Come funziona la donazione del dossier titoli

Francesco Frigieri*  *Avvocato, ideatore del network Patrimoniahub.it   Tratto dal profilo Linkedin dell’autore     Segnalo l’Ordinanza n. 31170 del 5 dicembre 2024 perché affronta il tema della validità delle donazioni di titoli, evidenziando l’importanza del rispetto della forma dell’atto pubblico, pena la nullità della donazione.   La sentenza La Corte di Cassazione ha ribadito... Leggi tutto

Mag 13, 2025 - 13:42
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Come funziona la donazione del dossier titoli

Francesco Frigieri*  *Avvocato, ideatore del network Patrimoniahub.it

 

Tratto dal profilo Linkedin dell’autore

 

 

Segnalo l’Ordinanza n. 31170 del 5 dicembre 2024 perché affronta il tema della validità delle donazioni di titoli, evidenziando l’importanza del rispetto della forma dell’atto pubblico, pena la nullità della donazione.

 

La sentenza

La Corte di Cassazione ha ribadito che il trasferimento di un dossier titoli costituisce una donazione diretta e, come tale, è soggetto alla forma solenne prevista dall’art. 782 c.c., ossia atto pubblico redatto alla presenza di due testimoni. Questa formalità ha una funzione di garanzia, in quanto assicura che il donante sia pienamente consapevole delle conseguenze patrimoniali dell’atto. È per questo motivo che l’atto pubblico non è richiesto solo nei casi di modico valore, rapportati alle condizioni economiche del donante, come previsto dall’art. 783 c.c.

Nel caso esaminato, il trasferimento riguardava titoli per un valore complessivo di € 144.607,93, e gli eredi ne contestavano la validità, sostenendo la nullità della donazione per mancanza dell’atto pubblico. La Corte di Cassazione ha confermato tale nullità, precisando che:

 

Le prove necessarie

La forma dell’atto pubblico è indispensabile per le donazioni di titoli.

Qualora la validità della donazione venga contestata, è necessario dimostrare che l’atto rispetti i requisiti di legge.

Questa pronuncia si inserisce in un orientamento giurisprudenziale consolidato, a partire dalla sentenza delle Sezioni Unite n. 18250/2017, che ha classificato ed esemplificato le donazioni dirette rispetto a quelle indirette, per le quali ultime non è richiesto l’atto pubblico.

In questo contesto, tuttavia, merita attenzione la sentenza Cass. Civ. n. 7442/2024, che ha qualificato fiscalmente un bonifico bancario tra zio e nipote come donazione, pur senza affrontare il tema della sua validità formale. Sebbene questa decisione non contraddica esplicitamente l’orientamento delle Sezioni Unite, la qualificazione del bonifico come donazione indiretta solleva interrogativi dal punto di vista civilistico. Infatti, è fondamentale che la forma del trasferimento e la chiara intenzione del donante emergano in modo inequivocabile, per evitare problemi sia in ambito civilistico (nullità) sia fiscale (imposta sulle donazioni).

 

Rischio di nullità

In assenza dell’atto pubblico, le donazioni possono essere dichiarate nulle. In tali casi, gli importi trasferiti devono rientrare integralmente nell’asse ereditario, come se non fossero mai stati donati.