Camorra, luce sugli omicidi di due giovanissimi: arresti a Napoli
Emanuele Tufano è stato ucciso in una sparatoria tra paranze di baby criminali. Cinque mesi dopo, la camorra decide che l'amico di 19 anni che era con lui quella notte e che gli avrebbe dovuto guardare le spalle deve essere ucciso. Il giovane, Emanuele Durante, viene centrato da colpi di pistola. I boss sono convinti che sia stato lui a colpire involontariamente Tufano. E per questo deve pagare. Nelle ultime ore la svolta per due casi di cronaca finora dai contorni poco chiari che ora si svela che erano collegati. Aveva 15 anni Emanuele Tufano: è morto lo scorso 24 ottobre in una traversa del centralissimo corso Umberto di Napoli. La polizia, coordinata dalla procura, ha arrestato 14 persone, di cui sei minorenni, perché ritenute responsabili, a vario titolo, di omicidio, tentato omicidio, porto e detenzione di armi da fuoco tutti aggravati dalle modalità mafiose. Tufano e Durante quella notte erano su uno scooter. Loro e altri ragazzi del rione Sanità - che sui social si mostravano fieri con le pistole in mano - si erano spinti fino a piazza Mercato per dimostrare con le armi il loro potere sulla zona. Quella che doveva essere una stesa si è trasformata in una sparatoria con la paranza di Piazza Mercato, dove Tufano ha perso la vita, forse ucciso dal fuoco amico. Per i ragazzi che erano lì quella notte il colpo mortale che ha centrato Tufano sarebbe partito proprio dalla pistola di Durante. Parte un processo interno alla camorra che decide: il 19enne non ha saputo proteggere l'amico e per questo deve essere ucciso. Cinque mesi dopo l'omicidio di Durante.
Emanuele Tufano è stato ucciso in una sparatoria tra paranze di baby criminali. Cinque mesi dopo, la camorra decide che l'amico di 19 anni che era con lui quella notte e che gli avrebbe dovuto guardare le spalle deve essere ucciso. Il giovane, Emanuele Durante, viene centrato da colpi di pistola. I boss sono convinti che sia stato lui a colpire involontariamente Tufano. E per questo deve pagare. Nelle ultime ore la svolta per due casi di cronaca finora dai contorni poco chiari che ora si svela che erano collegati. Aveva 15 anni Emanuele Tufano: è morto lo scorso 24 ottobre in una traversa del centralissimo corso Umberto di Napoli. La polizia, coordinata dalla procura, ha arrestato 14 persone, di cui sei minorenni, perché ritenute responsabili, a vario titolo, di omicidio, tentato omicidio, porto e detenzione di armi da fuoco tutti aggravati dalle modalità mafiose. Tufano e Durante quella notte erano su uno scooter. Loro e altri ragazzi del rione Sanità - che sui social si mostravano fieri con le pistole in mano - si erano spinti fino a piazza Mercato per dimostrare con le armi il loro potere sulla zona. Quella che doveva essere una stesa si è trasformata in una sparatoria con la paranza di Piazza Mercato, dove Tufano ha perso la vita, forse ucciso dal fuoco amico. Per i ragazzi che erano lì quella notte il colpo mortale che ha centrato Tufano sarebbe partito proprio dalla pistola di Durante. Parte un processo interno alla camorra che decide: il 19enne non ha saputo proteggere l'amico e per questo deve essere ucciso. Cinque mesi dopo l'omicidio di Durante.