distribuite sui due anni di progetto, sono state dimostrate sul campo alcune buone pratiche da impiegare nelle cosiddette fasce di interfaccia urbano-natura dove il rischio d’incendio è maggiore, ad esempio per gestire i residui vegetali in modo alternativo all’abbruciamento, pratica che spesso è causa colpevole d’incendio boschivo. Sono inoltre stati visitati in Regione Toscana due territori, tra i primi in Europa, in cui si è approcciata la prevenzione in maniera analoga per incentivare la replica delle stesse procedure in Regione Lombardia. L’attività di sensibilizzazione ha inoltre riguardato le scuole per le quali è stato preparato apposito materiale formativo. “Una strategia di contrasto agli incendi boschivi concentrata sulla gestione dell’emergenza non è più idonea a fronteggiare efficacemente questo fenomeno in trasformazione, risulta invece più appropriato gestire e prevenire il rischio. Il progetto è stata una buona prima opportunità per lavorare non solo tra “esperti”, bensì coinvolgendo il territorio a 360 gradi e preparando chi lo vive” ha dichiarato Edoardo Nevola, Responsabile Ufficio Foreste del WWF Italia. “Abbiamo aderito con piacere al progetto ‘OFF’, un’ottima occasione per rendere più consapevoli i portatori di interesse del nostro territorio e coinvolgerli attivamente nella prevenzione degli incendi boschivi. Il progetto rappresenta un punto di partenza dal quale continuare a lavorare con l’auspicio che le comunità, assieme agli enti locali, si facciano parte attiva della prevenzione, adottando comportamenti responsabili per proteggere il nostro patrimonio naturale” ha sottolineato Dimitri Stabilini, Responsabile del Servizio Agricoltura-Foreste-Ambiente-Difesa del suolo della Comunità Montana della Valle Seriana.
Una sfida che si può vincere
Grazie all’esperienza maturata e alle linee guida redatte al termine del progettola volontà del WWF, che ha di recente aumentato il proprio lavoro sulla prevenzione degli incendi boschivi anche a livello globale creando un’apposita Fire Strategy, è quella di replicare il progetto “OFF” in altri contesti ad alto rischio sul territorio nazionale ed europeo nei prossimi anni. Auspicabilemente però, l’obiettivo che si è posto il progetto OFF, ovvero di avere meno inneschi colposi di incendi boschivi e di rendere il territorio meno infiammabile e più resistente e resiliente a questo crescente rischio, sarà condiviso, diffuso e implementato anche da altre associazioni, enti e autorità pubbliche in Italia e in Europa.
SOS Amazzonia
In ogni caso la chiave è capire che il futuro della specie umana è saldamente intrecciato con il benessere delle foreste. Dunque spetta a noi agire subito per garantirne la sopravvivenza. Ecosistemi forestali come quello amazzonico, contengono il 20% dell’acqua dolce liquida del Pianeta e contribuiscono in maniera decisiva alla regolazione del clima globale. Proprio per la tutela di tutte le foreste, a partire da quelle più importanti a livello planetario, il WWF ha lanciato la campagna SMS solidale “SOS Amazzonia Boliviana – Emergenza Incendi“. La porzione della foresta amazzonica sul territorio boliviano infatti,è stata la più colpita nel 2024 con oltre un terzo degli incendi di tutto il Sud America, con oltre 6 milioni di ettari (tre volte la superficie della Lombardia) percorsi dalle fiamme. Ecco perché il WWF Bolivia, che già da anni lavora sul territorio, ha deciso di raddoppiare i propri sforzi con l’avvio del Fondo Emergenza Incendi Amazzonia Bolivia che si prefigge la missione di rendere le comunità locali maggiormente preparate sultema degli incendi boschivi affinché possano prevenire una nuova emergenza nonché affrontarla nel caso questa dovesse manifestarsi, e ripristinare i danni di ciò che è andato perduto. Il progetto si focalizzerà nei dipartimenti di Pando e di Beni. Per contribuire al Progetto SOS AMAZZONIA è possibile inviare un SMS solidale al n. 45584 fino al 25 maggio. Si potrà contribuire inviando 2 euro con sms da cellulari WINDTRE, TIM, Vodafone, PosteMobile, FASTWEB, Coop Voce e Tiscali; 5 o 10 euro con chiamate da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb, Tiscali, Geny, oppure 5 euro da rete fissa, Convergenze, PosteMobile.