Bonus Sociale rifiuti: aumento tassa con il nuovo sconto TARI
Il Governo ha previsto un bonus TARI 2025 per famiglie a basso ISEE ma senza stanziare coperture extra: per concederlo, aumenta la tassa rifiuti per tutti.

A partire dal 1° gennaio 2025, alle famiglie con un ISEE fino a 9.530 euro (o fino a 20.000 euro per famiglie con almeno quattro figli a carico) spetta un nuovo Bonus TARI, pari ad uno sconto del 25% sulla tariffa rifiuti.
Questa agevolazione, introdotta dal DPCM 21 gennaio 2025 n. 24, mira a supportare i nuclei familiari in condizioni economiche disagiate, riducendo il peso della tassa sui rifiuti. Peccato che manchi di coperture finanziarie extra e demandi all’ARERA l’arduo compito di attuarla retroattivamente
La conseguenza è che a pagare il Bonus TARI siano i cittadini, per i quali la tassa sui rifiuti aumenta tramite apposito contributo in bolletta. Lo prevede la delibera ARERA del 1° aprile.
Come funziona il bonus TARI 2025
Il bonus TARI 2025 – ancora non in vigore in mancanza del provvedimento attuativo ARERA – dovrebbe essere riconosciuto automaticamente agli utenti domestici che soddisfano i requisiti di ISEE previsti. L’agevolazione consiste in una riduzione del 25% sulla tariffa rifiuti urbani e servizio di gestione integrato.
Per finanziare questa misura è stata pensata una “componente perequativa” pari a 6 euro per ciascuna utenza, ossia un contributo che aumenta la tassa rifiuti per tutti i cittadini (anche per coloro che beneficeranno dello sconto).
Aumento TARI per tutti
L’aumento interesserà sia le utenze domestiche che quelle non domestiche e sarà applicato su tutto il territorio nazionale. L’ARERA (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) è stat incaricata di definire le modalità applicative di questa misura, tenendo conto del principio del recupero dei costi efficienti di servizio e di investimento. E lo ha fatto definendo il contributo volto ad alimentare un apposito fondo con cui operare lo sconto alle utenze a basso ISEE.
In conclusione, se da un lato il Bonus TARI 2025 rappresenta un supporto importante per le famiglie con ISEE basso, l’introduzione della componente perequativa implica un aumento della tassa rifiuti per tutti i cittadini.
Sarà interessante a questo punto capire in che modo l’ARERA applicherà la misura chiedendo conto ai Comuni che ormai hanno già emesso i bollettini 2025 e li hanno anche incassati.
Lo scenario che si prospetta è che a pagare siano prima gli enti locali, anticipando le somme, e poi i cittadini, chiamati a pagare il contributo (magari il prossimo anno con addebito degli arretrati). L’alternativa è una nuova emissione in corso d’anno di un bollettino apposito per il pagamento dell’obolo, ma con i costi aggiuntivi addebitati a chi?