Attilio Imperiali: noi, sostenibili anche nel welfare aziendale

UNA BICI ELETTRICA AI PROPRI dipendenti, non solo per garantire gli spostamenti casa-lavoro, ma anche per il tempo libero. È...

Mag 5, 2025 - 06:14
 0
Attilio Imperiali: noi, sostenibili anche nel welfare aziendale

UNA BICI ELETTRICA AI PROPRI dipendenti, non solo per garantire gli spostamenti casa-lavoro, ma anche per il tempo libero. È l’idea dell’azienda tessile Attilio Imperiali di Lurate Caccivio (Como) – eccellenza riconosciuta in tutto il mondo per l’alta qualità dei suoi tessuti – per promuovere la mobilità sostenibile e, al contempo, assicurare un’opportunità di svago ai dipendenti e alle loro famiglie. Presentato nelle scorse settimane, il progetto, dal titolo ‘Bike4joy’, ha preso il via grazie a un sondaggio condotto dall’azienda stessa fra i propri dipendenti: l’indagine ha fatto emergere la necessità, da parte dei lavoratori, di adottare soluzioni innovative di mobilità sostenibile. Tra queste, l’uso della bicicletta, non solo come mezzo per raggiungere il luogo di lavoro, ma anche per gli spostamenti in pausa o per attività di svago nel weekend. Attilio Imperiali ha risposto a questa esigenza dotandosi di una flotta di cinque e-bike, prenotabili a rotazione, gratuitamente, attraverso un’app per smartphone.

"Il progetto "Bike4joy" è un’iniziativa di welfare aziendale all’avanguardia nella nostra provincia – racconta Alessandra Imperiali (nella foto a lato), amministratrice delegata dell’azienda di famiglia, fondata agli albori del Novecento e giunta ora alla quarta generazione –, sviluppata assieme al nostro partner BikEmotion (associazione sportiva dilettantistica che promuove la cultura della bici sul lago di Como, ndr). ‘Bike4joy’ ci permette di rispondere in modo concreto alle sfide attuali, continuando con convinzione il nostro percorso di sostenibilità. Pedalare all’aria aperta permette di raggiungere uno stato di benessere che si riflette in maniera positiva sia sulla vita personale, sia su quella professionale. Siamo fortemente convinti che questo servizio sia un passo importante verso un nuovo modo di pensare alla mobilità e alla salute dei nostri dipendenti. Il progetto parte con cinque e-bike, con l’intenzione, se necessario in futuro, di ampliare la nostra flotta".

"Ringraziamo il board direttivo di Attilio Imperiali – spiega Giovanni Di Gristina, fondatore e titolare di BikEmotion – che, con lungimiranza, ci ha scelti come partner per dare vita a un progetto innovativo e sostenibile per i propri dipendenti. Durante la pedalata, tramite l’app sarà possibile monitorare i chilometri percorsi e la Co2 risparmiata, offrendo un quadro completo dell’impatto positivo sull’ambiente: un aspetto, quest’ultimo, fondamentale, oggigiorno, per le aziende. Nell’ambito del progetto ci occuperemo anche della manutenzione ordinaria e straordinaria delle biciclette e proporremo itinerari sul territorio, trasformando l’iniziativa in una vera e propria opportunità di marketing territoriale. Grazie ad Attilio Imperiali, oggi iniziamo un percorso che vorremmo fosse d’ispirazione anche per altre aziende del territorio". Il progetto ‘Bike4joy’ è solo l’ultima delle tante iniziative messe in campo dalla storica azienda comasca nell’ambito della sostenibilità ambientale e sociale. Un impegno iniziato più di dieci anni fa - era il 2014 – con la sottoscrizione del protocollo ‘Detox’ di Greenpeace, un programma internazionale finalizzato a eliminare dalla filiera della moda le sostanze tossiche per l’ambiente e l’essere umano entro il 2020.

L’impegno è poi proseguito, nel 2022, con il conseguimento della certificazione For textile, che dimostra il rispetto dei requisiti di qualità, salute e sicurezza del prodotto e dei processi produttivi realizzati dall’azienda. Successivamente, nel 2024, Attilio Imperiali ha ottenuto la certificazione "Supplier to zero by Zdhc", ove ‘Zdhc’ è acronimo di ‘Zero discharge of hazardous chemicals’ (letteralmente, ‘eliminazione di sostanze chimiche pericolose’). Nata nel 2011, l’iniziativa Zdhc ha assunto rilevanza progressivamente globale e persegue l’obiettivo di eliminare le componenti chimiche nocive, per l’ambiente e la salute, dalle filiere produttive di alcuni settori, fra cui il tessile/abbigliamento, il cuoio e le calzature. Quanto alla sostenibilità sociale, l’azienda supporta da tempo il progetto ‘Cou(L)ture Migrante’, un laboratorio sartoriale nato nel 2018, nel cuore di Como, e composto da un team di lavoro multietnico.

La sartoria sociale accoglie donne e uomini richiedenti asilo, provenienti da diversi Paesi del mondo, tra cui Nigeria, Gambia, Costa d’Avorio, Iraq, Pakistan. E offre loro percorsi di formazione professionale qualificata e di tirocinio in ambito tessile, finalizzati all’accompagnamento a un inserimento lavorativo mirato. Già dopo il primo anno di attività, grazie alla collaborazione con aziende non-profit e professionisti del settore, è stato sviluppato il marchio originale CouLture Migrante, che crea manufatti sartoriali di alta qualità a partire da tessuti di recupero, provenienti dalla ricca filiera locale comasca. "Abbiamo abbracciato questa opportunità – fa sapere l’azienda tramite il proprio sito web ufficiale - e mettiamo a disposizione la nostra capacità professionale e produttiva per permettere a donne e uomini, introdotti nell’ambiente tessile e sartoriale attraverso un processo di formazione e momenti di affiancamento, di imparare una professione e avere, così, una chance di inserimento lavorativo e inclusione sociale".