Milano, 5 maggio 2025.
Dal “Report Mediazione 2025” della Camera Arbitrale di Milano, che traccia una fotografia dell’andamento del settore, sulla base dei dati statistici registrati dal Servizio di Conciliazione con riferimento al 2024, emergono segnali positivi per la mediazione.
È cresciuto in un anno il numero dei procedimenti che si sono chiusi con un accordo (+36%), sono diminuiti gli esiti negativi, si sono ridotti i tempi di risoluzione della lite (-15%) passando da una media di 112 giorni registrati nel 2023 a 95 giorni necessari in media per risolvere una lite nel 2024. Se paragoniamo i tempi medi di una mediazione CAM a quelli di una mediazione svolta in altri Organismi di Mediazione italiani (sulla base dei dati statistici pubblicati dal Ministero- dato ultimo disponibile) il risparmio del tempo per chi opta per una mediazione in CAM è del 47%.
“Gli effetti della Riforma Cartabia, entrata in vigore nel 2023 – ha dichiarato Stefano Azzali, Direttore Generale della Camera Arbitrale di Milano – hanno inciso sull’ambito della mediazione civile e commerciale, portando a importanti modifiche strutturali che hanno ridisegnato l’intero panorama operativo. Il 2024 si è, quindi, rivelato un anno di consolidamento per il sistema di mediazione, con una continua evoluzione delle normative e un forte impegno da parte degli operatori del settore nell’adattamento alle normative. I dati CAM, che registrano in particolare l’incremento degli accordi conclusi e la riduzione dei tempi di risoluzione della lite, evidenziano un miglioramento dei risultati in un sistema in crescita che risponde alle esigenze di una società in continua evoluzione. Guardando al futuro, la mediazione continuerà a essere un pilastro centrale nella risoluzione delle controversie, con l’obiettivo di garantire soluzioni rapide, accessibili e soddisfacenti per tutte le parti coinvolte”.
Aumento delle domande e degli accordi: nel 2024, la Camera Arbitrale di Milano ha registrato 1.051 nuove richieste di mediazione, segnando un incremento, lieve ma stabile, del 3% di nuovi depositi in un anno (erano 1.016 le nuove domande nel 2023). Anche i procedimenti conclusi sono aumentati del 15%, passando da 869 a 1.004, e con un notevole miglioramento nella percentuale di accordi raggiunti. Gli accordi conclusi sono aumentati del 36%, confermando una tendenza positiva negli esiti del procedimento mediazione. In dettaglio: gli accordi conclusi nel 2024 sono stati 270, pari al 26,9% sul totale dei procedimenti conclusi nel 2024 (1004 procedimenti). Nel 2023 il peso degli accordi conclusi sul totale dei procedimenti chiusi era del 23% (nel 2023, 199 accordi conclusi su 869 procedimenti chiusi).
Cambiamenti normativi e impatti sui risultati: una delle modifiche più significative è stata la trasformazione del primo incontro di mediazione, che non è più solo un incontro di filtro gratuito, ma un vero e proprio incontro di mediazione effettiva, come previsto dalla riforma. Questo cambiamento sembra aver avuto un impatto diretto sulla qualità dei risultati, con un abbassamento degli esiti negativi dal 43,5% del 2023 al 39,6% del 2024. Questo dato sottolinea la crescente efficienza e l’efficacia del sistema di mediazione.
Miglioramento nei tempi di risoluzione e nell’uso delle tecnologie: il 2024 ha visto una notevole riduzione dei tempi di risoluzione delle controversie, con una diminuzione del 15% rispetto all’anno precedente, con una durata media dei procedimenti che è passata da 112 giorni nel 2023 a 95 giorni nel 2024. L’adozione delle tecnologie digitali ha inoltre contribuito a rendere più accessibili e rapide le mediazioni, con il 91% degli incontri che si è svolto online.
Settori di crescita, internazionalizzazione e ambiente: l’anno 2024 ha anche visto una crescente diversificazione degli ambiti di mediazione. Le controversie in materia di contratto d’opera sono aumentate del 280%, complice il fatto che per tale fattispecie la Riforma Cartabia ha previsto l’obbligo di esperire un preliminare tentativo di mediazione, mentre quelle relative agli appalti sono salite del 61% e le successioni hanno visto un incremento del 34%. In considerevole aumento i procedimenti internazionali passati da 13 a 30 per un aumento del 130%. Anche in ambito ambientale il ricorso alla mediazione è aumentato, con 9 casi in più per un totale di 27 (+50%) nel corso del 2024.
Clausole nei contratti: un altro dato da segnalare è l’incremento dei procedimenti di mediazione attivati grazie a clausole contrattuali, cresciuti del 42% rispetto al 2023.
Valore controversie: Il valore medio delle controversie, che accedono all’incontro di mediazione (e pertanto con tutte le parti presenti al tavolo), è aumentato del 5% passando da €238.000 (2023) a €259.000 (2024).
Incontri: il numero degli incontri di mediazione è ulteriormente aumentato a 1.681 incontri, escludendo quelli per il rilascio del verbale di mancata comparizione di parte invitata. Nel 2023, gli incontri erano stati 1.564.
Mancata partecipazione: costante (33,5%) è la percentuale di parti invitate che decide di non accettare l’invito a partecipare al primo incontro di mediazione.
Parità di genere: su 997 procedimenti assegnati nel 2024: 680 sono i procedimenti assegnati a mediatrici donne, pari al 68,2% del totale; 317 sono i procedimenti assegnati a uomini, pari al 31,7% del totale.