Bvlgari ha ampliato lo stabilimento di Valenza e punta a ridurrre l’impatto ambientale

L'azienda ha dato vita a un sito produttivo di oltre 33mila metri quadri e ha integrato progetti per salvaguardare l'ambiente L’articolo Bvlgari ha ampliato lo stabilimento di Valenza e punta a ridurrre l’impatto ambientale è tratto da Forbes Italia.

Apr 28, 2025 - 14:31
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Bvlgari ha ampliato lo stabilimento di Valenza e punta a ridurrre l’impatto ambientale

Bvlgari ha ampliato la sua attività manifatturiera a Valenza, inaugurando il più grande sito produttivo di gioielleria al mondo, con una superficie di 33mila metri quadri. Un traguardo che proietta la maison romana verso l’impegno per l’innovazione, la sostenibilità e l’eccellenza artigianale.

La società è impegnata in progetti per salvaguardare l’ambiente: fonti di energia rinnovabile, pannelli solari, riforestazione, fino al posizionamento di dieci alveari che hanno iniziato a produrre miele Bvlgari. Ci sono oltre un milione di api nelle dieci arnie installate nel bosco adiacente, un’area ricca di specie arboree autoctone dove il brand è impegnato in un processo di riforestazione.

La sostenibilità

La sostenibilità è il fulcro di tutto il progetto, non solo in termini di impatto ambientale, ma anche attraverso il benessere e l’ergonomia degli spazi e attraverso il work-life balance, con un innovativo programma di welfare per il personale.

Progettata e realizzata in tempi record per essere sostenibile, la nuova manifattura utilizza energie rinnovabili e sistemi per minimizzare l’impatto ambientale: un impianto geotermico e oltre 4.100 pannelli solari consentono un’impronta ambientale quasi nulla di emissioni di carbonio. L’edificio copre fino al 50% del proprio fabbisogno energetico e la quota restante è soddisfatta attraverso fonti 100% rinnovabili. Inoltre sono presenti sistemi ottimizzati per il trattamento dell’aria, il controllo preciso della temperatura, così come politiche plastic-free e sistemi di gestione dell’acqua, per ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente e, al contempo, massimizzare l’efficienza.

Formazione, occupazione e territorio

Dalla sua inaugurazione nel 2017, la manifattura Bvlgari è passata da 370 a oltre 1.100 dipendenti. Entro il 2029 supererà i 1.600 dipendenti. Una forte spinta occupazionale per il territorio di Valenza, storicamente legato all’arte orafa, ma anche per l’Italia intera.

Questo progetto non solo rafforza la posizione di Bvlgari nel distretto orafo valenzano, ma è un esempio della capacità di attrazione del Piemonte per investimenti internazionali, per la formazione delle nuove generazioni di artigiani ed un approccio al lavoro di qualità.

Attualmente sono presenti in azienda dipendenti di 31 nazionalità, con un’età media di 39 anni. Il 55% della forza lavoro è costituita da donne.

Bulgari Jewelry Academy

La manifattura di Valenza punta a raddoppiare la sua capacità produttiva entro il 2029, creando altri 500 posti di lavoro, ospitando la Bulgari Jewelry Academy. L’Academy è nata nel 2017 e vanta già 35 edizioni di corsi e 700 esperti artigiani formati fino a oggi. È nata anche la scuola Bvlgari: un centro di formazione dedicato ai giovani che a settembre darà il via ai primi corsi di oreficeria. Il percorso formativo dura due anni, per un totale di 1.600 ore di lezione.

Bvlgari finanzierà con borse di studio il percorso degli allievi più meritevoli. Ci saranno fasi di progettazione Cad e corsi manuali in laboratorio con i maestri specializzati. Tutto il percorso didattico sarà curato in collaborazione con il Tarì di Marcianise, altro distretto d’eccellenza per l’arte orafa italiana.

Tra eredità e e futuro

“Siamo l’unico brand di gioielleria al mondo che vanta tutta la sua produzione nel proprio paese, ne siamo molto fieri, orgogliosi della nostra italianità in tutto e per tutto”, ha dichiarato Jean-Christophe Babin, ceo di Bvlgari. “E altro orgoglio per noi è l’utilizzo esclusivo di oro certificato Rjc CoC: questo rappresenta un primato nel settore, una scelta importante che ha un grande valore per noi, i nostri clienti e gli stakeholder. Ci attiviamo non solo per certificare tutti i nostri processi interni, ma anche quelli dei nostri partner fornitori. La manifattura Bvlgari di Valenza incarna la visione olistica della maison per i suoi siti produttivi, combinando responsabilità ambientale, trasmissione del know-how e benessere dei dipendenti. Un traguardo fondamentale nella strategia di integrazione verticale di Bvlgari, che punta a sovrintendere l’intero processo produttivo all’interno di un ambiente di lavoro che favorisce innovazione e miglioramento continui. Con artigiani provenienti da oltre 30 paesi, la manifattura Bvlgari è un vivace crocevia di culture, animato da una passione condivisa per l’eccellenza. Questa sinergia di persone brillanti e pratiche virtuose riflette un approccio globale al lusso, in cui tutto e tutti sono interconnessi in un processo di crescita reciproca e in un approccio condiviso di ‘give back’ e di restituzione alla comunità”.

Fiducia nel lusso, puntando sull’Italia

In uno scenario geopolitico complesso, l’impegno e gli investimenti  di un’azienda che continua a puntare su nuove aperture, formazione e assunzioni divengono ancor più rilevanti.

In occasione del taglio del nastro della nuova manifattura, Toni Belloni, presidente di Lvmh Italia (Bvlgari fa parte di Lvmh dal 2012), ha dichiarato: “Il risultato di oggi, esempio virtuoso dell’impegno del gruppo Lvmh in Italia, è stato costruito sul lavoro fatto nel secolo precedente dalle tantissime persone che hanno contribuito e continuano contribuire a mantenere l’identità italiana e distintiva di Bvlgari. Anche in questo momento di incertezza globale, confermiamo la nostra fiducia nella crescita del mercato del lusso nel medio e lungo termine, e continuiamo a puntare sul territorio italiano: l’educazione all’arte e alla cultura, l’apprezzamento per il lavoro artigianale, la predisposizione alla creatività e la flessibilità continuano a renderlo un sistema del bello senza pari”.

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L’articolo Bvlgari ha ampliato lo stabilimento di Valenza e punta a ridurrre l’impatto ambientale è tratto da Forbes Italia.